venerdì 3 gennaio 2014

Roma e il mondo, senza frontiere

Nella giornata mondiale per i diritti dei migranti e dei rifugiati l’appuntamento a Roma, martedì 18 dicembre, è stato, ancora una volta, in piazza dell’Esquilino per manifestare in contemporanea a tante altre città d’Italia e di Europa. Un corteo per immaginare una città e mondo senza frontiere, quelle che  uccidono, come è accaduto soltanto poche settimane fa a Lampedusa e come continua ad accadere in tutto il Mediterraneo. “Frontiere che costringono chi riesce a penetrare nelle spesse mura della “fortezza Europa” ad essere perennemente ricattato – si legge nell’appello diffuso per promuovere il corteo -, soggiogato da un lavoro sempre più precario, dentro una società che vorrebbero individualista e divisa, in preda a meccanismi di rivalità e concorrenza, di isolamento se non di conflitto fra culture, territori, persone”.
Un corteo per ricordare che l’impianto repressivo e ricattatorio disegnato dalla Turco-Napolitano prima e dalla Bossi-Fini poi, a proposito di politiche dell’immigrazione, resta sempre lo stesso.
La Roma meticcia, la Roma delle lotte sociali e dell’antirazzismo, martedì si è ripresa la città.
Tra i promotori: Occupazione dei Rifugiati di piazza Indipendenza, Movimenti Sociali di Roma, Scuole di italiano degli spazi sociali,  Sportelli di tutela dei diritti di migranti e rifugiati,  Associazioni antirazziste.

Alcune foto (di Alessandro Di Ciommo) del corteo:

http://comune-info.net/2013/12/corteo-del-18/

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