domenica 19 gennaio 2014

Nel 2014, per favore, siate meno antipatici sui social


ADDIO ALLE VECCHIE ABITUDINI


Non ne possiamo più di vedere cosa state mangiando, né di sorbirci le vostre lamentele continue

social

Evitare il porno food
food porn 2
Ci siamo stancati di vedere le nostre bacheche infestate da fotografie di ciò che stanno mangiando gli altri. Facebook, Instagram e in certi casi anche Twitter, ogni social network è buono per pubblicare una foto delle nostre pietanze, anche se si tratta di piatti banali. Bene, a meno che il piatto in questione non sia stato realizzato da un cuoco stellato Michelin o da Carlo Cracco, forse è il caso di tenere per voi le immagini di queste “prelibatezze”.
Controllare i contenuti prima di condividere
La disinformazione ha giocato un ruolo fondamentale nei maggiori eventi del 2013, specialmente per quelli segnalati in primo luogo sui social media. Prima di rischiare una figuraccia quindi, twittando, o condividendo una notizia che sembrerebbe una breaking news, forse sarebbe il caso di effettuare un minimo di verifica. La diffusione di notizie inesatte in una situazione delicata può essere pericolosa.
Essere positivi può essere una soluzione utile
Forse è arrivato il momento di utilizzare i social network per annoiare il meno possibile, cominciare per esempio a pensarci su due volte prima di pubblicare commenti o aggiornamenti di stato negativi e pessimistici. Non stiamo parlando di grandi brutte notizie che vale la pena di condividere con amici e follower, ci riferiamo più precisamente alle piccole seccature di cui si potrebbe fare tranquillamente a meno di lamentarsi: stare in fila in autostrada, viaggiare in treno accanto a qualcuno che parla in continuazione, o anche lagnarvi di quanto siete incompresi dalle persone che vi circondano. Tutti questi luoghi comuni, che abbondano nelle varie bacheche, sono la dimostrazione che non si ha molto da dire. In questi casi forse sarebbe meglio non dire niente.
Le competenze in materia di privacy non vanno sottovalutate
Gestire le impostazioni sulla privacy, i livelli e le autorizzazioni per i social network è di fondamentale importanza. Proprio in questo campo competenze di questo tipo possono aiutare l’utente a non condividere contenuti che non si vuole siano resi pubblici. Nel caso invece di applicazioni da scaricare, conoscere i termini di privacy potrebbe proteggere i dati vostri e quelli dei vostri amici.

Perché postare aggiornamenti in continuazione?
Che sia la prima parola del vostro bambino, la preparazione per la visione di una partita con gli amici, o l’inizio complicato della settimana lavorativa, c’è il rischio di immettere una dose eccessiva di informazioni (molte delle quali come già detto, inutili) sui social network. Solo perché si può condividere qualcosa in rete non vuol dire che bisogna farlo senza soluzione di continuità. Pensare prima di postare potrebbe salvare i vostri amici dal vedere qualcosa di cui farebbero volentieri a meno. Fatelo, alla fine potrebbero ringraziarvi.
Lasciate stare i selfie
selfie
Davanti allo specchio, in ascensore, in bagno, in discoteca, con amici o in solitudine, con le dita che fanno il segno della vittoria o con il muso arricciato. Degli autoscatti non se ne può proprio più. Dato che il 2013 è stato intitolato “l’anno dei selfie” forse per quest’anno nuovo sarebbe il caso di essere più altruisti.
http://www.linkiesta.it/comportamenti-social-2014

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