sabato 5 maggio 2012

L'incredibile Marchand Record dell'ora a 100 anni

Il francese ha stabilito una media di 24,251 orari, nessuno a quell'età aveva mai fatto nulla di simile: "Volevo fare qualcosa per i miei 100 anni, ma non penso di essere un campione. Il mio segreto? Non  fumo, bevo poco e ho lavorato fino a 89 anni"

 di EUGENIO CAPODACQUA

L'incredibile Marchand Record dell'ora a 100 anni Robert Marchand
 
AIGLE- "Volevo solo fare qualcosa per i miei 100 anni". Così, con un sorriso quasi di scherno sulle labbra Robert Marchand, arzillo francesino (1,51 per 51 chili) di Mitry-Mori, nei dintroni di Parigi, ha commentato il clamoroso record con cui ha celebrato il secolo di vita. Ovvero: il record dell'ora su pista degli ultra centenari; pedalando, per la cronaca, alla non indifferente (per l'età) velocità di 24,251 chilometri l'ora.
La frase "una vita in bicicletta" non è per lui un modo di dire, visto che spinge sui pedali dall'età di 14 anni, quando prese parte alla prima gara sotto falso nome, perché era troppo giovane per correre. "Ma non penso di essere un campione", ha detto ancora, al termine del riuscito tentativo realizzato nientemeno che sulla pista del World Cycling Center di Aigle, il mega centro svizzero dell'Uci, la federazione internazionale.

Lì lo aveva condotto Gerard Mistler, presidente del club Cyclo Promotion e organizzatore di una manifestazione amatoriale nel dipartimento dell'Ardeche, cui l'attivissimo Robert non ha mai mancato di partecipare negli anni. "E' la prova provata di quanto possa far bene alla salute il ciclismo - ha commentato Mistler - e il fatto che il record sia stato realizzato nel centro mondiale del ciclismo di Aigle ha un particolare valore simbolico". Sicuramente una prova di buona salute e di quanto "certo" ciclismo, non esasperato e a dimensione d'uomo possa essere utile alla salute invece di costituirne
un vero e proprio attentato, come invece accade da decenni con l'imperversante doping.

Non è stato facile per Marchand ritrovare sensazioni e colpo di pedale in pista. "Non pedalavo sul tondino di legno da quando ho compiuto 80 anni, ben 20 anni fa - ha detto - ed ho dovuto riprendere confidenza anche con la ruota fissa e la bici senza freni. Ma io preferisco pedalare all'aria libera". Ad aiutare Robert a sbrinare la propria diffidenza è stata una campionessa francese del passato, Magali Humbert, ex iridata della categoria juniores e più volte campionessa transalpina. E alla fine l'entusiasmo è stato palpabile: "Non mi sono stancato per nulla; avrei potuto continuare per un'altra ora - ha detto Marchand appena sceso di sella - ma ho cercato di non far salire troppo le pulsazioni del mio cuore". Fedelissimo alle raccomandazioni dei medici che gli sconsigliavano di far salire il cuore oltre le 130 pulsazioni. "Negli ultimi 5 anni ho dovuto accorciare i miei giri ciclistici: non oltre i 100 chilometri - ha aggiunto con disinvoltura - non mi voglio stressare, perché voglio continuare a pedalare ancora per qualche tempo".

Atteggiamento normale per uno che all'età di 90 anni ha completato la Bordeaux-Parigi, una delle più lunghe manifestazini amatoriali (600 km), in 36 ore. Il segreto? "Non esagero mai. Non fumo, bevo poco; l'unica cosa che ho fatto tanto a lungo nella mia vita è stato lavorare: fino a 89 anni!". Fattorino, istruttore di ginnastica per i pompieri, autista per otto anni in Venezuela, taglialegna in Canada per tre. Un emblema di mobilità del lavoro e di disprezzo per il cosiddetto "posto fisso". E poi ancora: pugile, ginnasta, sollevatore di pesi da giovane. Anche nello sport un "irrequieto". "Sono stato fortunato a non avere problemi di salute. Dopo gli 80 anni abbandonare il gioco delle carte e muoversi sempre, questo il segreto".

http://www.repubblica.it/sport/ciclismo/2012/02/17/news/record_ora_cento_anni_marchand-30074853/

 

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