giovedì 9 gennaio 2014

Salvi, da " ragiunatt " ad attore fallito E poi quell' incarico di vice Gabibbo


IL KAMIKAZE DI STRISCIA LA NOTIZIA


------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ TITOLO: Salvi, da "ragiunatt" ad attore fallito E poi quell' incarico di vice Gabibbo IL KAMIKAZE DI STRISCIA LA NOTIZIA - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ROMA . Risponda: lo ammette o no che usa il microfono come un manganello? "Ma cosa vuole da me?". Lo ammette o no che usa il microfono come un manganello? "Tenga giu' la penna, perdio!, tenga giu' la penna!". Lo ammette o no che usa il microfono come un manganello? "Aiuto! E' un' aggressione fascista! Mi vogliono sbattere sulla carta stampata! Mi stanno picchiando con le righe tipografiche! Aiutooo!". Provateci voi a saltare addosso a Stefano Salvi, l' intervistatore piu' picchiato, borsettato, strapazzato, denunciato e sputacchiato dell' area mediterranea, restituendogli lo scherzetto che tutte le sere tira alle sue malcapitate vittime per "Striscia la notizia". Non fa una piega. O meglio: si butta a capofitto, con il suo bisunto giubbotto giallo come le bandiere delle epidemie di colera, nella trincea piu' difficile da espugnare: l' ironia. E da li' , hai voglia di schiodarlo! Manco se gli getti sale sulla piaga che ancora gli sanguina: e' vero o no che come attore era un cane? Ammetta che era un cane. Ammetta che era un cane... Al Giornale di Bergamo conservano ancora le recensioni dei suoi spettacoli, come un mitico "Nonna Sabella" messo in scena al Castello Malpaga con la compagnia Azeta. Tra i fischi del pubblico, il critico teatrale stilo' sull' aspirante Gassman, che con gli amici si vanta di aver passato un anno in America a lavare i piatti e a studiare recitazione con Robert Redford, brevi note il cui succo era: il giovanotto ha l' espressivita' di un paracarro. Consiglio: cambi mestiere. Stefano Salvi, da quel gentiluomo che e' , non se la prese. E si accontento' di rovesciare sulla malcapitata cronista un diluvio di irripetibili insulti nel bel mezzo di un ristorante. Non sapeva ancora che proprio quella faccia atona, segata allora da un paio di baffoni, sarebbe stata la sua fortuna. Sia pure in abbinamento con i puntini di sospensione: faccia da cu..., faccia di mer..., faccia da str... Una carriera trionfale. Ormai quando lo vedono i politici si irrigidiscono, serrano le labbra e levano le pupille al cielo: "Oh Gesu' , arriva il rompiballe!". Da cineteca la schermaglia con Rosi Bindi: "Io con lei non parlo". "Perche' non parla?". "Perche' no". E lui che la braccava e la rincorreva e cercava di conficcarle il microfono direttamente in bocca: "Dica, dica, dica...". Finche' la Pasionaria non si era fatta convincere dagli amici: "Guarda che cosi' fai solo il suo gioco". Sospiro: "Va bene, ditegli di tornare". E lui: "Adesso no, non mi interessa piu' ". Perche' l' inviato kamikaze ha un solo obiettivo, opposto a quello dell' Optalidon: far saltare i nervi. Non ce l' ha fatta con Lamberto Dini, che ha retto l' urto con risposte glaciali. Non ce l' ha fatta con Romano Prodi. Gli era piombato davanti, col ghigno d' ordinanza, sparandogli: "Pensa di fare ancora sedute spiritiche come quella volta per Aldo Moro nelle mani delle Br?". E l' altro, che il Secolo d' Italia ha bollato come "una mortadella dal volto umano", l' ha disarmato con un sorrisone. Due battute e ciao: Corvo Giallo, non avrai il mio scalpo. Il trucco? Semplice, ha risposto il Professore: "Basta rispondere educatamente, senza perdere la calma". Facile da dire, meno da applicare. Come si fa a resistere alla voglia di prendere a schiaffi quella faccia da schiaffi? "Quando posso lo picchio anch' io", confida Antonio Ricci, l' ideatore di "Striscia la notizia": "Del resto mi fa schifo. Come uomo e come giornalista". Preso a sberle dalla levatrice alla nascita e dai genitori ai tempi della ragioneria (sette anni per diventare ragiunatt...), Stefano Salvi puo' vantare scontri televisivi memorabili. Cerebrali: come quella volta che resto' per due interminabili minuti a guardare torvo negli occhi, come fossero due cani pronti a sbranarsi, un amico di Indro Montanelli. Fisici: come il giorno in cui venne spintonato malamente per aver abbaiato contro Enrico Montesano, accusato di aver usato "La pazza famiglia" per fare pubblicita' nascosta a una marca di acqua minerale. O addirittura match da pelletteria, come quello ingaggiato da Marina Ripa di Meana, che schianto' una borsetta sulla faccia del "vice Gabibbo", colpito contemporaneamente a calci nelle zone piu' delicate. Commento standard delle "vittime": "Non ci ho visto piu' . E' stata un' aggressione squadristica. Quello usa il microfono come fosse un manganello". Replica di Salvi: "E' vero, non ho alcuno scrupolo quando devo fare una domanda. Gli altri girano sempre intorno al nocciolo della questione. Io vado diritto li' ". "Guardate i filmati: sara' anche aggressivo, ma quello che viene regolarmente picchiato e' sempre lui!", insiste Ricci. Ma e' giusto saltare addosso alla gente in quel modo? Contano solo le sberle o anche la violenza verbale, l' arroganza, la provocazione cercata a tutti i costi? Ancora Ricci: "Ma quella e' la sua parte: deve fare la parodia del giornalista d' assalto. E quello fa". E perche' non lo fa mai con Berlusconi? Risatina ironica: "Perche' se lo mandassi da lui, il Berlusca non mi darebbe piu' la "deca" per comprarmi gli spinelli". Piu' serio: "Da D' Alema e Berlusconi l' ho mandato, ma quelli li' poco poco non lo mettono sotto con la macchina". Ancora piu' serio: "Non e' giusto fare queste accuse a noi, che tutti i giorni prendiamo in giro Buttiglione che complotta con Tajani, Biondi che parla male del Cavaliere o Fede che bacia i santini di San Silvio". Percio' , in guardia: Stefano Salvi proseguira' nei suoi assalti a lungo. Fino a quando il giaccone giallo "non puzzera' come una puzzolente puzzola".
Stella Gian Antonio
Pagina 3
(23 marzo 1995) - Corriere della Sera

http://archiviostorico.corriere.it/1995/marzo/23/Salvi_ragiunatt_attore_fallito_poi_co_0_95032313400.shtml

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