La storia degli etero cacciati dal locale gay
di Ferma Restando - Raccontata dal Secolo XIX
La storia la racconta oggi Il Giornale, e riguarda La Rosa dei Venti, locale dal quale, secondo una lettera inviata da un ragazzo di nome Luca Artuso al Secolo XIX, sono stati cacciati dei ragazzi perché erano etero:
«Se volete entrare dovete limonare un po’…». Eh già, visto che i ragazzi che si erano presentati all’ingresso della «Rosa dei venti», locale notoriamente gay friendly di Genova, zona Porto antico, non erano vestiti in sintonia con il posto, l’unico modo per esibire una sorta di certificato di omosessualità quale inaccettabile e discriminatorio pass era quello di dimostrare con atteggiamenti inequivocabili la propria preferenza sessuale.
E quindi:
Il punto è che dei tre giovani intercettati dalla security del locale solo uno, pur senza trucco e movenze effemminate, era effettivamente gay, mentre gli altri due amici volevano semplicemente passare una serata in allegria, a prescindere dalle rispettive tendenze. A far scoppiare il caso è stato proprio il giovane omosessuale che si è sentito discriminato all’incontrario. Per questo Luca Artuso, studente universitario che da due anni e mezzo risiede a Genova, ha spedito una lettera al SecoloXIX perché «profondamente ferito e turbato» da quanto capitato: «Mi sono ritrovatoafronteggiare la pomposa irsutaggine dei “buttafuori”- ha scritto – i quali, a seguito di unabreve“radiografia” dei personaggi, hanno deciso di etichettarci come “poco omosessuali”».
Mah.
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