mercoledì 8 gennaio 2014

Como, uomo ucciso in bicicletta con una carabina: ora si esclude l'agguato



COMO - Non sono ancora chiare le cause e le modalità dell'omicidio di Alfredo Sandrini, il quarantenne di Sorico ucciso nel Comasco nella notte tra venerdì e sabato a colpi di arma da fuoco mentre stava tornando a casa in bicicletta. I carabinieri di Menaggio, dopo avere sentito parenti e conoscenti della vittima - Sandrini aveva precedenti penali per furto e attualmente in affidamento ai servizi sociali - hanno avviato accertamenti sui possessori di armi nella zona dell'Alto Lago di Como. La stessa idea che ieri pareva più probabile, quella di un agguato, inizia ad essere messa in dubbio per una serie di motivi. Innanzitutto per il tipo di arma utilizzata, una pistola di piccolo calibro o una carabina che nessuno sceglierebbe per un'esecuzione a bruciapelo. Poi per il fatto che Sandrini è riuscito a scappare in bicicletta: se l'agguato aveva lo scopo di ucciderlo non sarebbe riuscito a fuggire. E se fosse stato solo un atto intimidatorio, non si capisce perchè l'assassino abbia sparato al torace e all'addome, in punti vitali. Questi elementi fanno pensare che gli spari non siano stati esplosi da distanza ravvicinata. Inoltre solo alla prima donna che l'ha soccorso Sandrini avrebbe detto «mi hanno sparato», ma poi ai soccorritori del 118 e ai carabinieri in ospedale ha attribuito le ferite allo scoppio di petardi, prima di perdere definitivamente conoscenza. Forse Sandrini temeva insomma di raccontare di essere stato ferito da un'arma. I carabinieri stanno ricostruendo i movimenti del quarantenne di venerdì sera. In quelle ore l'uomo potrebbe aver litigato con qualcuno, oppure potrebbe essere stato sorpreso in un luogo in cui non doveva essere.

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/como_uomo_ucciso_bicicletta_carabina/notizie/426052.shtml

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