lunedì 6 gennaio 2014

Sardegna, attesa per nome candidato Pd

Caos nei 5 Stelle, appello a Grillo


 L'europarlamentare del Pd Francesca Barracciu

Ancora colloqui operativi  per i vertici del Partito democratico che deve scegliere il sostituto della vincitrice delle primarie Francesca Barracciu da proporre all'interno del partito e agli alleati del centrosinistra per la candidatura a governatore della Regione Sardegna nelle elezioni del 16 febbraio. L'europarlamentare, dopo la sua rinuncia, ha avuto rassicurazioni da Matteo Renzi per avere l'ultima parola nella staffetta e si trova proprio a Firenze a colloquio con Luca Lotti e forse con lo stesso Renzi, chiamati a dare un supporto per rimuovere lo stallo creatosi nel Pd sardo. Barracciu potrebbe proporre già oggi una candidatura di "alto profilo", ma poi il nome dovrà essere "digerito" in Sardegna, dove le varie componenti del partito stanno facendo di tutto per restringere la rosa di candidati e non arrivare divisi alla direzione regionale, che dovrebbe essere convocata nelle prossime ore. La scelta più facile - per non scontentare nessuno - è quella della candidatura "istituzionale" esterna. In questo contesto restano ancora in ballo il rettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastino, il prorettore delegato per la ricerca scientifica dell'Università di Cagliari, Francesco Pigiaru, già assessore del Bilancio nella Giunta Soru, e il segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi, anche se le sue "quotazioni" sembrano in ribasso. Tra i nomi circolanti spunta anche quello del neo assessore dell'Ambiente della Regione Basilicata, Aldo Berlinguer. Non è detto però che la scelta cada per forza all'esterno del Pd sardo. Ma i tempi sono troppo stretti e se non ci sarà una svolta la direzione regionale, già in preavviso, potrebbe slittare a lunedì mattina.

5 Stelle fanno sciopero della fame  - Sciopero della fame di un gruppo di aderenti al Movimento 5 Stelle per convincere il leader Beppe Grillo a consentire la partecipazione alle prossime elezioni regionali in Sardegna. Il movimento nell'isola, infatti, è spaccato e finora non è stato scelto il candidato alla presidenza della Regione. Il 16 febbraio si vota e tra due giorni, lunedì 6, scade il termine per la presentazione dei simboli. La protesta è iniziata a mezzanotte. "Un gruppo di cittadini sardi - si chiede in un comunicato pubblicato nella notte su Facebook - partecipi della Rivoluzione Democratica Nonviolenta avviata dal Movimento, vuole a tutti i costi che la Rivoluzione faccia il suo corso pure in Sardegna. Per questo sollecita Beppe Grillo a esercitare il suo ruolo di Garante. Gli chiede di consentire l'uso del simbolo per le imminenti elezioni Regionali, e di consentire libere elezioni, tra gli iscritti certificati, per selezionare democraticamente i candidati da inserire nella lista". Al termine del documento ci sono cinque firme. "Siamo disponibili ad interromperlo solo quando Grillo accetterà le nostre richieste. Abbiamo dato il nostro impegno attivo per il Movimento Cinque Stelle perché vogliamo liberarci da una classe politica di incapaci e corrotti che sta mettendo in ginocchio il nostro popolo. Il nostro impegno continua, costi quello che costi: non sarà Grillo a fermarlo. Siamo certi che non vorrà toglierci la speranza, dopo avercela data". Una protesta per uscire dalla situazione di impasse del movimento che, a questo punto, rischia di saltare l'importante appuntamento delle regionali. I vertici nazionali erano già intervenuti sulla questione sarda nelle scorse settimane per bloccare fughe in avanti. Ma ora, con l'accelerazione impressa dalla data delle elezioni e dalle scadenze legate alla competizione, non c'è più tempo da perdere. 

(ANSA)

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