lunedì 3 giugno 2024

Sderot

 


Sderot è una città che dista solo 1 km da G*za, è stata costruita sulle macerie e la distruzione della Nakba del 1948. Trova le sue radici tra il 2 e il 13 Maggio 1948, quando la Brigata Negev distrusse il villaggio di Najd, espellendo con la forza le famiglie di contadini pa*estinesi che vi risiedevano


La città è contornata da delle colline, una di esse viene chiamata dagli abitanti come "Cinema Siderot"


Il motivo è tanto semplice quanto inquietante, difatti dall'Operazione Piombo Fuso, quando nel 2009 Is*aele bombardò G*za per 3 settimane provocando 1500 morti e 5300 feriti, sulla collina per tutta la durata dei bombardamenti decine di residenti di Sderot si appostava per "godersi" le bombe sulle case di G*za sorseggiando birra, mangiando popcorn ed esultando ad ogni esplosione dei colpi lanciati dai caccia e i carri armati is*aeliani


A svelare questo macabro divertimento è stata la giornalista danese Allan Sørensen che la rinominò Collina della Vergogna


I residenti si sono pubblicamente risentiti, sentendosi "diffamati" dai media per la definizione delle loro serate. Nel 2014, durante l'ennesima operazione is*aeliana di bombardamenti a tappeto su G*za, il sito d'informazione Middle East Eye riportò alcune dichiarazioni degli "spettatori", una di esse è stata "Questo è il mio divano, il mio posto riservato. Porterò birra e festa finchè a G*za non ci sentiranno"


Lo show del genocidio visto con birra e divani non ha mai avuto uno stop e anche dopo il 7 Ottobre 2023, se non per il giorno stesso e i pochi a seguire in cui H*mas ha combattuto in città contro lo Shin Bet e le IDF. Anzi, proprio con l'invasione di G*za la collina è più affollata che mai, le esultanze per i missili che vanno ad uccidere le donne e i bambini pa*estinesi si sentono per tutta la città


Come si può definire questo se non feticismo per il genocidio di una società is*aeliana che vive in una distopia che anche i migliori sceneggiatori faticherebbero ad immaginare


Perchè il cinema di Sderot non è un unicum, ma ne sono pieni i social di scene di persone di Tel Aviv festanti ad ogni missile esploso. Se solo l'1,8% degli Is*aeliani pensa che le IDF siano troppo violente ci sarà un motivo

Nicolò Monti

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento