Il testo è accompagnato dalle immagini delle gambe di un bambino con un grembiule arcobaleno e che su un piede indossa un anfibio e sull'altro una scarpa con il tacco
«Basta confondere l'identità sessuale dei bambini nelle scuole». È il messaggio che campeggia sui cartelloni firmati Pro Vita & famiglia e affissi a Brescia, città del neurochirurgo Massimo Gandolfini, presidente del Family Day. Il testo è accompagnato dalle immagini delle gambe di un bambino con un grembiule arcobaleno e che su un piede indossa un anfibio e sull'altro una scarpa con il tacco. I cartelloni contro l'educazione “gender” nelle scuole sono destinati a generare polemiche politiche con i movimenti arcobaleno pronti a chiederne la rimozione.
I manifesti, parte di una campagna che aveva già fatto a novembre il suo debutto a Roma, sono adesso sbarcati anche a Brescia.
Nel mirino dell’associazione è finita adesso la proposta del Movimento 5 Stelle di istituire un fondo di 10 milioni di euro per finanziare l’insegnamento dell’educazione affettiva e sessuale nelle scuole, proposta peraltro già bocciata alla Camera.
I cartelloni stanno generando non poche polemiche politiche con i movimenti arcobaleno pronti a chiederne la rimozione. Sotto attacco è anche la possibilità, prevista già in alcuni istituti italiani, di garantire la possibilità della “carriera alias” agli studenti che ne fanno richiesta. Le associazioni arcobaleno chiedono lo stop immediato delle affissioni.
https://www.leggo.it/italia/cronache/brescia_manifesti_gender_oggi_3_1_2024-7849410.html
Mladic71
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