Vi siete mai domandati perché tanti paesini in provincia di Catania iniziano tutti con lo stesso nome, Aci? Galeotta fu una bellissima storia d'amore tra un pastorello di nome Aci e una ninfa di nome Galatea. Questa leggenda è tra le più belle storie d'amore della mitologia, una leggenda che Ovidio narra nel Xlll libro delle Metamorfosi. La leggenda narra di Polifemo, ciclope che abitava nel vulcano, perdutamente innamorato della giovane Galatea. La bellissima ninfa era una delle cinquanta ninfe del mare, le Nereidi, figlie delle divinità marine Doride e Nereo. Aci era un bellissimo pastorello, figlio di Fauno, che pascolava le sua pecore vicino al mare, quando un giorno vide Galatea e se ne innamorò perdutamente; l'amore fu ovviamente ricambiato dalla ninfa. Una sera,al chiarore della luna, il ciclope vide i due innamorati in riva al mare baciarsi. Accecato dalla gelosia decise di vendicarsi. Non appena Galatea si tuffo' in mare, Polifemo prese un grosso masso di lava e lo scagliò contro il povero pastorello schiacciando. Appena Galatea seppe la terribile notizia, accorse subito e pianse tutte le sue lacrime sopra il corpo martoriato di Aci. Giove e gli dei ebbero pietà e trasformarono il sangue del pastorello in un piccolo fiume che nasce dell'Etna e sfocia nel tratto di spiaggia proprio dove i due amanti erano soliti incontrarsi. Il piccolo fiume venne chiamato dagli antichi greci "Akis"e, in località Capo Molini (poco distante dal mare) c'è una piccola sorgiva chiamata "u sangu di Jaci"(il sangue di Aci),dovuto al suo colore rossastro. Così il fiume ha dato il nome alle nove cittadine; Aci Trezza, Aci Castello, Acireale, Aci Catena, Aci San Filippo, Aci Platani, Aci Santa Lucia, Aci Bonaccorsi, Aci Sant'Antonio. A noi piace credere che questa dolce, ma purtroppo tragica storia d'amore continui tutt'ora nell'azzurro mar Jonio dove ad attendere il fiume Aci vi è la sua amata Galatea, dove ormai Polifemo non può far nulla.
Mitologia greca
Nessun commento:
Posta un commento