domenica 19 gennaio 2014

Riforma uso Beni confiscati. Gasparri: ''Procedure rigorose per evitare che i beni tornino a chi li aveva illecitamente acquisiti''

Gasparri-Provincia
di Grazia Candido – Alla Provincia di Reggio Calabria si approfondisce il disegno di Legge "Riforme per l'utilizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata al fine di agevolare lo
sviluppo di attività produttive e favorire l’occupazione”, disegno presentato in Senato dal vice presidente Maurizio Gasparri e che ha visto in riva allo Stretto tra i promotori, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Provinciale Francesco Maria Cananzi e il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa. Il delicato argomento infatti, “è stato affrontato nel Consiglio Provinciale durante la seduta dello scorso 26 giugno e approvato all’unanimità dall’assise che si è impegnata a farsi promotrice di un disegno di legge, anche di iniziativa popolare, che preveda l’utilizzo, d’intesa e con l’assenso del Prefetto e del Comitato provinciale per la sicurezza, dei capitali, delle risorse e dei beni, ovvero di parte di esse, confiscati alla criminalità organizzata per costituire un fondo di rotazione da utilizzare per la concessione di credito a tasso agevolato e di fideiussioni alle PMI e per destinare immobili al fine di favorire lo sviluppo della imprenditoria soprattutto giovanile” – precisa Cananzi.
All’incontro insieme alle massime cariche di Forza Italia, al coordinatore regionale per la Calabria Iole Santelli, consiglieri e assessori provinciali, non sono voluti mancare l’onorevole Nino Foti, il vice presidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò, l'Assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini, il consigliere regionale Gesuele Vilasi, l’ex sindaco di Locri Francesco Macrì, il presidente della Sogas Carlo Alberto Porcino, il presidente di Confindustria Reggio Calabria Andrea Cuzzocrea, l’ex assessore comunale Enzo Nociti, gli ex consiglieri comunali Monica Falcomatà, Beniamino Scarfone, l’ex consigliere provinciale Santo Alfonso Martorano, il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, l’ex sindaco del Comune di Catanzaro Michele Traversa, il prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno, membri dell’associazionismo come Mimmo Nasone (coordinatore di Libera Reggio) e Demetrio Costantino presidente del Cids.
Gasparri-Nociti
Ferro-Macr-Falcomat
Mancini-Vilasi-Gasparri 
A delineare un quadro generale sull’attuale situazione politica ci pensa il senatore Gasparri che punzecchiato dai giornalisti dice “di non aver sentito il Governatore Scopelliti e che le candidature si discuteranno quando ci sono le elezioni”. Poi si sofferma sull’incontro tra Renzi e Berlusconi ribadendo che “il leader di Forza Italia è inaffondabile: sono 20 anni che Berlusconi incontra i leader della sinistra che cambiano sempre mentre lui resta il leader del centro destra in virtù di un consenso, di un radicamento che nemmeno gli assurdi attacchi giudiziari sono riusciti a cancellare. Serve una nuova legge elettorale che dia ai cittadini un responso chiaro di chi ha vinto o perso ed è indispensabile un confronto con FI e Berlusconi. Mi dispiace aver saputo che c’è stata una cena a Palazzo Chigi e alla quale hanno partecipato Letta, Renzi, Alfano e altri esponenti e proprio quelli che stavano con Berlusconi si sarebbero lamentati con Letta  per il fatto che il leader di FI parla con Renzi rimettendolo in gioco. Ora abbandonare un partito può anche capitare nella vita, non è una bella cosa – continua Gasparri - però deprecare un incontro politico e se a farlo sono coloro che hanno i ruoli grazie a Berlusconi, è davvero sconcertante. Comunque, fatta la legge elettorale è opportuno andare a votare perché questo Governo non sta facendo assolutamente nulla e lo dice il segretario del principale partito della sinistra, lo dicono i fatti, l’aumento della disoccupazione e delle tasse. Mi pare – continua il senatore - che il Governo sia già morto indipendentemente da discussioni sulla legge elettorale che serve per evitare un immobilismo post voto. Spero che da questi incontri, nasca una rapida approvazione della legge elettorale e un ricorso alle urne che dia al Paese un Governo espressione della volontà popolare”.
tavolo_Gasparri
Il vice presidente del Senato si sofferma anche sullo smaltimento delle armi chimiche provenienti dalla Siria a Gioia Tauro non approfondendo da un punto di vista tecnico “perché non ho le conoscenze appropriate però trovo offensiva nei confronti della Calabria ancora una volta una scelta di questo tipo. Non so se il Governo abbia informato le autorità locali ma leggo di una comunicazione tardiva dei sindaci e mi auguro che si scelgano altre destinazioni per questa decisione assurda. Questo Governo si ricorda della Calabria solo se c’è da utilizzare Gioia Tauro per questa ambigua e forse rischiosa operazione – continua Gasparri - Fanno bene gli amministratori locali a dire no e mi auguro che non ci sia stato un avallo preventivo da parte di nessuno”.
Poi un breve accenno sulle mancate dimissioni del ministro Nunzia De Girolamo: “Non è indagata, è oggetto di un autentico linciaggio e non credo che si debba dimettere per queste vicende. Si deve invece dimettere l’intero Governo per i risultati evanescenti, per i disastri che sta causando. Di sicuro, questa storia ha indebolito l’esecutivo. Comunque, quello che sta accadendo – aggiunge il senatore Gasparri - dimostra il malessere del Governo”.
Il senatore promotore dell’apposito disegno di legge presentato appunto presso la sede istituzionale della Provincia di Reggio Calabria, spiega  poi la proposta normativa che riguarda i beni confiscati alla Criminalità Organizzata per cercare di utilizzare queste risorse anche per l’attività economica e per tutte le attività in crisi. 
“Da un lato si deve utilizzare il Fondo Unico Giustizia dove vengono concentrate queste risorse. Tanti anni fa, abbiamo fatto una norma per destinare alle forze di Polizia questi fondi: in parte è avvenuto ma bisogna lubrificare il meccanismo. Occorre ottimizzare i tempi – continua Gasparri – e si deve ampliare il campo di utilizzazione per creare occupazione e sviluppo. Servono procedure trasparenti, rigorose e verificate per attingere a questi beni. Non vi nascondo che una delle tante preoccupazioni è stata quella di evitare che questi beni tornassero a chi li aveva illecitamente acquisiti, per questo lo Stato deve utilizzare tutte le sue strutture di verifiche per evitare questo rischio”. 
E non può mancare un breve accenno sull’Agenzia dei Beni confiscati di Reggio Calabria sulla quale, secondo il vice presidente, “questo Governo non prenderà alcuna decisione. E’ importante però che queste strutture facciano risultati. La scelta di Reggio è stata un ottimo monitor, un avvertimento ma non dobbiamo rimanere incatenati alle sedie”. 
In conclusione, un veloce passaggio sulla scissione di Forza Italia e la nascita del Nuovo centro destra e Gasparri ci tiene a precisare che è "un fautore del bipolarismo. Io sono contro la frammentazione in micro partiti. Prendo atto delle scelte di tutti ma credo che dobbiamo tornare ad un bipolarismo in cui due grandi forze politiche si confrontino. Frazionare, dividere può servire a piccoli scopi personali ma non aiuta a trovare un buon rapporto tra la politica e i cittadini. Qualcuno voleva archiviare Berlusconi ma lui è ancora un leader per le scelte del Paese – tuona Gasparri – Ho sempre creduto in una grande forza unitaria del centro destra e ritengo coerente in questa fase non alimentare scissione e fratture ma dare vita e sostanza ad una grande formazione politica. E’ un errore creare partitini. – conclude il senatore - Io sogno un sistema bipartitico come in America con i repubblicani e i democratici, ma purtroppo si stanno facendo passi indietro. Sono convinto che chi abbia alimentato scissioni, abbia fatto una scelta sbagliata che non ho condiviso ma spetta ora alla forza principale che è Forza Italia, avere la maturità di far riflettere gli erranti”.
Chiude l'incontro il presidente della Provincia Giuseppe Raffa che si sofferma sul “Fondo di rotazione” per la concessione di prestiti a tasso agevolato e di fideiussioni presso istituti di credito, da istituire entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della norma e nella utilizzazione del bene e delle somme dando priorità alle attività economiche che comportino incremento e occupazione. Spetterà emanare poi, all’Agenzia nazionale dei beni confiscati, sentiti il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell’interno, annualmente, l’elenco dei beni immobili e mobili che possono essere utilizzati nei singoli ambiti territoriali”.
Raffa-Gasparri


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