Euro 2012, dall'opuscolo del ministero spariscono i riferimenti al preservativo
Diffuso un vademecum di consigli per i tifosi in vista del torneo
continentale in Polonia e Ucraina. Ma rispetto all'originale dell'Oms
viene cancellato ogni accenno al sesso protetto. Dopo la denuncia della
Lila, Balduzzi corregge il testo e avvia un'indagine interna
ROMA - Per il ministero della Salute si è trattato di
"un banale refuso", ma di banale c'è ben poco: se i tifosi della
nazionale italiana che tra poco più di un mese andranno in Polonia e
Ucraina per assistere alle partite di Euro 2012 dovessero seguire alla
lettera i consigli contenuti in un vademecum loro indirizzato dal
dicastero, lascerebbero a casa i preservativi. Che, magia del calcio,
escort e prostituzione siano state debellate dai governi di Varsavia e
Kiev? Niente affatto, come dimostra l'abbondante offerta di "servizi" ai
tifosi annunciati via internet dai siti specializzati.
La magia
è di altro tipo e riguarda la scomparsa di una frase contenuta
nell'opuscolo diffuso dall'Organizzazione mondiale della Sanità in vista
dei campionati europei di calcio e assente dal documento che il
Ministero della Sanità ne ha tratto per la tifoseria italiana: "Per
evitare il rischio di malattie sessualmente trasmissibili, assicurarsi
di usare correttamente il preservativo maschile o femminile".
Nel
si sottolinea più genericamente che "è possibile contrarre malattie
sessualmente trasmissibili durante qualsiasi tipo di rapporto non
protetto, eterosessuale o omosessuale, anche non completo". Ma la
mancanza della parola "preservativo" viene notata dalla Lila, lega
italiana per la lotta all'Aids, secondo cui "questa frase deve essere sembrata troppo forte al nostro ministero della Salute" che l'avrebbe dunque "volutamente cancellata".
Il pregiudizio della Lila non nasce dal nulla. L'associazione ricorda infatti le
in cui si chiedeva ai redattori di omettere il termine "preservativo"
dai loro servizi. "A quanto pare - lamenta la Lila - nulla è cambiato. E
persino in un opuscolo per i tifosi, destinato quindi a persone adulte
ed evidentemente sessualmente attive, si preferisce, al solito, fermarsi
a un generico 'rapporti protetti' e trasformare così un'informazione
chiara e pragmatica in una sorta di precetto morale. Ma gli unici
rapporti 'protetti' sono quelli protetti con l'uso del preservativo (il
preservativo maschile e anche quello femminile), l'unico mezzo meccanico
che garantisce, se usato correttamente, la protezione dall'Hiv e dalle
altre malattie sessualmente trasmissibili".
Alla richiesta di
spiegazioni e del pronto reinserimento della parola "preservativo" nel
vademecum da parte della Lila, replica una nota del ministero della
Salute. "Allo stato sembrerebbe un banale refuso l'omissione della frase
riguardo l'uso corretto del preservativo maschile e femminile" si legge
nel documento, che prosegue garantendo che la frase "è già stata
ripristinata" e annunciando "una verifica interna all'amministrazione"
sull'accaduto, disposta personalmente dal ministro Renato Balduzzi.
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