"Quando al primo allenamento l’ho sentito incitare un giocatore a marcare l’avversario. Gli ha urlato: rincorrilo con felicità. Non mi era mai capitato. È stato un segnale, a volte non vedi la strategia, ma un particolare. Il messaggio era: questo è il nostro mestiere, ma lo possiamo fare con leggerezza. Per me è stata l’anticipazione di qualcosa.
L’ho visto commosso quando sono state lanciate in cielo delle lanterne, credo che lui emotivamente in quel momento pensasse e fosse in contatto con il suo ragazzo di 14 anni, perso nel 2014 per un incidente stradale".
Davide Nicola raccontato da Walter Sabatini.
Qualcosa che va oltre il calcio ❤️
Fonte: La Repubblica
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