lunedì 28 maggio 2012

Calcioscommesse: la solita deprimente telenovela



La reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati». Sono le parole di Antonio De Rencis, avvocato dell’allenatore della Juventus, indagato ufficialmente per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Tra gli indagati spiccherebbe anche il nome di Massimo Mezzaroma, presidente del Siena, tirato in ballo da Carlo Gervasoni. L’ex-difensore del Piacenza avrebbe raccontato agli inquirenti di aver scoperto attraverso uno degli “Zingari” un pagamento del presidente dei toscani di due giocatori avversari.
Tra gli arrestati nel nuovo blitz della polizia a Cremona nell’ambito dell’inchiesta new last bet figurano anche il calciatore della Lazio Stefano Mauri e il calciatore del Padova Omar Milanetto. La nuova ondata di arresti costituisce una nuova tranche dell’inchiesta, sempre condotta Polizia di Stato di Cremona, coadiuvata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), conclusasi lo scorso dicembre con la cattura di 17 altri indagati, tra i quali i giocatori ed ex giocatori di calcio Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio, Alessandro Zamperini e Luigi Sartor. In una prima fase, nel giugno 2011, erano state tratte in arresto altre 16 persone, tra cui l’ex calciatore Giuseppe Signori e gli altri calciatori Marco Paoloni, nonché Vincenzo Sommese e Marco Micolucci. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi sono compresi giocatori ed ex-giocatori italiani, risultati essere coinvolti nel fenomeno del calcio-scommesse, alcuni dei quali militano nella massima serie calcistica. Sono in corso di esecuzione anche 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati, a titolo diverso, per i suddetti reati, deferiti in stato di libertà. Si tratta di calciatori di serie A e serie B, tecnici e dirigenti di società professionistiche (anche della Massima Serie) coinvolti nelle indagini. Per conto del gruppo criminale transnazionale, i giocatori italiani – militanti in serie A, B, LEGA PRO, avrebbero agito, a vario titolo, come referenti del sodalizio transnazionale sul territorio italiano per la combine delle partite di calcio. Tra gli arrestati Stefano Mauri, calciatore , capitano della S.S.S. Lazio e Omar Milanetto, già calciatore del Genoa, attualmente in forza al Padova calcio. Arresti si stanno effettuando anche in Ungheria nei confronti di 5 esponenti del gruppo criminale transnazionale facente capo al boss singaporiano TAN SEET ENG, colpito da provvedimento restrittivo, nel dicembre scorso, e ritenuto il capo dell’organizzazione internazionale dedita al match fixing. (AGI)
Oltre a Mauri e Milanetto, sono stati arrestate altre 17 persone, tra cui spiccano i nomi di Cristian Bertani, giocatore della Sampdoria, lo scorso anno in forza al Novara; Paolo Acerbis, ex portiere dell’Albinoleffe e ora al Vicenza; Alessandro Pellicori, ex attaccante del Torino; il modenese Marco Turati; il portiere lombardo Matteo Gritti, che gioca per i romeni del Petrolul Ploiesti; e infine Ivan Tisci, ex centrocampista di diversi club di Serie B e C e ora direttore sportivo.
Sarebbero state effettuate anche una serie di perquisizioni alle abitazioni di alcuni sportivi: su tutti, la casa di Antonio Conte, tecnico della Juventus campione d’Italia, tirato in ballo dalle dichiarazioni di Filippo Carobbio per alcuni match dello scorso anno, quando l’allenatore salentino sedeva sulla panchina del Siena. E Sergio Pellissier, bomber del Chievo. Alcuni ufficiali di polizia avrebbero fatto poi irruzione stamattina nelle camere di Coverciano, dove è in ritiro la Nazionale di Prandelli: al centro dell’indagine sarebbe Domenico Criscito, terzino dello Zenit San Pietroburgo. Al giovane difensore azzurro, cui è stata perquisita anche la casa di Genova, si contestano alcune combine macchinate con Kaladze e risalenti alla stagione 2010-11, quando entrambi i giocatori erano in forza al Genoa.

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