venerdì 10 gennaio 2014

Verona-Roma, prefetto choc
«Ho la mazza in macchina»


SPORT E ISTITUZIONI


Il rappresentante del governo, appena insediato a Vicenza, scatena l’ira dell’eurodeputato Fontana

Eugenio Soldà (archivio)
Eugenio Soldà (archivio)

VICENZA — «Quando vado allo stadio tengo in macchina una mazza, con quella gente non si sa mai». Una battuta, sostiene lui. Una frase pronunciata ridendo di fronte ai giornalisti, a margine di un incontro con la stampa. Ma l’uscita pubblica del neo prefetto di Vicenza, Eugenio Soldà, è già diventata un caso. Soprattutto a Verona. Perché «quella gente», nelle parole di Soldà, sarebbero proprio i tifosi dell’Hellas Verona. E così dalla città scaligera sale la dura presa di posizione dell’eurodeputato leghista Lorenzo Fontana: «Frase discriminatoria, chiederò il suo allontanamento, ma sarebbe opportuno che si dimettesse subito». Insomma, una vera e propria dichiarazione di guerra.
Tutto nasce pochi giorni fa: Soldà, nominato dal governo il 17 dicembre per sostituire l’ex prefetto Melchiorre Fallica, è appena arrivato a Vicenza. Romano, 62 anni, conosce il Veneto perché ha già lavorato in prefettura a Padova e dopo aver incontrato i rappresentanti della forze dell’ordine si concede ai giornalisti. Si affrontano i problemi della città, dai cortei in centro storico ai presidi dei Forconi, ma si finisce per parlare anche di calcio e della sua squadra del cuore: la Roma. «Il 26 gennaio ci sarà Verona- Roma, non me la perderò» esordisce. Seguono commenti sulla tifoseria scaligera e arriva, riportata dai media locali, la battuta di Soldà: «Lo so che sono violenti, infatti quando vado allo stadio tengo in macchina una mazza, con quella gente non si sa mai».
Apriti cielo. A dar fuoco alle polveri è l’eurodeputato leghista Lorenzo Fontana: «Non volevo crederci, ma ora non si può più tacere. Le parole di Soldà sono di una gravità inaudita. Chiederò al ministro Alfano il suo allontanamento ». Dalla prefettura berica, ieri, è filtrato un secco no comment sulla vicenda e in contra’ Gazzolle quella frase viene considerata una battuta. Ma a Fontana non basta: «Anche fosse poco cambia - dichiara l’eurodeputato - un prefetto non può parlare così, e comunque è una battuta greve, volgare, gratuita, pregiudiziale e discriminatoria nei confronti di una città e di migliaia di persone».
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/10-gennaio-2014/verona-roma-prefetto-choc-ho-mazza-macchina-2223900118603.shtml?fr=box_primopiano

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