sabato 30 novembre 2024

Insegnante morsa da un pipistrello in classe, dopo un mese i primi sintomi e poi la morte: «È peggiorata in un attimo»

 


Se il virus ha modo di agire e non è preso per tempo ha un tasso di mortalità del 100%

Insegnante morsa da un pipistrello in classe, dopo un mese i primi sintomi e poi la morte: «È peggiorata in un attimo»

di Hylia Rossi

L'insegnante si trovava in classe quando è stata attaccata da un pipistrello che aveva trovato il modo di entrare nella scuola media. Di lì a poco sarebbero iniziate le lezioni, e la donna di 60 anni ha provato a spostarlo - ma l'animale non ha gradito e l'ha morsa. Sembrava una ferita da niente, e la docente ha continuato a lavorare senza problemi, non solo per il resto della giornata ma durante il mese successivo. Finché non sono iniziati i primi sintomi, apparentemente uguali a quelli dell'influenza. Da quel momento in poi l'insegnante è peggiorata rapidamente e in pochi giorni dopo è morta. 


Una morte improvvisa: cos'è successo

Leah Seneng è morta a 60 anni a causa di un morso di pipistrello con la rabbia. La sua scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nella vita della sua famiglia e dei suoi amici, tra cui Laura Splotch, che ha raccontato al Daily Mail la vicenda. Dal 14 ottobre, data in cui l'insegnante è stata morsa, è passato circa un mese prima che iniziasse a manifestare i primi sintomi, «simili all'influenza», diventati poi particolarmente gravi il 18 novembre.

A quel punto la 60enne è stata portata al pronto soccorso dalla figlia, e le sue condizioni sono peggiorate con tale rapidità da rendere necessario il coma farmacologico per quattro giorni.

La donna riusciva a comunicare soltanto attraverso strette di mano e i movimenti degli occhi, racconta Laura, e alla fine di quella settimana alla famiglia è stato detto che Leah sarebbe morta presto. 

La rabbia: come si trasmette e come curarla

Sembra che l'insegnante non volesse fare del male all'animalem ma solo raccoglierlo per portarlo fuori. «Era un'esperta di attività all'aria aperta e una viaggiatrice. Semplicemente non le è venuto in mente che quel piccolo morso di pipistrello poteva essere così pericoloso - dice l'amica -. Ecco perché ritengo sia importante informare le persone sul fatto che qualsiasi morso di animale potrebbe portare la rabbia ed è fondamentale iniziare le cure al più presto». 

La rabbia, infatti, può essere curata con un vaccino se presa per tempo. Ma se il virus ha modo di agire ha un tasso di mortalità del 100%. Penetra nell'organismo tramite una ferita aperta, solitamente causata da un graffio o dal morso di un animale infetto, e si replica nelle cellule muscolari vicine all'infezione; poi viaggia lungo i nervi fino al sistema nervoso centrale. Il processo può durare da una settimana a un mese e man mano che avanza subentra la paralisi, dagli arti, al cervello al resto del corpo. 

Insegnante morsa da un pipistrello in classe, dopo un mese i primi sintomi e poi la morte: «È peggiorata in un attimo»

Briaatore71

Roberto Spallanzani trovato morto sulla sponda del fiume: il barista 58enne era scomparso da una settimana

 


Decine le segnalazioni e gli appelli pubblici di amici e parenti

amici e parenti

Roberto Spallanzani trovato morto sulla sponda del fiume: il barista 58enne era scomparso da una settimana


Al termine di sette giornate di ricerca frenetica, il corpo di Roberto Spallanzani è stato rinvenuto lungo la sponda parmense del fiume Enza, nella zona tra il comune di Montecchio e quello di Montechiarugolo. L'uomo aveva 58 anni e lavorava come barista in un bar di Reggio Emilia, vicino allo stadio Mirabello.

Lo scorso 23 novembre si erano perse le sue tracce ed erano subito partite le ricerche da parte delle forze dell'ordine. Decine le segnalazioni e gli appelli pubblici di amici e parenti, fino alla mattinata di ieri, venerdì 29 novembre, quando la sua Citroen C3 è stata ritrovata nei pressi del fiume. Poco dopo è stato rinvenuto anche il suo cadavere.

Roberto Spallanzani trovato morto sulla sponda del fiume: il barista 58enne era scomparso da una settimana

Briatore71

“PROVO UN SENSO DI PIETÀ PER LUI”

 “PROVO UN SENSO DI PIETÀ PER LUI” – DANIELA SANTANCHÈ REPLICA A MIRKO RUFFINO, FIGLIO DI LUCA, L’IMPRENDITORE CHE SALVÒ LA SOCIETÀ “VISIBILIA” DAL FALLIMENTO, MORTO SUICIDA LO SCORSO ANNO. A “REPORT”, MIRKO HA DETTO CHE “C’È UN LEGAME” TRA LA SCOMPARSA DEL PADRE E LA SOCIETÀ FONDATA DALLA MINISTRA DEL TURISMO – L’AUDIO SUI GIORNALISTI DA FAR LAVORARE AL 100% CON IL 50% DELLO STIPENDIO’ COME HANNO FATTO TUTTI GLI EDITORI, HO FATTO ANCH’IO. CI VEDIAMO IN TRIBUNALE…”






Briatore71


Hanno abolito il rdc pee fare sta stronzata?

 


Si fa fatica a restare seri, ma è notizia di queste ore: i centri in Albania voluti dal Governo Meloni sono diventati letteralmente un canile.


No, non è uno scherzo. 


Come riportato dal quotidiano "Domani", nei rapporti della polizia penitenziaria presente nei centri albanesi, si legge di randagi abbandonati nei pressi delle strutture e di un meticcio ritrovato nei pressi di un guardrail a cui gli agenti "hanno provveduto ai bisogni con amore e pazienza, garantendo cibo, acqua, cure mediche quotidiane".


Per carità, meglio che in quei centri ci siano cani che esseri umani, ma ci rendiamo conto che il governo italiano ha letteralmente speso un miliardo di euro per un canile? 


Con 5,7 milioni di italiani in povertà assoluta?


Con 9,8 milioni di italiani che rinviano le cure mediche?


Roba da matti.

Abolizione del suffragio universale


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Giuseppe Cannavale

 


Quella di Giuseppe Cannavale è una storia che merita di essere raccontata.


Giuseppe era stato appena assunto con un contratto interinale in L&S a Pordenone quando si è ammalato gravemente. Un tumore, linfoma di Hodgkin. A 25 anni.


Dopo i primi sei mesi coperti dalla mutua, Giuseppe è stato convocato dall’azienda. 


Temeva che, insieme alla salute, avrebbe perso anche quel lavoro che significava quel po’ di stabilità economica, sicurezza, cure. E invece, contro ogni evidenza, non lo avevano chiamato per licenziarlo. Tutt’altro: 

Il Ceo dell’azienda e la responsabile delle risorse umane gli hanno detto: 

“Pensa solo a curarti. Ti aspettiamo e ti paghiamo lo stipendio pieno fino a quando non sarai guarito. Contiamo su di te, ce la farai.”


Questo hanno detto a Giuseppe. Che, anche grazie a questo straordinario - e non scontato - gesto, ha appena ricevuto la notizia più attesa: il tumore è completamente regredito ed è potuto tornare al suo lavoro.


Sarà anche una piccola storia, ma racconta che esiste un altro modo di concepire il lavoro, l’alleanza, i rapporti verticali, la dimensione umana in epoca di algoritmi e diritti del lavoro spesso spolpati, sradicati, inesistenti.


La storia di Giuseppe è eccezionale nel senso letterale del termine. E ha fatto benissimo a raccontala perché diventi normalità.

Lorenzo Tosa 

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In Italia quando?

 




🇪🇸❄️💧⛽🚍 Madrid inaugura la sua prima stazione di rifornimento di idrogeno per autobus, situata nel Centro Operativo EMT di Entrevías, segnando un passo fondamentale verso la mobilità sostenibile.


L’impianto produce idrogeno verde tramite l’elettrolisi dell’acqua, senza emissioni inquinanti. Con una capacità produttiva di 18,7 kg all’ora e un sistema di stoccaggio ottimizzato, gli autobus possono essere ricaricati in soli 9 minuti.


La struttura è alimentata da 2.770 pannelli solari che generano energia pulita, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale. Questo progetto, realizzato con un investimento di 11 milioni di euro, posiziona Madrid come leader europeo nell’utilizzo di idrogeno verde nel trasporto pubblico. 🌍🚍✨

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Siamo tutti

 


Sei venuto nudo,

te ne andrai nudo.

Sei venuto senza niente,

te ne andrai senza niente.


Allora da dove vengono così tanto odio, risentimento, invidia, egoismo e orgoglio?


Andremo tutti a mani vuote, abbiamo vinto tutte le cose materiali, abbiamo vinto qui e lasceremo tutto qui.


L’unica cosa che ti accompagnerà, che hai effettivamente guadagnato qui è l’amore che hai condiviso, la compassione che hai mostrato, la tua umiltà, la tua gratitudine, il tuo aiuto, la tua gentilezza.


Questa è l’eredità che lascerai qui e che tutti ricorderanno.

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Steve Lee Johnson

 


"Un giorno quando andai nella sua palestra, Bruce Lee aprì la porta e mi chiese di tenere il sacco di sabbia. La porta aperta era proprio dietro di me, a circa cinque metri. Quando Bruce dette un calcio al sacco mi gettò indietro sino ad oltrepassare la porta. 

Probabilmente nemmeno Muhammad Ali, il migliore Boxer di tutti i tempi, non poteva colpire così forte e veloce come Bruce Lee." -Steve Lee Johnson 


Sifu Steve Johnson con Bruce Lee davanti al suo dojo nella Chinatown di Los Angeles. 

Anno 1967 📸 

#brucelee

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Continuare a migliorarsi

 


"In realtà non insegno Karate, non credo più negli stili. Non credo più che esistano un modo di combattere cinese, uno giapponese, stili diversi insomma. Quando gli essere umani avranno tre braccia e quattro gambe, i modi di combattere saranno differenti, per ora abbiamo solo due mani e due piedi. Gli stili tendono a dividere gli uomini con le loro dottrine, considerate l'unica verità, insindacabile. Partendo dal presupposto che siamo semplici essere umani, dobbiamo capire come riuscire ad esprimerci al meglio. In modo completo. In questo modo non si creeranno stili, non ci cristallizzeremo, ma continueremo a crescere." 

#brucelee

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CAROSELLO

 


👉 La sigla di CAROSELLO 

fu disegnata a tempera da

Manfredo Manfredi e fu trasmessa

a partire dal 1962.

Disegnata ma sovrapposta al

Monumento reale — riproduce esattamente l'opera d'arte monumentale di Napoli, chiamata

FONTANA DEL GIGANTE O

DELL' IMMACOLATELLA. 

La sua costruzione risale all'inizio 

del'600 per opera del Pittore Scultore Pietro Bernini e dall'architetto Scultore 

Michelangelo Naccherino che la

realizzarono su commissione 

del Duca d'Alba, Don Antonio Alvarez di Toledo —

#curiosity# carosello#

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venerdì 29 novembre 2024

Diesel & Razor Ramon

 


Ieri abbiamo parlato della straordinaria amicizia tra Lex Luger e Sting, che ha accompagnato tutti gli anni 90 della WCW (World Championship Wrestling) fino al doloroso epilogo della carriera di Luger.


Tra le amicizie durature nel wrestling va annoverata sicuramente quella tra Kevin Nash e Scott Hall, qui ritratti in un momento davvero singolare, in auto, presumibilmente tra il 1995 ed il 1996, quando insieme agli altri due ragazzoni dentro l'abitacolo (che sono sicuro non farete fatica a riconoscere) tennero in piedi una WWF già barcollante contro una WCW che si era rafforzata con l'arrivo di Hulk Hogan e "Macho Man" Randy Savage, e che proprio Nash ed Hall avrebbero contribuito a rendere ancora più forte.


L'arrivo di Nash ed Hall in WCW fu però meno semplice di quello che le cronache ci riportano, soprattutto per l'aria che venne a crearsi nel backstage. Eric Bischoff, che aveva preso in mano la situazione, aveva drasticamente cambiato la scena della federazione di Atlanta, eliminando molti house show che poco portavano alle casse della compagnia e tagliando notevolmente i contratti di alcune stelle in fase calante.


Tra questi wrestler, che obtorto collo dovettero accettare questo taglio alle loro finanze, c'erano gli ex-campioni WWF Jerry Sags e Brian Knobs, i Nasty Boys.


Sags e Knobs non erano già ovviamente contenti della situazione, ma quando vennero a conoscenza degli ingaggi "monstre" che erano stati versati proprio per avere Razor Ramon e Diesel dalla WWF, la situazione divenne bella calda, fino ad arrivare al punto di ebollizione quella sera i cui i due tag team (e, come terzo incomodo, due tranquilli tranquilli come Meng e The Barbarian, The Faces of Fear) si trovarono l'uno contro l'altro.


Va fatta una premessa: poco tempo prima i due team si erano scontrati e, per un errore di Hall, Sags fu colpito violentemente alla testa, tanto da renderlo quasi incosciente. Al rientro nel backstage Hall si rese conto dell'errore, ringraziando Dio di non aver inflitto un secondo colpo che avrebbe sicuramente danneggiato in maniera ancor più seria Sags, e nel farlo rise un pò per scaricare la tensione con Nash. Ma Sags, appena rientrato nel backstage ed osservando la scena da una angolazione diversa, prese la cosa come un affronto ed uno sfottò nei confronti suoi e del suo tag team partner.


L'offesa, che ribolliva nel cuore di Sags, sfociò quando il moro dei Nasties ricevette la sera del triple threat match a Baton Rouge un colpo simile alla testa e pensando ad un nuovo "scherzo" di Hall si voltò e cominciò a prendere veramente a pugni l'ex Razor Ramon... ma le cose erano andate diversamente.


Sags, preso dalla rabbia, colpì in maniera talmente violenta Hall da fargli volare un dente e causare una ferita sul volto nella zona della guancia che sfociò in un torrente di sangue. Cosa diavolo era successo?


In realtà, in quel momento, Meng e Hall stavano lottando sul ring ed il colpo subito da Sags (colpo che lo ferì alla base della nuca) fu accidentalmente procurato da Nash con una delle cinture tag team. Ma gli animi, già precedentemente surriscaldati, avevano creato una situazione insostenibile.


Al rientro nel backstage, Nash rimase stupefatto dal volto massacrato dell'amico e chiedendo spiegazioni a lui, chiese cos'era successo... "non lo so amico, qualcosa deve essere andato storto, è stato Sags che è impazzito!".


"Non dire altro" - disse l'amico fraterno e si diresse nel camerino di un'altra grande stella, Sting. Per fare cosa, direte voi?


Semplice. Prendere il suo manganello.


Immediatamente Hall, con la faccia tumefatta, tentò in tutti i modi di convincere Nash a lasciar perdere, ma "Big Sexy" irruppe nella doccia urlando "volete mettervi contro di noi, figli di...? Vi facciamo vedere chi comanda adesso qui dentro!".


In qualche modo gli animi si placarono e quella sera uscirono tutti a bere nei migliori bar di Baton Rouge, tutti tranne Hall che a stento riusciva a parlare per via dei danni al volto.


Nella sua camera d'albergo, dolorante, ricevette una chiamata, quella del boss, Eric Bischoff "ho sentito cos'è successo sul ring oggi, Sags è licenziato!". Ma Hall era stato amico del Nasty Boy e sapeva che aveva moglie e figli, e per questo chiese a Bischoff di non licenziarlo, ma solo di non lavorare mai più con lui.


Anni dopo, al sito WrestleShark, Sags dichiarerà che fu una cosa stupida la sua, accorgendosi del tremendo errore una volta visionato il match alla TV. 


"Sai" - chiosò nel finale - "la WCW era un posto diverso: in WWF c'era una tensione continua, non potevi fare errori, tutto era programmato e lottavamo tutti i giorni. Qui, ad Atlanta, le cose erano diverse, Scott era diverso, più arrogante, e certo non aiutò gli animi la situazione finanziaria".


Sags finirà per stare a casa senza lottare ma percependo lo stipendio, fino alla fine del suo contratto con la WCW. 


Hall e Nash continueranno praticamente per il resto della loro carriera (dalla WCW alla WWE ed anche in TNA e nelle federazioni indipendenti) a lottare insieme ed a spalleggiarsi, fino alla scomparsa di Hall nel 2022.


Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo 


#ScottHall #KevinNash #RazorRamon #Diesel #Outsiders #NastyBoys #WWF #WWE #WCW #90swrestling #wrestling #maestrozamo

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Storia del tacchino

 


È interessante e curiosa la storia delle parole con cui i nostri progenitori hanno chiamato questa strana gallina arrivata dalle Americhe. In Toscana cominciarono a chiamarlo "tacchino", perché le sue piume erano screziate, piene di tacche appunto, ossia di macchie, come si diceva allora. E allo stesso modo i piemontesi lo chiamarono "pitto", ovvero dipinto, e ancora adesso qui a Parma lo chiamiamo "pit". Siccome però nel Cinquecento arrivarono qui in Europa i tacchini, i pomodori, il mais, le patate - e l'oro naturalmente - prima che avessimo ben chiaro da dove davvero provenisse tutto questo ben di Dio, il tacchino in Francia fu chiamato "coq d'Inde", ossia gallina d'India, da cui - per crasi - l'odierno termine francese "dindon", in Inghilterra "turkey", come se venisse dalla Turchia - e anche il mais noi lo chiamiamo ancora granoturco - e nei paesi di lingua tedesca "Calecutischerhahn", ossia gallo di Calcutta. Quello che era strano, esotico, mai visto prima, doveva essere o turco o indiano, perché non sapevano di preciso né dove fosse la Turchia né dove fosse l'India. In fondo non lo sapeva di preciso neppure Cristoforo Colombo tanto da "buscar el levante por el poniente".

A dire la verità non è che noi sappiamo poi molto di più di quei nostri bis-bis-bisnonni, che adesso ci sembrano così ingenui. Forse riusciamo a indicare su un mappamondo che quel rettangolo a fianco della Grecia è la Turchia e che quel triangolo rovesciato più a destra è l'India, ma ci fermiamo lì, perché la storia che ci insegnano a scuola, dalle elementari all'università, è rigorosamente eurocentrica e tratta poco e male le vicende di quei paesi che escono dalla nostra visione così schiettamente provinciale. 

Almeno noi alla fine abbiamo scoperto che il tacchino non è né turco né indiano, ma americano. 

E gli americani oggi festeggiano, davanti a un tacchino, il Thanksgiving day, il Giorno del ringraziamento. Ovviamente i tacchini hanno un po' meno da festeggiare. A parte quello più fortunato che viene "graziato" dal Presidente. Si tratta di un rito che si ripete da qualche anno: un tacchino - a volte una coppia - viene risparmiato dal Presidente in carica, sotto gli occhi delle telecamere, e, invece di essere ripieno e cotto al forno, viene inviato nella tenuta di Mount Vernon, in Virginia, nella casa dove è nato Washington. In genere il tacchino fortunato muore poco dopo, perché prima del Ringraziamento - così come avviene a tutti gli esemplari della sua specie - è stato ingrassato oltre i limiti della sua struttura ossea: il tacchino è carne da macello, modificato artificialmente per diventare sempre più grosso, con un petto sempre più sviluppato e quindi la grazia presidenziale non fa che prolungare la sua agonia. Comunque gli americani credono - o si illudono di credere - che quel tacchino sia più fortunato dei suoi simili. 

Ma in fondo, come ci hanno insegnato Cochi e Renato: "Puli puli puli pu fa il tacchino" con tutto quello che segue...

Luca Billi

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Enrico Fermi

 


Verso la metà del 1954 la salute di Enrico Fermi stava peggiorando: gli fu diagnosticato, dopo un’operazione esplorativa, un cancro allo stomaco. L’11 ottobre Laura Fermi scriveva a Persico, amico d’infanzia di Fermi e fisico teorico di primo piano in Italia:


“Caro Persico, l’agosto di quest’anno è stato uno dei più piacevoli che siano passati da tanti anni. Mi ha fatto particolarmente piacere vedere Lei e Enrico insieme. Enrico ha un carcinoma già molto diffuso. […] Nella è abbastanza giù. Io ho forti nervi. Tante cose. Lalla”


Ma le notizie sulla salute di Fermi si annunciavano subito gravi. Dagli Stati Uniti Bernardini scrisse sempre a Persico:

“Io mi fermai a Chicago, subito dopo l’operazione, ma allora non ebbi il coraggio di andare a vederlo. Ci sono tornato una settimana fa, sapendo che stava meglio. Lui è perfettamente informato. Laura, per ora, è come dominata e guidata da questa quasi incredibile forza morale. Come tu sei stato il primo, così io credo di essere stato l’ultimo ad avvicinarlo fino ad essergli amico. Per nessuna altra persona al mondo ho provato una tristezza così grande. Mi sembra che essa dovrebbe essere tristezza di tutti, anche di quelli che non lo conoscono.”


Nell’immaginario è rimasto quel suo ultimo viaggio in Italia, nell’estate del 1954. Venne per tenere un corso alla Scuola Internazionale di Varenna sulla fisica dei mesoni π. 


“Al termine della lezione- scrive Edoardo Amaldi- svolta di fronte a una quarantina di allievi, metà italiani, metà di tutti i paesi del mondo, con quella semplicità di forma, chiarezza incisiva, con quella logica stringente e con quello spirito critico stimolante che avevano tutte le sue lezioni, c’era stata una breve pausa di attesa commossa seguita da un applauso indimenticabile, pieno di gratitudine e ammirazioni.”


L'amore per la fisica lo accompagnò fino alla fine dei suoi giorni. Morì nella notte del 28 novembre 1954. La notizia arrivò tramite un telegramma che Emilio Segrè spedì a Persico:


“Enrico mancato stanotte pregoti comunicare Edoardo (Amaldi) e amici.”


Nell’infinita tristezza di quei giorni, Persico ricordò le ultime serene ore trascorse insieme al suo amico sulle Alpi e in Toscana:


“Era ancora il caro e semplice compagno delle nostre passeggiate giovanili. Anzi, in una gita che facemmo, noi due soli, nell’Isola d’Elba, ritrovai in lui una sua vecchia abitudine, che credo pochi conobbero, e che forse farà stupire chi lo ha conosciuto solo superficialmente, Spesso, nei momenti di distensione, camminando p sostando in vista di un bel paesaggio, l’ho udito recitare, come tra sé, lunghi brani di poesia classica, di cui fin dalla giovinezza custodiva nella memoria un ricco tesoro.”


Inoltre, con la scomparsa di Fermi si accompagnava la sensazione di un’era, irripetibile, che era giunta al termine. Pochi giorni dopo Bernardini scriveva a Perisco:


“Io, come tutti, sento in questo momento tutto il peso di una nuova tristezza e di una nuova solitudine, ma poi lentamente esso si farà più leggero. Saremo solamente più vecchi e più isolati. Ti abbraccio, tuo Gilberto.”


In foto Laura ed Enrico nel luglio del 1954. Credits photo Wikipedia

Storie Scientifiche 

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Le chiamano Regine del deserto.

 


Sono le donne tuareg.


Portano il viso scoperto per mostrare la loro bellezza.

Hanno poteri pari a quelli degli uomini. Insegnano ai figli il loro codice comportamentale.


Si sposano e divorziano quando vogliono e in entrambe i casi si festeggia.

Sono proprietarie dei beni preziosi della loro tribù.

Hanno libertà sessuale pari a quella degli uomini.

I Tuareg hanno la legge sul divorzio più Matriarcale del mondo.


I figli vengono affidati alle madri insieme ai beni più preziosi e alla tenda.


Ubi Maior

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Guardiola

 


Il problema non è il #Guardiolismo, ma chi cerca di imitarlo. 


Quest’uomo non deve prendere lezioni da nessuno! Lui di, no come qualche guascone di Reggiolo. A 53 anni ha vinto 38 titoli in 17 anni, 1 titolo vinto ogni 5 mesi, nessuno mai come lui nella storia del calcio. Certo ha vinto con grandi squadre, ma tanti altri hanno fallito.


Credo, e lo ripeto, che sia giunto il momento di andare via da City, la sua era ai citizens è finita l’anno scorso. Alcuni giocatori, è chiaro, gli remano contro. 


Ha segnato un era irripetibile, soprattutto al Barcellona. Ha fatto un calcio mostruoso e straordinario. Lo ha ripetuto al Bayern ma con risultati discreti e al City con risultati buoni.


Il suo punto debole? Mettere sempre e comunque il gioco dinnanzi ai giocatori, lo stesso ha fatto Arrigo Sacchi. Non è un caso che abbia ottenuto i migliori risultati con Messi Iniesta Xavi Bousquets Puyol….meno con Silva De Bruyne e compagnia bella. 


Ricordate e non dimenticalo mai: sono i calciatori che fanno la differenza e no il gioco. Lui è riuscito nell’impresa di giocare bene e vincere, ma dietro c’erano mostri sacri.


Puoi giocare bene e perdere. Puoi giocare male e vincere. Lui ha giocato bene e vinto ma con giocatori bravi, e non è scontato.

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Grande Elodie!

 


Elodie risponde ai moralisti, sessisti, maschilisti e, soprattutto, alle invidiose:


“Sono stata educata alla libertà di espressione e al diritto di muovere il mio corpo come desidero. Siamo nati nudi: i vestiti sono un’invenzione. Il corpo è bello, è vivo e merita di essere mostrato in modo naturale, non come oggetto, ma come soggetto.”

Soumalia Diawara 

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mercoledì 27 novembre 2024

L'amicizia quella vera

 


Non sempre quel che vediamo sul quadrato corrisponde a ciò che succede dietro le quinte, specialmente se parliamo di amicizie e legami nati tra le corde del ring.


Pensiamo ad Hulk Hogan e The Ultimate Warrior, grandi partner sul ring e cordialmente distanti nel backstage, oppure a Sabu e Taz, spesso uno contro l'altro in ECW con grande alchimia ma totalmente in disaccordo dietro le quinte.


Eppure, esistono legami che superano il tempo e diventano fratellanze uniche, come quella nata tra "The Icon" Sting e "The Total Package" Lex Luger.


Fu un'amicizia, però, maturata nel tempo. Ambedue avevano un background nel mondo del bodybuilding, con due fisici incredibili, anche se Luger mostrava un agglomerato di muscoli davvero eccezionale.


Luger arrivò per primo alla NWA, dopo un brevissimo periodo nella NFL, e dato il suo aspetto fisico e la sua muscolatura fu subito affiancato alla stable più famosa della federazione di Atlanta, i Four Horsemen, accanto alla maggiore stella, il campione dei pesi massimi "Nature Boy" Ric Flair.


Sting, invece, fu acquisito dopo l'assorbimento della UWF (dove militava) e pertanto arrivò un pò dopo, scontrandosi con Luger in alcuni match "interpromozionali", fino a quando la UWF non scomparì del tutto per entrare in pianta stabile nella NWA e, poi, diventare punta di diamante della WCW (World Championship Wrestling).


I due condividevano la stessa palestra e lo stesso posto dove facevano colazione, e Sting, impressionato dalla muscolatura di Luger, si approcciò a lui in segno di amicizia rompendo il ghiaccio con una frase del tipo "hey, amico, io faccio tantissimi esercizi ed ho un buon fisico, ma tu sei eccezionale, non ho mai visto un corpo modellato così perfettamente! Ma come fai? Come ti regoli per la nutrizione?".


Purtroppo Luger all'epoca era molto preso dalla sua persona e dal suo ruolo nella NWA, e quel ragazzo che iniziava a piacere alle alte sfere, tanto da catapultarlo subito nel giro titolato contro Flair, aveva tirato fuori il suo lato peggiore, arrogante ed invidioso.


"Mangio sempre da Stoli's: bevo vodka e mangio M&M's" fu la sua risposta sarcastica. Borden (vero nome di Sting) scosse la testa in segno di disapprovazione, si allontanò da Luger e continuò i suoi esercizi, concludendo la discussione.


Chiunque si sarebbe arreso, ma quella parola non era nel vocabolario dell'ex-pluricampione WCW e TNA: i due continuarono ad allenarsi, a mangiare insieme, a condividere backstage e momenti extra ring, oltre ad essere accoppiati sul quadrato numerose volte, sia in tag team che contro, e presto Luger comprese il reale valore del compagno e la sua straordina professionalità e gentilezza.


I due riuscirono a conquistare numerosi titoli in carriera, sia da singoli che in tag team, e la loro unione crebbe sempre di più. Ma mentre Sting, nonostante un brutto periodo personale, riuscì a tenere la testa a posto, il cammino di Luger divenne sempre più oscuro, denso di nebbia causata dalla sua dipendenza da sesso, droghe ed alcool, un cammino che porterà a fondo la sua compagna, la dolcissima Miss Elizabeth, morta a casa sua per overdose, e che causerà un tremendo infarto alla sua spina dorsale il 19 Ottobre 2007, costringendolo "The Total Package" su una sedia a rotelle, tetraplegico.


Il gigante che alzava pesi assurdi sopra la sua testa adesso era bloccato, e per molti anni non riuscì nemmeno a camminare o muovere semplicemente il collo. Tutt'oggi, nonostante la situazione sia notevolmente migliorata, ha bisogno della sedia per muoversi a lunghe distanze. 


Come dichiarato dallo stesso Luger alla trasmissione "Hannibal TV", in molti scommettevano su di lui come la prossima, tragica e prematura scomparsa di un eroe del wrestling dei mitici anni 90. Lui stesso cominciò a sentirsi preda di un destino già orribilmente segnato.


Tutti. Tranne una persona.


Il suo amico, adesso fraterno, Steve "Sting" Borden.


Forte della sua fede nei Cristani Rinati, Sting si approcciò giorno dopo giorno all'amico, parlando, illustrando il messaggio di Dio e di come gli errori del passato, che non scompariranno mai, possono essere lo stimolo e la forza interiore per cercare di impostare un nuovo cammino, verso la salvezza.


Lex Luger è ancora vivo, partecipa a convention e parla di wrestling su social, canali streaming e altro (è presente persino in un "extra" del DVD italiano del film "The Wrestler" di Darren Aronofosky). Ovviamente il suo fisico è l'ombra di ciò che era, ma la sua anima, se lo sentite parlare, ha acquisito una nuova consapevolezza.


Ancora oggi sa che il passato lo tormenterà per sempre. Ma sa anche che, quando le luci della notte diventeranno sempre più fosche, una luce in fondo saprà guidarlo.


Quella luce è la mano del suo amico Sting.


Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo 


#NWA #WCW #WWE #Sting #LexLuger #TotalPackage #ChristianReborn #faith #hope #brotherhood #wrestling #90swrestling #maestrozamo

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Ornella Vanoni🌹

 


«Sono una donna abbastanza felice: amo mio figlio Cristiano e i miei nipoti Matteo e Camilla. Mi danno una grande gioia. So l’età che ho, e non ho paura di andarmene. Sì, vorrei viaggiare ancora: a New York, in Brasile. Ho visto il mondo, ma non tutto. Io voglio vivere finché mi tocca vivere però fammi vivere bene fino a quel momento. Chi se ne frega di vivere fino a 200 anni, pensa che due maroni! Hai visto tutti, hai parlato con tutti, hai letto tanto… Di diventare vecchia non l’avevo previsto»


- Ornella Vanoni🌹

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☕🌶𝐂𝐀𝐅𝐅𝐄̀ 𝐜𝐨𝐧 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐄𝐏𝐄𝐑𝐎𝐍𝐂𝐈𝐍𝐎 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐘𝐄𝐍𝐍𝐄

 



Se cerchi un po' di brio per il tuo caffè mattutino, aggiungi una spolverata di peperoncino. Il peperoncino aggiunge un po' di calore per far emergere il ricco e affumicato aroma del caffè.  Leggermente dolce con un leggero affumicato e pepato.


• Proprietà magiche: purificazione, protezione, forza, motivazione, coraggio, rimuove gli ostacoli, velocizza le cose, apre strade. 


• Proprietà salutari: cura il bruciore di stomaco, lenisce il mal di gola, allevia i sintomi del raffreddore, aumenta il metabolismo, riduce la fame, migliora la digestione, abbassa la pressione sanguigna e migliora la vista.


• Modi per aggiungerlo al caffè: cospargere un po' di polvere di peperoncino Cayenne direttamente nel caffè, mescolare la polvere di pepe di Caienna con latte e zucchero e aggiungere al caffè macinato.


 #lestreghedifenixwitchtcraft #pagan

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Francesca Ghio

 


Francesca Ghio, consigliera comunale dei Verdi a Genova, oggi pomeriggio si è alzata in piedi, ha preso la parola durante il dibattito sulla violenza di genere e ha raccontato per la prima volta pubblicamente la sua storia di vittima di violenza sessuale ripetuta, a 12 anni, da parte del “vostro bravo ragazzo della Genova bene”.


Non esiste risposta più forte, dura, coraggiosa a Meloni, Salvini, Valditara, ai negazionisti di genere, agli sciacalli, a tutti quelli che si rifiutano di chiamare le cose col proprio nome. 


Da leggere tutta d’un fiato.


“Avevo 12 anni, vivevo nel cuore della Genova Bene, avevo appena iniziato la seconda media. 

Avevo 12 anni quando sono stata violentata fisicamente e psicologicamente tra le mura di casa mia, ripetutamente, per mesi e mesi, da un uomo di cui mi fidavo, da un uomo che nessuno avrebbe pensato potesse essere un mostro, un dirigente genovese, il vostro bravo ragazzo. 

Lui mi diceva di stare zitta e che dovevo essere il nostro segreto, dovevo giurargli di non raccontare niente a nessuno mentre sottostavo alle sue torture, il dominio dell'uomo, del padre, la mia mente e il mio corpo sotto la sua autorità, l'emblema del patriarcato.

Ma altro io non potevo fare, perché nessuno mi ha mai detto che potevo parlarne, nessuno mi ha mai chiesto perché ero diventata introversa all'improvviso, eppure non sono mai stata una bambina silenziosa. 


(…) Per un pezzo di vita mi sono rassegnata fino a credere che me lo ero meritata, me la sono cercata, non so bene come, ma non avevo alternativa. Sono arrivata a colpevolizzarmi al punto di ferirmi fisicamente, mi sono coperta le cicatrici sulle braccia per anni, nessuno mi ha mai chiesto perché tenessi sempre le maniche lunghe, ma il dolore era l'unica emozione che mi faceva provare ancora qualcosa.

Non ho mai denunciato quell'uomo, non sapevo neanche che cosa fosse una denuncia a 12 anni. A scuola studiavamo Napoleone Bonaparte, nessuno parlava di emozioni, consenso, sessualità, sostegno alla fragilità. Nel mondo degli adulti non c'era un singolo volto in cui potevo trovare rifugio e protezione.


Quando ho provato a parlarne, anni dopo, mi sono sentita giudicata, iniziavo il discorso e notavo disgusto, ma poi dicevo sto scherzando, chiudevo velocemente il discorso. Ho iniziato a fumare a 13 anni, non mi piaceva fumare, ma mi consolava l'idea che qualcosa bruciasse dentro di me. Quel dolore andava soffocato in qualche modo, nessuno voleva ascoltarlo e io non avevo gli strumenti per capirlo.

Mi guardo indietro oggi e a distanza di decenni nulla è cambiato, gli uomini continuano a violentare nel silenzio complice di una società che non dà gli strumenti, che non vuole fermarsi a capire, che ritiene più facile e dignitoso nascondere il problema piuttosto che ammettere che questo cortocircuito è responsabilità del profondo vuoto che le istituzioni scelgono di non colmare.

(…) Il 25 novembre è passato, ci vediamo l'anno prossimo con la conta dei numeri che sull'elenco dei morti, dei cadaveri, chi nel silenzio muore dentro, vittima due volte dello stupratore e della società che guarda dall'altra parte.

L'unica differenza è che non staremo più zitte, nella mia fi** farò una bandiera che brillerà nella notte.”


Grazie Francesca per il tuo coraggio e la tua forza.

Lorenzo Tosa 

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Il fenomeno Atlanta

 


🇧🇪 Charles De Ketelaere è diventato un giocatore determinante, un lontano parente di quello visto al Milan.

🇮🇹 Mateo Retegui sta viaggiando ad una media gol da top attaccante, come mai gli è accaduto in tutta la sua carriera.

🇳🇬 Ademola Lookman è diventato uno degli attaccanti più forti al mondo.

🇧🇷 Ederson è diventato un centrocampista totale e il migliore della Serie A.

🇳🇱 Teun Koopmeiners da quando ha lasciato l'Atalanta sembra essersi smarrito.

🇮🇹 Gianluca Scamacca, lo scorso anno, ha vissuto la sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo.

🇩🇰 Rasmus Hojlund, venduto a peso d'oro, non ha mai inciso al Manchester United.

🇨🇴 Duvan Zapata e Luis Muriel nell'Atalanta hanno vissuto i loro migliori anni di carriera.

🇩🇪 Robin Gosens da quando è andato via dall'Atalanta non è più stato così determinante e dominante sulla fascia.

🇺🇦 Ruslan Malinovskyj ha vissuto i suoi anni migliori all'Atalanta.

🇸🇮 Josip Ilicic all'Atalanta è diventato uno dei giocatori più forti e determinanti d'Europa.


Potremmo fare ancora altri esempi... sono infiniti.

Chi arriva all'Atalanta migliora come calciatore e fa crescere il proprio valore, chi decide di andar via non riesce più a confermare quanto di buono fatto a Bergamo (tolti Alessandro Bastoni e Cristian Romero).


Tutto questo accade grazie al lavoro encomiabile di un signore che nel 2016 ha ereditato una squadra che lottava per la salvezza e, in pochi anni, l'ha portata a lottare per lo scudetto, ad essere in pianta stabile in Champions League e, soprattutto, a vincere l'Europa League.


Complimenti Gian Piero Gasperini... 👏🏻❤️

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Friedrich Nietzsche

 


"Tutte le vite sono difficili; 

ciò che rende certe vite riuscite

e’ il modo in cui sono state affrontate 

le sofferenze."

 

❤️ Friedrich Nietzsche ❤️


A tutte le guerriere ❤️❤️❤️✊✊✊

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martedì 26 novembre 2024

Theo Hernandez aggredisce le donne?

 

(Google)

Nell'ultima puntata, Lo stato delle cose, condotta da Massimo Giletti, su Rai3, ha parlato di un calciatore, che gioca in una delle due squadre milanesi, e in un locale di Milano, nel prive' sbrocca e colpisce due volte al volto una ragazza poi distrugge il muro essendo completamente fuori di se. Il giocatore in questione sarebbe Theo Hernandez, giocatore del Milan, secondo una nostra fonte.

Perche la Rai non ha voluto la pubblicazione del video?  Chi è la ragazza colpita?

Hernandez su unstagram ha pubblicato un selfie in cui parla della violenza contro le donne. Cosi coerente ha un futuro in politica.

Il fatto sarebbe successo un mese fa circa e, casualmente, si parla di una sua cessione al Manchester United. 

Fenix

L'URUGUAY SI SPOSTA A SINISTRA! 🇺🇾

 





VINCE IL FRENTE AMPLIO DI YAMANDU' ORSI

di Roberto Vallepiano


Con una massiccia partecipazione alle urne da parte del 90% dei cittadini, il candidato del Frente Amplio diventa il nuovo Presidente dell’Uruguay. Il voto riporta al potere la storica coalizione progressista guidata per molti anni da José Pepe Mujica, l'ex guerrigliero Tupamaro diventato Capo del Governo nel 2010.

Il risultato sposta a sinistra l'asse latinoamericano isolando ancora di più l'ultradestra argentina liberista e atlantista del licantropo pazzoide Javier Milei.


Yamandù Orsi, nome indigeno e cognome italiano, è figlio di Paolo "Bebe" Orsi un bracciante rurale che immigrò dall'Italia piccolissimo insieme ai propri genitori. Tifosissimo del Peñarol, politicamente si forma all'interno del partito socialdemocratico Vertiente Artiguista per poi aderire al Movimiento de Partecipacion Popular.


Privo del carisma di Josè Mujica, il nuovo Presidente uruguagio è un moderato della sinistra liberal, in linea con i DEM americani, più vicino a Boric che a Salvador Allende. 

Apertamente ostile ai Paesi dell'ALBA e nemico dichiarato del Venezuela di Nicolás Maduro.

La sinistra interna al Frente Amplio per bilanciare il suo moderatismo gli ha imposto come VicePresidente Ana Carolina Cosse Garrido, già iscritta alla Union de la Juventud Comunista.


Yamandù Orsi prende in mano un Paese fiaccato e impoverito dal liberismo, con un tasso di povertà infantile pari al 25%, piagato dalla recente impennata della criminalità organizzata: bande di narcos e pandilleros che si spartiscono i quartieri di Montevideo terrorizzando i cittadini.


Servirebbe un coraggioso programma radicale di cambiamento sociale che metta al centro le masse popolari e i lavoratori, gli stessi che hanno riempito di speranza le piazze e le urne al fianco del Frente Amplio. 


Il nuovo Presidente dell'Uruguay sarà capace di metterlo in atto? 

Per ora prevalgono le perplessità.

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Mazinga Z

 

(Google)

Mazinga Z sigla di testa italiana (Azuma/Watanabe/Verde)

Orchestrazione Detto Mariano

Eseguita dai Galaxy Group (Pandemonium)

Voce solista Enzo Polito


"Mazinga Z"


Quando udrai 

un fragor 

a mille decibel 

su dal ciel 

piombera' 

Mazinger 


veloce e distruttore come un lampo 

non da' scampo 

odia la paura 

non conosce la pieta' 


alto la' 

falsita' 

fermati malvagita' 

su di voi 

avvoltoi 

c'e' Mazinger 


c'e' Mazinger... si!! 


con gli occhi puo' incendiare 

un'astronave che va 


quando tu 

soffrirai 

sotto la schiavitu' 

su dal ciel 

piombera' 

Mazinger 


col cuore fermo nell'immenso vuoto 

va contro l'ignoto se lassu' lo incontrera' 


ama la verita' 

gli oppressi difendera' 

per la tua liberta' 

c'e' Mazinger 


Mazinga Z 

Mazinga Z 

uoooh..... 


Mazinga Z 

Mazinga Z 

uoooh....!


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Il rito con l'ortica

 


C’era una volta, in un villaggio immerso nel verde, una saggia erborista di nome Elara 🌿. Ogni anno, quando la primavera si risvegliava, Elara si dedicava a una tradizione antica: la purificazione della casa con l’ortica, una pianta magica e potente ✨.


Un giorno, con il sole che filtrava tra le foglie, Elara si avventurò nel bosco 🍃. Con un cestino intrecciato a mano, raccolse delicatamente le foglie di ortica, poiché sapeva che solo le più fresche avrebbero portato la giusta energia 🌞. Mentre camminava, sentiva il profumo della natura e il canto degli uccelli, che sembravano approvare la sua scelta 🎶.


Tornata a casa, Elara iniziò il rituale di purificazione. Preparò un infuso di ortica, versando dell’acqua bollente sulle foglie raccolte 🍵. Mentre l’infuso si raffreddava, intonò una melodia dolce, invocando le energie benevole per allontanare le negatività 🔮. 


Dopo qualche minuto, prese una ciotola e versò l’infuso in essa. Con un rametto di ortica in mano, iniziò a spruzzare delicatamente il liquido in ogni angolo della casa, dicendo: “Con questa pianta, purifico e rinnovo, allontano il male, porto il buono!” 🏡✨


Mentre completava il rituale, Elara sentì una dolce brezza entrare dalla finestra, come se il vento stesso applaudisse il suo lavoro 🌬️. La casa brillava di nuova luce, e l’energia positiva si diffondeva in ogni stanza, portando calma e serenità 🕊️.


E così, grazie all’ortica e alla saggezza di Elara, il villaggio prosperò e la tradizione della purificazione continuò a vivere nel cuore di tutti, trasmessa di generazione in generazione 🌟.

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