mercoledì 8 gennaio 2014

Quindici milioni per rifare tratto di costa,
ma alla prima mareggiata crolla tutto


OPERE MAL RIUSCITE


Via Leucosia, i lavori appaltati dal Comune di Salerno

SALERNO — Per due opere ferme - Crescent e piazza della Libertà - c'è n'è un'altra che a Salerno cede a lavori in corso. È il cantiere di via Leucosia, dove per la prima volta Comune e Provincia di Salerno hanno trovato un'intesa: l'accordo di programma per la progettazione e la realizzazione degli interventi di difesa, di riqualificazione e di valorizzazione della costa del comune di Salerno. Accordo siglato nel 2007 (la bozza risale a quattro anni prima) dell'importo di quasi quindici milioni di euro. Di cui tre a carico di Palazzo di Città e quasi dodici garantiti da Palazzo Sant'Agostino. L'accordo ha retto anche quando il centrosinistra di Angelo Villani ha dovuto cedere il posto in Provincia alla coalizione di Edmondo Cirielli. Il cantiere è stato aperto e i lavori sono stati avviati dopo che la litoranea della zona orientale della città è stata letteralmente massacrata dall'erosione marina. Il paradosso si è verificato qualche settimana fa, quando la passeggiata a mare ha ceduto al minimo accenno di mare mosso. La parte esterna del marciapiede a protezione della strada è completamente crollata. Eppure i lavori effettuati finora avrebbero dovuto garantirne la stabilità. E non solo.
INTERVENTO - Fino a questo momento la Provincia di Salerno ha erogato otto milioni dei circa dodici di cui si era accollata l'esborso. La questione, adesso, diventa economica. Al di là del crollo e dell'esecuzione dei lavori, la domanda è questa: come sono stati spesi i milioni erogati dalla giunta di centrodestra di Palazzo Sant'Agostino? Le voragini sul marciapiede riaprono la vecchia disputa tra due coalizioni politiche opposte. Da un lato c'è la Provincia che chiede la rendicontazione dei soldi spesi. Dall'altro lato c'è, ovviamente, il Comune che sembra non aver risposto. Tanto che da Palazzo Sant'Agostino sono partiti due solleciti di chiarimento. Il primo è stato inviato a fine settembre scorso, il secondo il mese successivo. La Provincia dice di avere urgenza di rideterminare la destinazione dei residui. I residui sono i quasi quattro milioni di euro che Palazzo Sant'Agostino deve ancora erogare. Cosa è successo dopo le due lettere di sollecito? Il Comune non ha ancora risposto, la Provincia non ha ancora disposto alcun mandato di pagamento e il sindaco Vincenzo De Luca ha annunciato altri lavori di ripascimento del litorale. Frattanto, però, la passeggiata è crollata. Il mare ha ripreso a fare danni e le barriere sottomarine, collocate a protezione della palazzata vicina al lido Miramare, non hanno svolto appieno la loro funzione. Altrimenti nessun danno si sarebbe verificato. Eppure, quello del ripascimento di via Leucosia è un vecchio scambio di veleni tra le due istituzioni che avevano trovato un accordo.
BATTIBECCO - I protagonisti furono l'assessore comunale all'Ambiente, Gerardo Calabrese, e l'allora componente della giunta Cirielli, Giovanni Romano, prima di lasciare Salerno per Palazzo Santa Lucia a Napoli. Il deluchiano accusava la Provincia di essere stata assente sulla realizzazione delle opere a terra, e Romano sottolineava la distinzione tra gli interventi a difesa del litorale - finanziati dalla giunta Cirielli - dalle opere di arredo urbano, inserite dal Comune nel più ampio progetto di riassetto architettonico, che esulavano dall'accordo di programma firmato. La polemica nacque e morì sui giornali. I lavori, nonostante tutto, andarono avanti. Ma i risultati non sembrano essere stati incoraggianti, visto il recente cedimento. In compenso, la politica continua a ragionare e a beccarsi sulle questioni economiche, sui soldi erogati e su come quegli stessi soldi siano stati spesi.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/notizie/cronaca/2014/8-gennaio-2014/quindici-milioni-rifare-tratto-costama-prima-mareggiata-crolla-tutto-2223889945778.shtml

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