lunedì 20 gennaio 2014

Robi, arriva il robot da compagnia. Parla e balla

Tecnologia, design, emozioni, è un fai da te. De Agostini ci crede e lo lancia in Italia



Presentato robot Robi a Milano

di Alfonso Neri
 ''C'è un nuovo arrivato in famiglia''. Iniziano così gli spot televisivi con i quali De Agostini lancia Robi, un robot 'da compagnia' ispirato alla cultura pop nipponica e progettato proprio in Giappone, dove è salito su una stazione spaziale orbitante e ha ottenuto un buon successo. Lì le uscite settimanali che ne contengono i pezzi sono state vendute soprattutto in libreria mentre in Italia si useranno le tradizionali edicole, gli abbonamenti e anche Amazon per le richieste on line. ''Nella progettazione ho cercato di concentrarmi sulla comunicazione e sulle emozioni: credo che sarà il capostipite del robot del futuro'', spiega durante la presentazione milanese il suo creatoreTomotaka Takahashi, una piccola star nel suo Paese, dove il montaggio di questo piccolo robot è stato iniziato da circa 100mila famiglie. Le stime per l'Italia sono inferiori: 25mila che iniziano e circa 5mila che concluderanno la raccolta dei pezzi, che tra un anno e mezzo formeranno Robi con unaspesa totale di 1.400 euro.
''E' un mix unico di tecnologia, design ed emozioni'', aggiunge Alessandro Belloni, amministratore delegato della De Agostini publishing, la divisione dei 'collezionabili' della casa di Novara, leader mondiale del segmento con il 48% circa delle quote di mercato, molto forte proprio in Giappone, dove sviluppa circa il 35% del suo business. E proprio il piccolo Robi sarà nella prossima primavera il prodotto di sbarco del gruppo italiano sul mercato cinese, nonostante il robot abbia fattezze (testa e occhi sproporzionatamente grandi) e altri dettagli propri dei manga giapponesi. Se il piccolo robot - alto una trentina di centimetri per un chilo di peso, voce da bambino, in grado di interagire con qualche decina di frasi chiave, oltre che camminare e ballare al ritmo della musica che diffonde - avrà successo e i test in corso daranno esito positivo, la novità verrà riproposta in diversi Paesi europei, a partire da Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. Un progetto che può sembrare una scommessa, ma lanciato da una società che - pur in leggero calo di fatturato per i cambi leggeri di yen e rublo - nel 2013 otterrà ricavi per circa 430 milioni, ma con redditività in crescita: per l'anno appena chiuso l'Ebitda (il margine operativo lordo) sarà tra i 23 e i 24 milioni, in rialzo rispetto ai 22 milioni del 2012.

 (ANSA

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