mercoledì 21 maggio 2014

Cancro alla prostata: malattia sessualmente trasmessa?


Si stanno accumulando prove scientifiche che le infezioni da «Trichomonas» (un parassita) potrebbero favorire la nascita di tumori

di Adriana Bazzi (abazzi@corriere.it)


Il cancro alla prostata potrebbe essere una malattia sessualmente trasmessa. Lo ipotizza un gruppo di ricercatori italiani, americani e argentini che hanno appena pubblicato le proprie osservazioni sulla rivista scientificaPnas. Secondo gli studiosi il germe in questione, trasmesso appunto attraverso i rapporti sessuali, è il Trichomonas vaginalis: sarebbe lui a favorire la comparsa della malattia. Non si tratta di un virus ma di un protozoo ed è molto diffuso in tutto il mondo: ne sono infette almeno 275 milioni di persone.
Pochi sintomi
Il Trichomonas provoca infezioni genitali che spesso passano inosservate: a volte non danno sintomi, altre volte disturbi modesti come prurito, bruciore , problemi a urinare, e perdite, soprattutto nelle donne, con uno sgradevole odore di pesce. Ma possono però dare origine a uno stato di infiammazione cronica, la quale, a sua volta può favorire la comparsa del cancro alla prostata. Lo studio in questione non è il primo a dimostrare una correlazione fra tricomoniasi e cancro prostatico: già nel 2009 una ricerca pubblicata sulJournal of the National Cancer Institute aveva dimostrato che un quarto degli uomini affetti da questa neoplasia presentavano infezioni da Trichomonas ed erano quelli con le forme più gravi di malattia. Ma è il primo studio che cerca di spiegare il perché, anche se non rappresenta la prova definitiva e sono necessarie altre indagini per confermare un reale rapporto di causa-effetto.
«Colpa» di una proteina
I ricercatori, fra cui quattro microbiologi e immunologi italiani del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari (Pier Luigi Fiori, Anna Rita Cocco, Daniele Dessì e Paola Rappelli) hanno individuato una proteina, prodotta dal Trichomonas, che è simile a un fattore, prodotto invece dall’organismo umano, che inibisce la migrazione dei macrofagi (un particolare tipo di cellule immunitarie). E hanno dimostrato che questa proteina favorisce la proliferazione delle cellule e stimola l’infiammazione. Sarebbe, dunque, una specifica proteina prodotta dal parassita a innescare il processo che porterebbe al cancro. Ma queste prove, avvertono gli esperti, sono state, per ora, ottenute solo in esperimenti di laboratorio.
Fattori di rischio
Il tumore alla prostata è uno dei tumori più diffusi nella popolazione maschile e rappresenta circa il 15 per cento di tutte le neoplasie diagnosticate nell’uomo: le stime, relative all’anno 2012, parlano di 36.300 nuovi casi all’anno in Italia. Ecco perché gli sforzi dei ricercatori sono indirizzati a scoprire eventuali situazioni predisponenti. L’infezione da Trichomonaspotrebbe essere uno di questi. Ma, avvertono gli esperti, esistono altri fattori di rischio che possono favorire la malattia: è un puzzle che deve ancora essere composto.

http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/14_maggio_21/cancro-prostata-malattia-sessualmente-trasmessa-7c10dc50-e0c6-11e3-90e5-e001228dc18c.shtml

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