martedì 21 gennaio 2014

Renzi, Berlusca e l’invasione degli alieni


By: Richard

L’altra sera mi è capitato di vedere, in una di quelle trasmissioni che trattano di UFO, un pezzo di un discorso di Ronald Reagan all’ONU, nel quale il presidente americano esordiva con una precisa previsione: “le differenze svanirebbero se dovessimo affrontare una battaglia con una forza aliena”. L’affermazione è sicuramente vera in quasi tutte le situazioni sociali ed è – secondo me – il modo più corretto di interpretare l’accordo lampo tra B e mr.Renzie avvenuto domenica.
I due soggetti già si erano fiutati e riconosciuti nei mesi scorsi ed hanno agito né più né meno come farebbe chiunque di fronte al presentarsi di un pericolo esterno che mette a repentaglio le basi stesse del sistema in cui vivono: si coalizzano e fanno fronte comunePer interpretare le mosse dei politici italiani in questo periodo non serve un analista politico, basta un ETOLOGO:  il sistema elettorale è uno dei cardini delle fortificazioni che hanno eretto per difendersi dalle novità e, se quei discoli della Consulta non li avessero costretti, non avrebbero toccato neanche una virgola del Porcellum, che così bene stava svolgendo il proprio compito. Ecco perché si sono accordati subito sulle modifiche che, obtorto collo, dovranno apportare. Non è compito facile, però: gli alieni hanno preso il 25,5% alle elezioni scorse e si rischia seriamente un ribaltamento delle parti. Grillo già nella campagna elettorale del 2013 faceva la battuta sulle proposte di soglie di sbarramento che, diceva “alla fine rischieranno di restare fuori loro”. E allora eccoli in difficoltà, a riproporre con piccoli cambiamenti gli stessi punti che la Corte Costituzionale aveva bocciato, ovvero liste bloccate e premio di maggioranza. Su quest’ultimo gli effetti sarebbero paradossali, basta fare due conti: un premio di maggioranza a chi prende più del 35% dei voti significa che si potrebbero assegnare il 55% dei seggi in Parlamento a una coalizione che abbia preso – udite udite – il 26% dei voti!!! Si, perché la soglia si applica ai voti validi, non agli elettori e se ci fosse un’elezione con il 75% di votanti (ad es,. come le ultime del 2013) il 35% del 75% è, appunto, il 26%! Diciamolo in un altro modo, che è più chiaro: L’ITALIA POTREBBE ESSERE GOVERNATA DA UNA COALIZIONE CHE NON E’ STATA VOTATA DAI TRE QUARTI DEGLI ELETTORI. E se poi passasse l’ultima trovata, cioè il ballottaggio se nessuno raggiunge la soglia,  la percentuale di quelli che NON avrebbero votato per la coalizione di governo salirebbe ancora. Beh, certo, se pensiamo a quanti elettori hanno votato l’elezione di Van Rompuy o la nomina di Draghi, qui siamo già anni luce avanti, ma credo che per prima cosa le cose vadano chiamate con il loro nome. Questa NON è una democrazia.
Più perdono voti e più modificano il meccanismo in modo da poter governare con sempre meno voti: la chiamano “governabilità”.
Certo, però, che se l’alieno prende – da solo – più voti delle coalizioni, non c’è sistema elettorale che tenga: il premio se lo becca lui.

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 - Bancario, sindacalista di base bocconiano con 30 e lode in Analisi dei Sistemi... servirà a qualcosa?


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