sabato 4 ottobre 2014

L'orrore dietro la produzione della carne di cavallo

L'inchiesta di Essere Animali sulla produzione della carne di cavallo è davvero terribile. Riportiamo i risultati di questo "viaggio" all'inferno. 

Ancora oggi migliaia di cavalli vengono importati in Italia per la produzione di carne, principalmente da Polonia, Francia, Spagna ma anche altri paesi. Essere Animali ha documentato tutte le tappe di questi viaggi senza ritorno, seguendo la tratta dei cavalli dalla Polonia alla Puglia. 

I MERCATI DELLA POLONIA 

I cavalli importati in Italia provengono dagli allevamenti e dalle cosiddette fiere dei cavalli. Gli animali, acquistati da intermediari, vengono inviati ai centri di raccolta¹ dove sono 'concentrati' in attesa del trasporto successivo², che avverrà dopo il nullaosta della visita veterinaria. Si tratta di cavalli allevati appositamente per la carne, di frequente lasciati liberi al pascolo e a circa 1-2 anni destinati all'esportazione. 

Nei mercati che abbiamo visitato in Polonia abbiamo osservato: 

cavalli caricati a forza sui mezzi di trasporto, picchiati con bastoni e soggetti a frequenti cadute
animali che presentano ferite agli occhi e alle zampe
animali legati anche per molte ore di seguito, inseriti in un contesto caotico, visibilmente stressati ed impauriti
utilizzo di mezzi di trasporto non idonei 

IL VIAGGIO DI 2000 KM VERSO L'ITALIA 

Dal centro di raccolta gli animali vengono trasportati sino ad un posto di controllo³ situato al confine italo-sloveno. Ogni automezzo può contenere circa 20 cavalli, rinchiusi in box individuali le cui dimensioni variano⁴ per legge a seconda dell'età. Dopo le operazione di scarico gli animali trascorrono 24 ore legati all'interno delle stalle di sosta. Ad attenderli il giorno successivo un ulteriore viaggio di anche più di 12 ore, nel caso frequente in cui la destinazione finale sia un impianto di macellazione in Puglia. 

molti animali giungono stremati, avendo trascorso il viaggio impiegando ogni energia per mantenere l'equilibrio e contrastare i movimenti dovuti al trasporto i cavalli sono animali a rischio disidratazione, ma difficilmente durante il trasporto berranno acqua con un gusto sconosciuto 

i trasporti avvengono a qualunque condizione atmosferica, le condizioni dei cavalli peggiorano vistosamente con il caldo dei mesi estivi anche quando avvengono nel rispetto delle normative vigenti⁵, questi viaggi costituiscono per gli animali una grave forma di sofferenza e comportano forte stress, affaticamento, rischio di lesioni e di disidratazione. Sono comunque ancora frequenti e documentati viaggi di cavalli provenienti da diversi paesi europei che superano le 24 ore senza sosta, in cui sono assenti gli abbeveratoi e gli stalli individuali. 

L'ARRIVO ALL'IMPIANTO DI MACELLAZIONE 

L'abbattimento può avvenire dopo poche ore, ma solitamente i cavalli trascorrono da 1 a un massimo di 7 giorni in stalle, fino a quando avviene la visita 'ante mortem', con la quale l'animale è giudicato idoneo alla macellazione dal veterinario. Entro 24 ore i cavalli saranno condotti nei corridoi che conducono alla 'trappola'. Questa gabbia di metallo ha la funzione di contenere gli animali prima che l'operatore li stordisca con una pistola a proiettile captivo, che provoca danni gravi e irreversibili al cervello. 

La nostra indagine mostra: 

cavalli che assistono all'uccisione di altri animali, manifestando terrore e accasciandosi all'interno della trappola di stordimento
animali impauriti, che indietreggiano vistosamente ad ogni rumore che precede un abbattimento e che sembrano pienamente consapevoli di ciò che sta per accadere 

I macelli da noi visitati, i principali per numero di cavalli macellati in Italia, abbattono fino a 4000 cavalli l'anno. Dopo lo stordimento sono appesi per gli arti posteriori e verranno loro recisi i vasi sanguigni del collo per essere dissanguati⁶. Scuoiati, eviscerati e infine sezionati in mezzene o quarti, con la visita post mortem i cavalli diventano carne licenziata al consumo e poi spedita nelle macellerie. 

Questo è ciò che accade a oltre 50.000 cavalli, uccisi ogni anno solo in Italia per la produzione di carne.

http://www.tzetze.it/redazione/2014/10/lorrore_dietro_la_produzione_della_carne_di_cavallo/index.html

Nessun commento:

Posta un commento