1. COATTISSIMA “FASHION NIGHT” ROMANA CON LA ZARINA DI “VOGUE”, ORGANIZZATRICE DELL’EVENTO, FRANCA SOZZANI CHE GIRA I TACCHI E SCAPPA AL PARTY DI VALSECCHI - 2. DI ‘’CELEBRO-LESI” SOLO I RIMASUGLI DI “UOMINI E DONNE” DELLA DE FILIPPI E VALERIA MARINI - 3. PSEUDO-EVENTI, PSEUDO-APERITIVI, PSEUDO-AFFARI, COMMERCIANTI INCAZZATI, SUI BANCONI QUALCHE STUZZICHINO SVENUTO, NUMEROSE MOLLICHE DI PANE IN CASSETTA EPOCA PRIMO GOVERNO ANDREOTTI, PATATINE FRITTE IN OLIO DIESEL, PROSECCO IN FLUT SECCHISSIMI, COMMESSE DALLO SBADIGLIO TRATTENUTO IMPEGNATE PIÙ A FERMARE EVENTUALI FURTI CHE A PIAZZARE MAGLIETTE. “PERÒ ENTRANO E MAGNANO, FANNO SOLO QUELLO STI...”
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Alessandro Ferrucci per Il Fatto Quotidiano
Il manichino è diventato modello. Il modello dovrebbe rimanere immobile come un manichino, non lo fa. Si muove, sorride, è in posa, ammicca alle passanti, ammicca ancora di più, sempre più, due fanciulle restano catturate da cotanti muscoli, gelatina nei capelli e tatuaggi disseminati sull’intero corpo. “Ma quanto è bbbonooo – commenta la mora alla bionda – ora entro dentro e provo a fammece ‘na foto, magari je strappo pure il numero di cell”. Ridacchiano. Obiettivo raggiunto dal negoziante, ecco due potenziali clienti.
È la Fashion night organizzata giovedì sera per le vie centrali della Capitale dalla rivista Vogue, saracinesche sollevate fino alle undici di sera, musica, pseudo-eventi, pseudo-aperitivi, ma per la maggior parte dei presenti è meglio “solo passeggiare e guardare, magari se rimorchia, e si spende meno”, spiegano due ragazzi a via del Corso.
A quanto pare è così. Affari pochi, commercianti in perenne allarme, sui banconi qualche stuzzichino, numerose molliche di pane in cassetta, patatine fritte irrinunciabili, prosecco in flut microscopici, commesse dallo sbadiglio trattenuto impegnate più a fermare eventuali furti che a piazzare magliette, maglioncini o affini. “Però entrano e magnano, fanno solo quello sti...”, la parolaccia è sottaciuta dalla proprietaria dell’esercizio, ma esplicita nei suoi occhi. Ha delle ragioni.
Oltre il buffet e il costo del personale, la signora ha ingaggiato il valore aggiunto: sono due saltuarie presenze televisive, in gergo detti “prezzemolini”, due che partecipano a trasmissioni pomeridiane e fingono di corteggiare o litigare altrettante prezzemoline. Qualche ventenne chiede un selfie. “Sei bellissimo! Oddio quanto sei figo!”. Ma non acquistano nulla.
Poco lontano c’è Paola Cortellesi, per lei si raduna una fila composta, un autografo, una foto, strette di mano, lei non si risparmia, è il gioco.
Booom, booom, booommmm , il deejay cambia il ritmo, si alzano i toni, i decibel, qualcuno accenna un movimento di bacino, altri passano oltre, magari verso un altro deejay, sono a decine disseminati per le vie, o dentro le vetrine vicini ai modelli-manichini, altri per la strada, booom, boom, booom.... “Lo vuoi provare il nuovo mascara ? Dai siediti qui...”, tra il marciapiede e l’asfalto, il luogo giusto per accomodarsi in poltrona, fazzoletto protettivo intorno al collo, specchio davanti al viso, le amiche sorridono e fotografano. “Ohhhh, guarda, c’è anche quello di Uomini e donne!!” Dove? “Sta entrando lì”. Gridolini.
Il nome del tipo è ignoto anche alle ragazze emozionate, non il suo ciuffo, lo inseguono, a loro volta un gruppo di ragazzi si accoda alle inseguitrici. Non si sa mai. Una giovane donna inciampa, crolla dal suo tacco 15. Regola ferrea: per partecipare pare sia necessario un abbigliamento adeguato, per le donne vuol dire scarpa da passerella. Ma a Roma ci sono sampietrini e tombini, e la caduta diventa poco Fashion, “oh, però nun me so fatta niente!”. Fuori no, nell’orgoglio sì.
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