lunedì 27 gennaio 2014

Medici troppo al pc, poco dialogo con i pazienti

Ricerca Usa,per un terzo delle visite stanno dietro allo schermo


Una ricetta medicaUna ricetta medica
I medici stanno troppo dietro a uno schermo. Quando effettuano delle visite trascorrono circa un terzo del tempo utilizzando il pc o altri dispositivi elettronici, dialogando meno di quanto potrebbero con i pazienti e non sfruttando a pieno il loro "occhio clinico". E' quanto denuncia una ricerca della Northwestern University, negli Usa, pubblicata online sulla rivista International Journal of Medical Informatics. In sostanza - spiegano gli scienziati - pur fornendo il pc e gli altri dispositivi tecnologici delle facilitazioni ai medici, che vi inseriscono tutti i dati relativi alla salute dei loro pazienti, rischiano di portare "a una minore capacità di ascolto, di problem-solving e di pensiero creativo".
Per arrivare a questa conclusione sono state monitorate con una telecamera 100 visite, durante le quali i medici hanno utilizzato pc e dispositivi elettronici. I video sono poi stati analizzati per verificare come queste tecnologie influenzassero il rapporto medico-paziente e gli studiosi hanno potuto osservare che "non solo i professionisti parlavano meno con i pazienti che avevano davanti e allenavano meno il loro occhio clinico, ma i pazienti stessi erano portati a guardare a loro volta lo schermo durante la visita, non arrivando però nella maggior parte dei casi a comprendere esattamente le informazioni che li riguardavano". Con i giusti accorgimenti, però, secondo gli studiosi l'utilizzo del pc può trasformarsi unicamente in una risorsa per medici e pazienti: ad esempio sfruttando di più l'interattività, in modo da condividere il maggior numero di informazioni possibili.

(ANSA)

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