MASADA n° 1504 4/1/2014 LA STORIA SIAMO
NOI E NESSUNO SI SENTA ESCLUSO
Il discorso di fine anno di Grillo -
Beppe Grillo e l’Europa – Si può uscire dall’euro? – Bagnai: aderire all’euro fa
bene? – Elezioni europee: aumentano gli euroscettici – Renzi spara tutta una
serie di proposte politiche – 150 miliardi di evasione fiscale, grazie alle
leggi di D’Alema – Lo scudo fiscale ha protetto 1954 miliardi, quanto mezzo
debito pubblico – Gli scherzi dell’antipolitica – Dissoluzione di Scelta Civica
– Renzi chiede l’abolizione dell’articolo 18 – Napolitano e la cessione
dell’Italia ad una cricca capitalista- Le menzogne sul debito: l’avanzo
primario - I tre modelli di legge elettorale di Renzi
- Le leggi di Renzi sono presidenzialiste, quella del M5S vuole allargare
la democrazia – La proposta preliminare del M5S – I difetti di Renzi- Ma perché
abolire il Senato? – Ricordando cosa sono i no global – Le spese smisurate del
Quirinale
Agustìn Goytisolo
AFFARE DI
FAMIGLIA
Non dolerti se hai un
figlio fannullone
se è imbroglione e bugiardo e spende molto
giacché tu lo hai educato senza accorgertene
da bravo cittadino con il tuo esempio.
se è imbroglione e bugiardo e spende molto
giacché tu lo hai educato senza accorgertene
da bravo cittadino con il tuo esempio.
.
"C'è la doppiezza,l'incoerenza, tra quello che si
mostra sulla scena e quello che si dice fuori scena ed è appunto 'osceno'"
(Travaglio)
" ....e sempre lì a menarla con l'autonomia della
politica, ma autonomia da chi? da uno che ti ha pagato la campagna
elettorale? "
(Travaglio)...
(Travaglio)...
.
Discorso di fine anno della Merkel
"L’accenno ai baratri, sempre miracolosamente
sventati, è divenuto un trucco di governanti impotenti, inetti, che usano il
linguaggio apocalittico e le paure dei popoli immiseriti «al solo scopo di
restare titolari della gestione della crisi»".
.
Peter Gomez
“Nella classifica mondiale della libertà di
stampa, l’Italia finisce al 57° posto, dopo
Botswana, Niger e Burkina Faso, ma internet e i social network stanno creando
una sempre più ampia schiera di cittadini informati, di persone che prima di
scegliere vogliono capire. Così ora accade che venga ritirata una legge oscena
ideata per punire Comuni e Regioni “colpevoli” di mettere i bastoni tra le ruote
al gioco d’azzardo o che centinaia di migliaia di firme contribuiscano a
spingere il Parlamento dei nominati ad archiviare la modifica di articoli
fondamentali della nostra Carta Costituzionale come l’art. 138 sull’iter per
modificare l’iter costituzionale.”
.
IL DISCORSO DI GRILLO DI FINE ANNO
fatto in concomitanza con quello di Napolitano, ma
pervenuto agli Italiani solo dopo, per un blocco (?) al sito che lo
trasmetteva:
“E dunque avete ancora il coraggio di
votare per chi ha rovinato il Paese? Poi non vi lamentate. Non
ne avrete il diritto. Il M5S è la vostra ultima speranza prima dello sfascio.
Noi siamo voi. Abbiamo contro tutti:
partiti, giornali, banche, televisioni, la massoneria, la BCE,
le lobby. Abbiamo rotto i giochi di vent'anni tra Berlusconi e il Pd, senza di
noi, senza il voto palese chiesto da noi, B sarebbe ancora senatore. Sono
furiosi, stavano così bene prima.. Abbiamo salvato la
Costituzione impedendo lo scempio dell'articolo 138, i nostri
parlamentari sono saliti persino sul tetto di Montecitorio per impedirlo. In
Parlamento comandano le lobby, i partiti nominano solo delle teste di legno che
obbediscono agli ordini. I lobbisti si chiamano tra gli altri De Benedetti,
Caltagirone, Berlusconi, Benetton, guardate i loro patrimoni e capirete che per
loro la crisi di questi anni non è mai esistita, anzi è stata una grande
opportunità. Un (ex?) lobbista finito in galera, Ligresti, era persino in
rapporti stretti con la Cancellieri, ministro della Giustizia. Il M5S ha chiesto
le dimissioni della Cancellieri e ha votato per farla dimettere, i partiti
l'hanno salvata.
Il M5S fa quello che
dice. Ha votato per la
decadenza del Porcellum, unica forza politica ad appoggiare la mozione Giachetti
del Pd che ha votato contro compatto, Letta per primo. Noi facciamo quello che
diciamo. Abbiamo
restituito 42 milioni di rimborsi elettorali, i parlamentari si
sono tagliati lo stipendio per creare un fondo, ad oggi di due milioni e mezzo
di euro, a favore delle piccole e medie imprese in difficoltà. I partiti dicono
quello che non fanno e non faranno. Dicono di tagliare le tasse e invece le
aumentano. Aboliscono i finanziamenti pubblici e invece li incassano. Acquistano
i cacciabombardieri F35 dopo aver affermato il contrario in campagna elettorale.
Ogni loro parola è
una menzogna che viene propagandata dalle televisioni di Stato
attraverso i servi dei partiti. Il Paese è allo stremo e lo prendono per il culo
con la ripresa quando è chiaro che con loro la ripresa non ci sarà mai. Il Paese
ha bisogno di una scossa, ma quella scossa non può venire solo da me, dai
ragazzi in Parlamento, da Casaleggio, dagli attivisti sul territorio, deve
venire anche da voi. Non ditemi che non sapete come fare. Dovete informare chiunque
conoscete, diffondere la verità, denunciare, impegnarvi in prima
persona.
Siete sfiduciati? Bene, allora è il momento giusto
per ripartire. Che alternative avete? Quelle di vedere i vostri figli partire o
di diventare precari a vita in questo Paese? Di perdere i diritti sociali
conquistati in un secolo di battaglie? Stiamo perdendo tutto, sovranità
monetaria, fiscale, territoriale, economica, bancaria. L'Italia non è stata
fatta dai nostri nonni e bisnonni, dal Risorgimento e dalla Resistenza, per
diventare un oggetto di liquidazione da parte di una classe politica dominata
dai lobbisti che hanno creato il debito pubblico spolpandola attraverso grandi
appalti e concessioni pubbliche. L'Italia non è cosa
loro. Avevano una possibilità di cambiamento dopo le elezioni di
primavera nominando un nuovo presidente della Repubblica con Rodotà e un nuovo
governo, Napolitano ha bloccato tutto, si è fatto rieleggere contro la
Costituzione, ha battezzato il governo delle larghe intese con un
pluriprocessato in seguito condannato per truffa fiscale.
Tutto, ma non il cambiamento.
A gennaio presenteremo
l'impeachment contro Napolitano, spero che come Cossiga si dimetta prima. Lo dico
per lui. Non può più permettersi di bloccare un Paese. La Corte Costituzionale
dopo 8 anni si è pronunciata sulla legge elettorale. A cosa serve una Corte che
decide dopo 8 anni? Non serve a nulla. E' chiaro che può pronunciarsi solo le
condizioni politiche glielo consentono. Non è autonoma dai partiti come ha
dimostrato l'elezione di Amato, l'ex tesoriere di Craxi che nulla sapeva delle
tangenti di Tangentopoli, da parte di Napolitano. La Corte ha in sostanza
dichiarato la legge elettorale incostituzionale per l'enorme premio di
maggioranza e per la mancanza di scelta del candidato. Un ragazzo di terza media
l'avrebbe deciso in mezz'ora, loro ci hanno impiegato 8 anni, noi lo abbiamo
denunciato dal 2006, dalla sua entrata in vigore, e abbiamo raccolto 350.000
firme per cambiare la legge. Ci hanno riso in faccia. Il Parlamento è quindi
incostituzionale, eletto grazie a una legge che ha permesso ai
vari Berlusconi, Casini e Bersani di mettere nei migliori dei casi delle teste
di legno, nel peggiore amici degli amici, parenti e amanti. Questo parlamento di
nominati che hanno tratto beneficio dal Porcellum non ha l'autorità per definire
una nuova legge elettorale. Si deve ripristinare la legge
precedente, il Mattarellum, e andare alle elezioni. Il nuovo
Parlamento discuterà la nuova legge. Non si può chiedere a dei ladri di fare una
legge sui furti. Il Paese ha bisogno di misure urgenti per la piccola e media
impresa, come l'abolizione dell'IRAP e la detassazione degli utili reinvestiti
in azienda, e il reddito di cittadinanza per chi non ha né reddito, né lavoro.
Il M5S ha proposto queste misure ed è sempre stato bocciato. Le ripresenteremo e
se andremo al governo le attueremo nei primi 100 giorni. Bisogna anche guardare
lontano, l'Italia
ha bisogno di piani quinquennali per l'energia, le telecomunicazioni,
l'ambiente, il turismo, la cultura. Se andremo al governo sarà
una nostra priorità. Nel 2014, a maggio, ci sono le europee, il M5S parteciperà
per vincerle, per ridare all'Italia un ruolo centrale in Europa. Le politiche
economiche europee sono contro gli interessi nazionali, dettate dagli interessi
tedeschi, le ricontratteremo e se necessario disdetteremo accordi firmati da
altri governi che non hanno mai sentito la necessità di informare o consultare
gli italiani come Monti cha ha firmato un taglio di 50 miliardi all'anno dal
2015 nel bilancio dello Stato per 15/20 anni. L'euro non è un
tabù, gli italiani attraverso un referendum dovranno decidere se
adottarlo o meno. Il futuro può essere bellissimo, ma dipende soprattutto da
voi. In alto i cuori. Vinceremo noi.
Buon anno da Beppe Grillo.
.
Il video messaggio di fine anno di Beppe Grillo
sembra abbia avuto 221.211 visioni. Il video messaggio di fine anno di Re
Giorgio sembra abbia avuto 7.173 visioni, un trentesimo!
La percentuale di quelli che avevano la tv accesa su
Napolitano non ha superato 18,3 degli italiani. Quindi? Allora il tam tam sul
web ha funzionato. IN PRATICA il poveretto avrebbe PERSO PIU' DI 700 MILA
ASCOLTATORI
I cittadini per protesta hanno boicottato il discorso
di fine anno, ma nessuno ne parla, tutti continuano ad osannare un 60% di share
che non significa nulla.
Per chi ancora non lo sa, le rilevazioni auditel si
fanno, dal 1986, tramite apparecchi sui televisori di 5200 famiglie! Le famiglie
italiane sono 25 milioni. Una cosa ridicola !
Basta chiedere giro e non risulta che nessuno, tra parenti ed amici, abbia guardato Napolitano! Mentre nei locali pubblici dove la tv lo mandava in onda si sono alzate proteste perché cambiassero canale. Ma i media, si sa, come i TROLL si nutrono delle loro stesse balle.
Basta chiedere giro e non risulta che nessuno, tra parenti ed amici, abbia guardato Napolitano! Mentre nei locali pubblici dove la tv lo mandava in onda si sono alzate proteste perché cambiassero canale. Ma i media, si sa, come i TROLL si nutrono delle loro stesse balle.
Il 90.82 % degli Italiani crede che nel 2014 la crisi
peggiorerà, ma cosa dicono politici e media: esattamente il contrario!!
..
ROBERTO FICO, DEPUTATO 5stelle
"Avrei voluto fare di più in questo 2013. Il tempo
sembra non bastare mai, le giornate volano, gli avvenimenti si succedono,
accavallano, intrecciano. Le leggi, lo studio, i regolamenti, il funzionamento
della macchina, le sedute dell'aula e delle commissioni, gli attacchi, le
pressioni, la comunicazione, le agorà con i cittadini in tutte le piazze
d'Italia. Non mi vorrei mai fermare. Abbiamo presentato la legge sul reddito di
cittadinanza, sull'impignorabilità della prima casa, sull'abolizione dei
rimborsi elettorali, la mozione sulle pensioni d'oro e quella sulla terra dei
fuochi. Abbiamo trovato le coperture finanziare per aumentare la domanda interna
facendo diminuire la sofferenza e la precarietà delle persone. Ci hanno
ostacolato in tutti in modi e con tutti i mezzi possibili. Tutti! Il futuro non
è qualcosa che arriva, è qualcosa che si costruisce ogni giorno. Un futuro fatto
di basi salde volute con tutte le forze da una nuova comunità più consapevole
che ha davvero lottato con animo fiero. Io il futuro lo intravedo ed ecco che
sarà stupendo: vincere tutti insieme le elezioni europee, portare nel cuore
dell'Europa una nuova idea, un nuovo modello culturale che riporti al centro
l'uomo e l'ecosistema tutto, nel quale la parola felicità sia al centro della
politica e non una parola da essa avulsa. Combatteremo dal parlamento, dai
consigli regionali, dai comuni, dalle piazze. "La storia siamo noi nessuno si senta
escluso". Auguro a tutti un
2014 che insegni ad ognuno di noi a sapere andare oltre.”
.
BEPPE GRILLO E L’EUROPA
BEPPE GRILLO E L’EUROPA
“L'Europa. Cosa sa un italiano dell'Europa, della UE,
della BCE, a parte i luoghi comuni? Ci sono degli europarlamentari italiani a
Bruxelles? Certo, tra cui Mastella, ma nessuno sa cosa fanno, di cosa si
occupano. Neppure chi sono. L'europarlamento è come un Grand
Hotel in cui si alloggia fino alla prima opportunità elettorale
in Italia, come successe per D'Alema, o un sontuoso cimitero degli elefanti di
politici trombati e di seconde file. La comunicazione dei lavori
europarlamentari è del tutto assente. Alzi la mano chi può tracciare un bilancio
minimo dei lavori dello scorso anno. Non si discute mai di Europa, ma solo
di euro che dovrebbe rappresentare l'economia europea nel suo insieme, ma che
ormai non rappresenta più nulla. L'Europa è un comodo alibi. "Ce lo chiede l'Europa" è un mantra per
coprire qualunque stronzata, dal Fiscal Compact al
pareggio di bilancio in Costituzione. Chi è questa Europa, mitica e lontana, che
ci invia i suoi messaggi per bocca di Napolitano e della coppietta di pappagalli
Capitan Findus Letta e Renzie? Fuori un nome. Chi decide cosa e perché sulle nostre
teste? Siamo in preda a un'allucinazione collettiva che ha
trasfigurato una banca centrale europea e la burocrazia in un ideale di Europa
che non esiste. Governati a livello nazionale da banchieri e burocrati che usano
primi ministri come portaborse e camerieri. Le decisioni prese in Europa hanno
effetti devastanti sul futuro delle prossime generazioni, nel bene così come nel
male, ma nessun cittadino europeo può
interferire, spesso non ne è neppure a conoscenza. L'Europa sarà
politica o non sarà. Sarà partecipativa o non sarà. L'Europa non è un frullatore
di nazionalità per renderle omogenee. Questo è un disegno destinato al
fallimento. Un esercizio impossibile. Non siamo gli Stati Uniti d'America
con popolazioni eterogenee in cerca di una nuova Patria, ma popoli con
tradizioni e civiltà millenarie. Quest'Europa così invocata e così assente si è
trasformata in una moderna dittatura che usa i cerimoniali democratici per
legittimare sé stessa. Il MoVimento 5
Stelle entrerà in Europa per cambiarla, renderla democratica,
trasparente, con decisioni condivise a livello referendario. Oggi la UE è un
Club Med infestato dalle lobby.
.
SI PUO’ USCIRE DALL’EURO?
vv
Al contrario di quanto asserito dai fautori dello
status quo, la fuoriuscita dall'euro non solo può avvenire, ma è prevista dalle
stesse legge europee. Uno Stato può uscire dalla zona euro per revoca del
proprio libero consenso.
E’ la fuoruscita "con deroga" (come per
la Gran Bretagna). Ciò implica che vengono meno, ai sensi dello stesso art.139,
non solo i vincoli del fiscal compact, ma anche quelli, espressamente enunciati
dall'art.139, derivanti dalle norme che "non si applicano" agli Stati "con
deroga". Tra essi spicca anche il mancato assoggettamento ai "mezzi vincolanti
per correggere i disavanzi eccessivi, art.126, par. 9 e 11.
Ci spieghi Renzi, Letta e compagnia perché asseriscono che la fuoruscita non può avvenire, visto che il trattato lo prevede...
Ci spieghi Renzi, Letta e compagnia perché asseriscono che la fuoruscita non può avvenire, visto che il trattato lo prevede...
L’art. 50 del Trattato di Lisbona ha introdotto una
particolare procedura “liberatoria”. Al primo paragrafo viene riconosciuto che
«ogni Stato membro può decidere, conformemente alle proprie norme
costituzionali, di recedere dall’Unione». Lo Stato, tuttavia, ha l’onere di
notificare tale intenzione al Consiglio Europeo. Al quel punto «l’Unione negozia
e conclude con tale Stato un accordo volto a definire le modalità del recesso,
tenendo conto del quadro delle future relazioni con l’Unione». L’accordo è,
infine, concluso a nome dell’Unione dal Consiglio, «che delibera a maggioranza
qualificata previa approvazione del Parlamento europeo».
Il paragrafo 3 prevede che «I trattati cessano di
essere applicabili allo Stato interessato a decorrere dalla data di entrata in
vigore dell’accordo di recesso o, in
mancanza di tale accordo, due anni dopo la notifica di cui al paragrafo
2, salvo che il Consiglio europeo, d’intesa con lo Stato membro
interessato, decida all’unanimità di prorogare tale termine».
Anche nel caso di fallimento dei
negoziati, i trattati cessano comunque di avere efficacia per lo Stato membro
che intenda “uscire” dall’Europa, con il solo limite temporale di due anni dalla
notifica dell’intenzione di recedere.
…..
BAGNAI: ADERIRE ALL’EURO FA DAVVERO BENE?
BAGNAI: ADERIRE ALL’EURO FA DAVVERO BENE?
vv
L’economista Alberto Bagnai deride l’entusiasmo di
Letta per l’ingresso nella zona euro della Lettonia (2 milioni di abitanti e
solo lo 0,2% del Pil europeo), mentre non hanno voluto entrarci Polonia e
Repubblica ceca (50 milioni di abitanti e 4% del Pil dell’Ue). Queste hanno
respinto anche l’Erm, zona di oscillazione ristretta dei cambi, e hanno
svalutato la propria moneta. La Polonia subito dopo il crollo della Lehman
Brothers ha svalutato del 25%, e la Polonia 2 anni dopo, del 6%.
Contro quanti fanno del terrorismo, parlando di
inflazione a picco, in Polonia non solo non c’è stata inflazione, ma anzi essa è
diminuita dal 4,4% al 3,5% e c’è stata una crescita del 3%. Per cui anche la
Repubblica ceca si è decisa alla fine a svalutare rifiutando la trappola
dell’adesione all’euro.
La piccola Lettonia, invece, di cui Letta molto si
rallegra, nell’Erm c’era già nel 2005 ed è peggiorata del -2,2%. Essendo
ancorata all’euro, non ha potuto svalutare e così ha ridotto i salari del 7%, la
disoccupazione è aumentata, la popolazione è scappata (come avviene in Italia).
Nel 2007 aveva un rapporto tra debito pubblico e Pil del 7%, ora ce l’ha del
38%. Insomma aderire all’euro non fa bene ed essere entrata nell’Erm ha fatto
solo salire vertiginosamente il debito estero. In 4 anni la Lettonia è
peggiorata di 30 punti di PIL. E dunque di che si rallegra Letta? Il risultato è
che la maggioranza del Lettoni l’euro non lo vuole. Ma cosa conta la voce dei
popoli? Se in Europa la democrazia non è mai entrata, nei vari Paesi quel che
pensa il popolo conta sempre meno. Specie in Italia.
.
In USA lo Stato riceve soldi direttamente dalla
Federal Reserve ma in Europa la Bce non presta i soldi direttamente agli Stati,
li dà alle varie banche al tasso ridicolo dell'1%
le banche poi comprano i titoli di stato per cui lo Stato paga il 6%
la differenza arricchisce le banche ma impoverisce gli Stati
Se la Bce prestasse direttamente allo Stato, il debito pubblico crollerebbe di colpo
ma il sistema è stato creato non per gli Stati bensì per arricchire i banchieri
Questa non è mai stato un'Europa dei popoli
ma è sempre stata un'Europa delle banche
le banche poi comprano i titoli di stato per cui lo Stato paga il 6%
la differenza arricchisce le banche ma impoverisce gli Stati
Se la Bce prestasse direttamente allo Stato, il debito pubblico crollerebbe di colpo
ma il sistema è stato creato non per gli Stati bensì per arricchire i banchieri
Questa non è mai stato un'Europa dei popoli
ma è sempre stata un'Europa delle banche
Teoricamente esisterebbe un blocco per le pensioni
superiori ai
38.646 € lordi l’anno, ma la Consulta dice che è incostituzionale
Chissà come mai, quando si toccano esodati o licenziati o si allungano i tempi per le pensioni ordinarie dei lavoratori, la Consulta non ha niente da dire.Ma quando si toccano i privilegi degli 'onorevoli' o dei più ricchi, la Consulta scatta subito che ciò è 'incostituzionale'! Abbiamo una Consulta 'ad usum regimi'
Il colmo è Renzi che, essendo dirigente in aspettativa dell'azienda di famiglia, si vede pagato dal Comune di Firenze, oltre allo stipendio da sindaco di 4.300 euro netti, altri 3.200 euro come dirigente, più gli oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi, copertura per le spese mediche, dentista, eventuali visite specialistiche o acquisto di farmaci.. E' sempre il Comune di Firenze che provvede a rimborsare al datore di lavoro la quota annuale di accantonamento per l'indennità di fine rapporto e, guarda caso, questa è parecchio più alta della media che dovrebbe essere di 300-400 euro al mese
38.646 € lordi l’anno, ma la Consulta dice che è incostituzionale
Chissà come mai, quando si toccano esodati o licenziati o si allungano i tempi per le pensioni ordinarie dei lavoratori, la Consulta non ha niente da dire.Ma quando si toccano i privilegi degli 'onorevoli' o dei più ricchi, la Consulta scatta subito che ciò è 'incostituzionale'! Abbiamo una Consulta 'ad usum regimi'
Il colmo è Renzi che, essendo dirigente in aspettativa dell'azienda di famiglia, si vede pagato dal Comune di Firenze, oltre allo stipendio da sindaco di 4.300 euro netti, altri 3.200 euro come dirigente, più gli oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi, copertura per le spese mediche, dentista, eventuali visite specialistiche o acquisto di farmaci.. E' sempre il Comune di Firenze che provvede a rimborsare al datore di lavoro la quota annuale di accantonamento per l'indennità di fine rapporto e, guarda caso, questa è parecchio più alta della media che dovrebbe essere di 300-400 euro al mese
Comunque allegri! Renzi sa benissimo arrotondare,
come dimostrano i 21 milioni di euro spesi in bisbocce e sotto il vaglio della
Corte dei Conti! E ha già detto che se entra in parlamento, resta sindaco! Tu è
meglio che uan!
I 3 dell'ipocrisia : Napolitano, Letta ed ora Renzi !
Parlano di ripresa che non si vede e di nuovi
sacrifici che solo noi faremo mentre loro continueranno a non tagliarsi un euro,
e per il momento il malloppo non lo mollano e nemmeno le poltrone !
Napolitano, Monti, Letta e ora Renzi sono eversori
della democrazia
Tutti e quattro dovrebbero essere processati come la
banda dei quattro, i principali nemici e distruttori di questo Paese e
condannati al foglio di via
Siamo oltre i limiti di tutto ciò che è umanamente
tollerabile
Depredati di tutti i nostri beni, spogliati di tutti i nostri diritti, derubati della sovranità, con una Costituzione mai realizzata nei fatti e che ora qualcuno tenta di stuprare anche sulla carta, con i nuovi arrivati che pensano solo a cancellare i diritti del lavoro, a privatizzare i beni sociali, a svendere il paese, a distruggere lo stato sociale
e ancora una fetta di popolo con le fette di salame sugli occhi
I mercenari o fanatici T R O L L che sul blog molestano la gente defecando sulla verità
Depredati di tutti i nostri beni, spogliati di tutti i nostri diritti, derubati della sovranità, con una Costituzione mai realizzata nei fatti e che ora qualcuno tenta di stuprare anche sulla carta, con i nuovi arrivati che pensano solo a cancellare i diritti del lavoro, a privatizzare i beni sociali, a svendere il paese, a distruggere lo stato sociale
e ancora una fetta di popolo con le fette di salame sugli occhi
I mercenari o fanatici T R O L L che sul blog molestano la gente defecando sulla verità
..
ELEZIONI EUROPEE: GLI
EUROSCETTICI
vv
Il giornalista italo-scozzese Thomas
Mackinson ipotizza che alle elezioni europee di maggio la
crisi potrebbe portare un 30% di euroscettici nel Parlamento europeo. Se ciò
avvenisse, sarebbe la paralisi, perché introdurrebbe una forza d’urto capace di
cambiare i giochi in corso. A causa della crisi prodotta dall’austerity e dai
tassi sul debito, l’euroscetticismo in questi ultimi anni non ha fatto che
aumentare e ormai riguarda un europeo su due. In Austria il miliardario Stronach
vuole tornare allo scellino e porta un 9% di elettori; in Francia Marina le Pen
marcia verso il 24%; in Belgio ‘Indipendenza fiamminga’ vuole uscire dall’euro:
un altro 9%; il ‘Movimento spagnolo’ mira al 10%; ‘Alternativa per la Germania’
è al 5%; in Italia il M5S arriva al 25% e chiede la possibilità di fare un
referendum sull’euro; la Lega, 4%, vuole l’Europa delle regioni, ma anche parte
di Fi è euroscettica; in Inghilterra Nigel Farage è al 23%; in Olanda il
‘Partito delle Libertà’ porta un altro 10%; i ‘Veri Finlandesi’:
19 %; in Irlanda ‘Libertà’: 5,6%.
E la delusione per l’Europa non fa che aumentare.
La fiducia dei cittadini
nell’eurozona sta crollando.
..
RENZI SPARA TUTTA UNA SERIE DI PROPOSTE
POLITICHE
Viviana Vivarelli
Non so che il roboante programma di Renzi sarà in
parte attuato. Finora tutto quello che ha annunciato è stato seguito dal voto
dei renziani esattamente opposto e allineato ai diktat dei vecchi del Pd,
mostrando un gap gigantesco tra parole e fatti.
Il primo nemico di Renzi non è Grillo,
è il Pd, dove avvengono sanguinose faide interne e dove i nemici di Renzi sono
tanti e consolidati (tutta la corrente dalemiana in primis), ma, si badi bene,
non perché siano più a sx di Renzi. Quel che spaventa in questo avventato
arrivista è il programma in 100 punti tutto improntato a un feroce
ultraliberismo che batte persino i repubblicani americani.
Dovremmo dunque diventare un Paese ultraliberista
come gli Usa? Dovremmo, seguendo Renzi, abolire l’articolo 18, lo stato sociale,
i servizi pubblici, i beni collettivi, i poteri dei sindacati e persino la
pensione alle vedove? Dovremmo diventare un Paese feroce improntato sui più
ricchi, che pensa solo alle classe benestanti e odia i suoi poveri? E dove la
sanità come la scuola si pagano con costosissime assicurazioni
private?
Quel che avviene oggi in Usa non è esaltante. La
destra avida e egoista del Paese si è arroccata a difesa del capitale contro
qualunque programma sanitario di aiuto ai più poveri tentato da Obama. E la
Chiesa cattolica ha fatto blocco comune con tutte le chiese fondamentaliste
contro l’”Obama care”, la legge con cui Obama tenta di dare una assistenza
sanitaria a tutti. E perché? Perché, in nome dell’uguaglianza che la
Costituzione USA predica, non si potrebbero vietare i preservativi e non si
potrebbe accettare l’obiezione di coscienza per le donne che vogliono abortire.
E questo la Chiesa cattolica non lo vuole. Vuole uno Stato confessionale, come i
Paesi arabi, dove la legge si pieghi al volere della Chiesa. Vuole l’abolizione
di diritti civili fondamentali in nome del potere. Ma il tanto acclamato Papa
Francesco è d’accordo con tutto questo?
.
150 MILIARDI DI EVASIONE
FISCALE
Vv
Ricorda il giudice Bruno Tinti che 150 miliardi
l’anno di evasione fiscale sono un crimine grave “che non li rubano nemmeno
tutte le rapine e i furti e le truffe messi insieme” e si chiede quanta
corruzione sparirebbe se solo l’evasione fiscale fosse combattuta in modo chiaro
e trasparente come in tutti i Paesi civili.
Negli anni ’50 se,brò che il Governo volesse fare una
legge fiscale agile e moderna. (Io ricordo che i ministri convocarono i vertici
dell’Ibm e chiesero se si poteva fare un fisco trasparente all’americana, con
scarico di ogni spesa dalle tasse per invogliare la gente a pagare con fattura.
E l’IBM disse che non c’erano problemi). Ma ciò che non conviene ai politici
italiani non viene mai fatto. E la classe politica più corrotta d’Europa ci ha
sempre tenuto ai propri tesoretti e agli arricchimenti dipendenti
da mazzette e corruzione. Così abbiamo da una parte Equitalia che uccide i
poveracci e dall’altra parte un fiume di denaro incettato che sfiora ogni anno i
150 miliardi. Un bottino da 140 miliardi gelosamente difeso dalla Casta!
Quanta Italia si ricostruirebbe con una cifra simile? Quanti
problemi ri risolverebbero? Quanto sviluppo si potrebbe
produrre?
Un gigantesco fiume di evasione che attraversa tutto
il Paese. Milioni di artigiani, commercianti, professionisti, piccoli e medi
imprenditori, ogni giorno evadono miliardi di tasse. Ma Equitalia non è stata
congegnata per colpirli. Ovviamente i piccoli evadono poco, ma i grossi danno
mazzate.
Si sono inventati cose assurde come il nero degli
operai in cassa integrazione! E i reati sono rimasti due: dichiarazione falsa o
fraudolenta. Ogni due per tre qualcuno minaccia la manette agli evasori, ma poi
non se ne fa niente, e la pena massima, 6 anni, non la prende nessuno perché la
legge, perché si parli di frode, pretende “l’artifizio”! E dunque le pene non
scattano e la legge che dovrebbe punire gli evasori resta lettera morta.
Sei un professionista che non emette fattura? Non
succede niente, niente carcere, niente intercettazioni, pena piccolina che se la
beve la condizionale. In pratica nulla. Si rischia di più, dice Tinti, a rubare
un navigatore: un anno minimo di galera. Rubi sulle tasse? Ti ringraziano.
E chi lo fece questo bel regalo agli evasori? Il
governo D’Alema nel 2000 con Visco ministro delle Finanze e Diliberto ministro
della Giustizia. Dunque se non è zuppa, è pan bagnato.
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LO SCUDO FISCALE
Antonio Massari (sunto)
Una delle più grosse porcate all’italiana, una
porcata bipartisan fu lo scudo fiscale imposto da Berlusconi col valido aiuto
dei Ds, che fornirono abbondanti assenze (assente persino D’Alema)
per farlo passare. Così chi aveva pagato il 54% di tasse fu beffato dal premio
del 5% a chi aveva evaso mettendo i soldi nei paradisi fiscali, e in più gli
evasori ottennero di non essere reperibili grazie al segreto bancario. In tal
modo i ‘furbi’ sottrassero al Fisco, tra il 2012 e il 2013, la bellezza di 272
miliardi! E’ quella che il Befera di Equitalia chiama “evasione di
sopravvivenza”, altamente elogiata da Berlusconi, che di paradisi fiscali ne ha
63 e che con l’evasione fiscale ci si è arricchito benissimo. E difatti, anche
nei tempi di crisi, questa ‘evasione di sopravvivenza’ sopravvive
benissimo
A fronte di questo enorme bottino, sapete a quanto
ammonta il recupero delle GdF? A 7,2 miliardi! Una briciola. E il peggio è che
solo l’1% del sommerso rivelato viene poi effettivamente recuperato. Grottesco!
Si pensi che il totale delle imposte evase ma non riscosse ammonta a ben 545
miliardi! E Letta si dispera perché non sa trovare un miliardo per l’IMU! Meglio
ancora: il sistema funziona tanto bene che l’anno scorso l’evasione è aumentata
del 12%! Letta si vanta di un controllo capillare a tappeto su piccoli
contribuenti ma non fa una parola sull’immondo scudo fiscale che mantiene ‘per
legge’ e nell’anonimato i grossi ladri! E’ stato calcolato che il magnifico
scudo fiscale, votato dal Pdl con le opportune assenze del Pd, ha coperto un
bottino di 1.045 miliardi! Vi sembra poco? pensate che corrisponde a mezzo
debito pubblico!
Ma lo Stato è stato attentissimo a non darsi
strumenti per verificare l’evaso. Ben 179.000 persone con una media di 400.000 €
l’uno hanno scudato i capitali in nero, uscendo “per legge” da ogni controllo.
Addirittura molte delle somme non erano nemmeno all’estero, ci sono andate
“dopo” lo scudo fiscale per goderne! Molti non ce le hanno messe mai, sono stati
perdonati solo sulla parola!
Equitalia continua a vessare i poveracci. Ma per i
ricchi si fanno leggi per sostenere la corruzione: “Un’immunità soggettiva
nauseante!”
.
GLI SCHERZI DELL’ANTIPOLITICA
Paolo De Gregorio
Sarebbe molto utile, oltre che divertente, tirare
fuori le perentorie affermazioni dei maggiori politicanti di lungo corso a
proposito del M5S, pronunciate prima e dopo le ultime elezioni politiche, per
dimostrare, come in un teorema, che una lunga navigazione parlamentare ti
allontana e non ti avvicina alla comprensione dei fenomeni sociali e politici,
perché il lungo esercizio del potere inesorabilmente ti distacca dai cittadini e
dai loro problemi.
Nessuno di questi “insostituibili ed espertissimi
dirigenti”, di sx e di dx, con sondaggisti d’ordinanza al seguito, previde il
boom, del Movimento, anzi lo etichettarono come “antipolitica”, facendogli un
grande favore, in quanto essere contro la “politica”, come si è conosciuta negli
ultimi 20 anni, è un titolo di merito e di novità. Se ci pensiamo bene, anche il
successo di Renzi è stato in parte determinato dalla ‘rottamazione’, da parole
d’ordine simili a quelle del M5S che prevede l’ineleggibilità dei parlamentari
dopo due legislature o dalla contestazione dei costi della politica.
Costoro non hanno più nemmeno la percezione del
ridicolo quando si propongono di guidare ancora il paese, come se i due maggiori
partiti, con le loro nomenklature, non fossero pienamente responsabili della
grave crisi, della corruzione, del debito pubblico, della disoccupazione, che ci
schiacciano.
Purtroppo Forza Italia e PD possono contare su
blocchi di interessi economici (altro che ideologie e valori) che da una parte
tutelano capitalismo, banche, mafie, evasori fiscali, commercianti,
professionisti, avvocati, editori, monopoli TV, etc. e dall’altra riscuotono il
consenso dei dipendenti statali, salariati, piccoli agricoltori e artigiani,
funzionari di enti locali o di istituti come Inps, Inail, sindacati, patronati,
pensionati. Sono due blocchi sociali storici difficilmente intaccabili da
chiunque voglia cambiare le cose in profondità.
Ma Pd e Pdl ormai non hanno più
identità di sinistra o destra storiche, sono partiti di centro, da anni in
perenne inciucio, apparentemente antagonisti, ma pronti a mettersi d’accordo
sottobanco su tutto, per spartirsi RAI, appalti pubblici, finanziamenti a
editoria e partiti e tutto ciò che è fatto con il pubblico denaro.
Sembrerebbe una situazione bloccata dall’esistenza di
tre poli, di uguale peso, di cui nessuno sembra in grado di sfondare e
raggiungere la maggioranza assoluta, soprattutto ora che la Corte Costituzionale
ha bocciato il premio di maggioranza della legge elettorale che dava una
possibile governabilità.
Ma prima di parlare di nuova alchimia elettorale di
una nuova legge, che comunque deve essere fatta, è giusto inoltrarsi nella
comprensione degli squilibri che la crisi economica ha provocato, dove le
illusioni suscitate da B. sono morte e sepolte e non più spendibili. Le tasse su
imprese e lavoro sono sempre aumentate e sono ormai intollerabili; la
disoccupazione, in particolare quella giovanile, è a livelli insostenibili; gli
elettori ormai sfiduciati della politica per il 50% non vanno più a votare e
qualche “storico” equilibrio comincia a scricchiolare.
L’antipolitica e il populismo sono ormai medaglie da
esibire da chi non vuole essere confuso con i vecchi politicanti, oggi in grave
difficoltà per il severo controllo esercitato dal M5S sulle porcherie
clientelari dei decreti governativi, che appaiono indecenti e fuori dal tempo,
mentre è ora di ribadire con forza il diritto a un reddito di cittadinanza, da
finanziare con drastici tagli eliminando Senato, province, TAV, F35,
finanziamenti a partiti ed editoria, portando lo stipendio dei parlamentari a
una sola voce: 5.000 euro al mese e nessun altro introito.
Bisogna conquistare il voto di chi oggi non va a
votare, degli studenti senza futuro, dei disoccupati e dei precari, di tutti
coloro che non arrivano a fine mese. Se questo è populismo, viva il
populismo!
..
DISSOLUZIONE DI SCELTA CIVICA
vv
Scelta Civica si sta autodissolvendo. Possiamo
ricordare gli elogi scompisciati che questa servile casta dei giornalai di
regime fece a suo tempo ai bocconiani rampanti che dovevano essere votati "senza
se e senza ma" dall'universo mondo piddino-pidiellino col plauso del benedicente
Napolitano?
Possiamo considerare a posteriori le fesserie
gigantesche che questi cortigiani della carta e del video fecero alle varie
Fornero, ai vari Profumo, e a tutti gli altri eminenti distruttori delle cosa
pubblica e affossatori dei diritti privati?
E di tanta gloria posticcia ora cosa resta? Ludibrio
e risse interne e non uno di costoro che si salvi dalla pubblica condanna? Una
nota finale: dal tanto decantato governo Monti oggi ereditiamo la distruzione di
diritti mai più restituiti e il debito pubblico aumentato solo da lui di
59 miliardi.
E Letta e ancor più Renzi vorrebbero continuare su
questa via suicida dell’austerity e dei tagli costituzionali? E' la follia del
potere o una pericolosa epidemia sulla via dell'estinzione?
Scrive un blogger: “ "Al partì dal masle, lè mia una
Scelta Civica, ma lè da asu!" Tradotto vuol dire "Il partito del
macellaio(Monti), non è una Scelta Civica, ma da asini"!
Secondo Napolitano questi erano i salvatori della
patria, PRESIDENTE, NE AVESSI AZZECCATA UNA. Per il tuo e nostro bene" DIMETTITI
".
.
RENZI CHIEDE L’ABOLIZIONE DELL’ARTICOLO
18
Viviana Vivarelli
Due anni fa la Fornero fu fortemente
osteggiata perché voleva tagliare i diritti del lavoro. Dodici anni fa tre
milioni di persone andarono a Roma contro Berlusconi che voleva tagliare i
diritti del lavoro, per protestare al grido "L'articolo 18 non si tocca!" Oggi
due milioni di persone votano Renzi che vuole tagliare l'articolo 18
!
Astrusità italiane!
Astrusità italiane!
.
NAPOLITANO E LA CESSIONE DELL’ITALIA AD UNA CRICCA
CAPITALISTA
Viviana Vivarelli
Siamo un Paese che si è consegnato mani e piedi a
forze nemiche, da una parte l'alta finanza USA della J.B Morgan, della Aspen,
del Bilderberg, dall'altra il sistema bancario europeo della Bce, della
Bundesbak e del Fondo Monetario, un Paese che da costoro viene dilaniato, fatto
a pezzi e depredato di beni e diritti.
Di questa depredazione Napolitano è la pedina obbediente e traditrice.
Vorremmo chiedergli cosa ne è stato del segreto di stato che Prodi eliminò nel 2008 e che doveva cadere nel maggio di quell'anno, quel segreto che tutt'ora oscura le stragi dell'Italicus e del treno di Bologna, come tutte le stragi di Stato e probabilmente anche gli orrori conseguenti al patto Stato-Mafia e le stragi preparatorie della discesa in campo di Berlusconi.
Prodi disse che il segreto di Stato avrebbe dovuto cadere dopo 20 anni da ogni fatto, ma la cosa è stata volutamente ignorata.
Prodi stesso mise il segreto di Stato addirittura sui siti di stoccaggio delle scorie tossiche affinché la gente non sapesse di cosa moriva.
Lo stesso segreto è stato apposto al sequestro fatto dalla Cia su Abu Omar per consegnarlo alle carceri delle torture egiziane. E Napolitano ha avuto la faccia di concedere la grazia al colonnello reo dell'operazione! Così ancora una volta ha dimostrato di non essere al servizio dell'Italia, ma dell'alta finanza e del potere statunitense. E, quando l'alta finanza americana con la voce della sua maggiore banca di affari, la J.B. Morgan gli ha ordinato di stravolgere la Costituzione "perché era troppo democratica", Napolitano si è precipitato a farlo con i 50 famigerati "saggi" e il tentativo di modificare l'articolo 138. Questo attentato è stato sventato dal M5S. Ma quando ci riproveranno? E i progetti di Renzi vanno nello stesso senso.
Di questa depredazione Napolitano è la pedina obbediente e traditrice.
Vorremmo chiedergli cosa ne è stato del segreto di stato che Prodi eliminò nel 2008 e che doveva cadere nel maggio di quell'anno, quel segreto che tutt'ora oscura le stragi dell'Italicus e del treno di Bologna, come tutte le stragi di Stato e probabilmente anche gli orrori conseguenti al patto Stato-Mafia e le stragi preparatorie della discesa in campo di Berlusconi.
Prodi disse che il segreto di Stato avrebbe dovuto cadere dopo 20 anni da ogni fatto, ma la cosa è stata volutamente ignorata.
Prodi stesso mise il segreto di Stato addirittura sui siti di stoccaggio delle scorie tossiche affinché la gente non sapesse di cosa moriva.
Lo stesso segreto è stato apposto al sequestro fatto dalla Cia su Abu Omar per consegnarlo alle carceri delle torture egiziane. E Napolitano ha avuto la faccia di concedere la grazia al colonnello reo dell'operazione! Così ancora una volta ha dimostrato di non essere al servizio dell'Italia, ma dell'alta finanza e del potere statunitense. E, quando l'alta finanza americana con la voce della sua maggiore banca di affari, la J.B. Morgan gli ha ordinato di stravolgere la Costituzione "perché era troppo democratica", Napolitano si è precipitato a farlo con i 50 famigerati "saggi" e il tentativo di modificare l'articolo 138. Questo attentato è stato sventato dal M5S. Ma quando ci riproveranno? E i progetti di Renzi vanno nello stesso senso.
..
DEBITO E AVANZO PRIMARIO
Viviana Vivarelli
Sapete che l’Italia ha un debito pubblico di 2000 miliardi ma, in 30 anni, tra il 1990 e il 2012 ha pagato 3.100 miliardi di interessi?
Lo sapete che nel 2015 lo
Stato dovrà pagare 100 miliardi di interesse?
Ma, in base al vincolo
voluto da Monti, dovrà anche fare tagli ai servizi o aumentare le tasse in modo
da far uscire 50 miliardi?
Lo sapete che anche la
Germania ha un debito pubblico e che anzi è il più alto d’Europa?
Cito da
informareperresistere: “Il salvataggio di alcune banche è costato a Berlino 10
punti di PIL, in rapporto al quale il suo debito pubblico è cresciuto dal 73,5%
fino all’83,2%”. La verità che nessuno dice è che il debito tedesco è il terzo
debito pubblico lordo più alto del mondo in valore assoluto. Ammonta a 2080
miliardi. E supera di 236 miliardi quello italiano che invece è fustigato da
tutti.”
Il professore di economia
alla Cattolica Marco Fortis dice: “L’obiettivo primario per allentare la
tensione è ridurre la pressione sui tassi d’interesse. In nome di un rigorismo
miope, l’Unione europea sta avallando la sua autodistruzione. Un vero paradosso
che consente alla irrazionalità attuale dei mercati di avere il sopravvento sui
fondamentali economici di Paesi come il nostro, che invece sono molto
solidi. L’Europa a 27 ha
rappresentato per l’economia tedesca un bottino di tutto rispetto: mille
miliardi sul piatto della bilancia commerciale. Prima di eleggere il rigore a
unico arbitro della partita, la Germania dovrebbe riflettere su questi dati.
Essere solidali conviene, anche perché la situazione tedesca è molto meno
brillante di quanto farebbero pensare i continui rimbrotti ai Paesi “spreconi..
È impensabile che l’Unione europea pensi di cavarsela imponendo all’Italia lacrime e
sangue. Da quasi vent’anni il nostro Paese ha frenato la corsa
del debito pubblico, e ha in ogni caso un debito privato risibile. Non così gli
altri Paesi, che fingono di crescere ma in realtà rubano a se stessi crescita futura con il
debito, proprio come facemmo noi anni fa.. L’ultimo “Fiscal monitor” del Fmi prevede che
nel 2016 il debito pubblico lordo americano toccherà il 112% del PIL, e cioè
sarà molto vicino a quello italiano. Con la differenza che le nostre famiglie
detengono 3600 miliardi della ricchezza finanziaria, pari al 178 per cento del
PIL. E che in America, invece, le famiglie detengono una montagna di debiti.
L’Italia è stato l’unico Paese del G7 a presentare un avanzo primario pari allo
0,2 per cento del PIL. E negli ultimi venti ne abbiamo prodotto per 800
miliardi. È questo l’indizio più importante, quello che dice il vero stato di
salute dell’economia di un Paese. E dovrebbero essere questi i parametri
che speculatori e governance europea
dovrebbero tenere in considerazione ”.
“E’ ora che la Merkel
rinunci all’impossibile pretesa di rappresentare la virtù. Piuttosto si
rifletta a uno Stato che sulla carta è unitario, quello europeo, e però non è
autorizzato a battere moneta. Si pensi a sfruttare a pieno il potenziale di una moneta, l’euro,
che anche in questa congiuntura catastrofica, resta solida. È ora di superare un
panico ingiustificato, alimentato dalle nostre divisioni”.
Nel 2012 l'avanzo primario italiano è stato di 90
miliardi. L’avanzo primario è la differenza tra le entrate dello stato e le
spese al netto degli interessi su debito.
Ma la spesa per interessi passivi è stata di 100 miliardi.
Ma la spesa per interessi passivi è stata di 100 miliardi.
Sono 20 anni che l’Italia ha un avanzo primario. In
questo senso, Germania e Italia sono le nazioni più virtuose d’Europa. Ma
l’Italia da circa 20 anni paga una montagna di interessi sul debito pubblico.
Questa voce di spesa è stata tra le 2 e le 4 volte superiore a quella di
Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. Ciò a causa dell’enorme debito pubblico
accumulato in particolare dagli anni 70 a meta’ anni 90.
In sintesi,
la
generazione che ha vissuto gli ultimi 20 anni, ha complessivamente vissuto un
periodo depressivo, tra le cui cause c’e’ certamente l’enorme massa di spesa
pubblica volta a pagare interessi sul debito, accumulato dalla generazione
precedente. Il tutto senza tra l’altro risultati sul fronte del risanamento
delle finanze pubbliche, visto che il Debito e’ rimasto elevatissimo,
alimentandosi a livello di volume dagli interessi stessi sul
debito.
..
I TRE MODELLI DI LEGGE ELETTORALE DI
RENZI
vv
Renzi offre al Parlamento tre modelli possibili di
legge elettorale.
La risposta di Grillo è questa:
La legge elettorale del M5S sarà sviluppata on line a
partire dalla prossima settimana INSIEME agli iscritti certificati al M5S (ad
oggi circa 100.000) con il supporto di Aldo Giannulli, che illustrerà ogni
singola scelta alla quale seguirà una consultazione on line. La legge elettorale
del M5S dovrebbe essere completata per il mese di febbraio e sarà la posizione
ufficiale del M5S da discutere in Parlamento quando un Parlamento legittimo sarà
insediato. Il Parlamento attuale è infatti incostituzionale, i suoi eletti sono
stati nominati, il premio di maggioranza è abnorme. In Parlamento siedono 150
abusivi eletti grazie al premio di maggioranza del Porcellum. Gi abusivi sono di
pd, sel, centro democratico e svp. La loro elezione non è neppure stata
convalidata. E questa gente, responsabile e fruitrice del Porcellum, dovrebbe
occuparsi di legge elettorale e magari di riforma della Costituzione? Al massimo
può andare a casa. Napolitano, dopo la pubblicazione delle motivazioni della
Consulta, attesa per fine gennaio, deve sciogliere le Camere.
.
Dunque Renzi fa 3 proposte ma tutte e 3 sono
incostituzionali perché si basano sul premio di maggioranza (che tradisce i veri
numeri dell’elettorato).
Tutte e 3 portano all'elezione diretta del Presidente
del Consiglio, svilendo il Parlamento e la sua funzione di rappresentanza verso
i cittadini. Il voto diventa ancora più che col porcellum un voto delega in
bianco.
1)Legge dei Sindaci, doppio turno col 60% dei seggi
al vincitore
INACCETTABILE! Perché trasformerebbe in un sol colpo
la nostra Repubblica Parlamentare in Premierato o Presidenzialismo,senza
modificare neppure la Costituzione. Una PORCATA!
Il Parlamento diventerebbe un mero organo consultivo
per il Governo, senza poter incidere sulla linea politica nazionale e i
parlamentari diventerebbero meri esecutori degli ordini del capo.
2) mattarellum con 15% di premio
PASTROCCHIO totale e incomprensibile!
Al posto del 25% di correttivo proporzionale accentua
le distorsioni del maggioritario, infatti se col mattarellum un partito col 30%
poteva vincere il 60% dei seggi, così potrebbe vincerne il 75%.
Es. Pd al 25% e M5S al 24%. Col sistema di Renzi il Pd potrebbe avere il 75% dei
seggi e il M5S il 10%. Vi sembra democratico?
Non si dice poi come gestire il restante 10% dei
seggi .
3) Modello legge elettorale spagnola con un premio di
maggioranza del 15%
FREGATURA!
Un Porcellum travestito da modello spagnolo, infatti
in Spagna, come nel resto d'Europa, NON ESISTE il premio di maggioranza!
Facciamocene una ragione! Non esiste!
Ma se a Renzi interessa il modello spagnolo, perché
non prende quello vero, con le preferenze? E perché non va a leggersi la
proposta, già depositata in Parlamento dal M5S?
E’ chiaro che Renzi punta alla riforma che fa del
Presidente il sindaco d’Italia. Se poi ci aggiungiamo che Renzi vuole anche far
sparire il Senato, che serve come filtro per frenare leggi precipitose, è anche
peggio. A questo punto, è meglio tenersi il mattarellum perché sarebbe più
democratico, ma il fatto è che col mattarellum nessun partito può avere la
maggioranza.
Insomma, hanno tanto voluto il bipolarismo come in
Usa o in UK, quando era evidente fin da prima che la nostra situazione è diversa
e non riusciamo a fare una alternanza tra i due poli maggiori, per cui o Pd e
Pdl si mettono insieme, ma non funziona, o non si fa nessun Governo, o si regala
un enorme premio di maggioranza al primo partito ma si esce dalla democrazia.
Al momento abbiamo 3 poli, e il massimo che uno di
questi può avere è il 30%. E questo vale anche per il Pd e il Pdl,
non solo per il M5S, come i suoi detrattori strepitano. Non vince il M5S, ma non
vince da solo nessuno. E l’unione Pd e Pdl oltre a non funzionare a produrre la
paralisi del Parlamento, è contro natura.
In teoria ognuno dei tre Poli dovrebbe essere
incompatibile con gli altri due, salvo fare le sporche intese come ha tentato il
Pd, disgustando le persone serie e imballandosi poi sulla governabilità.
Eppure il bipolarismo in USA e Gran Bretagna
funziona. Certo non hanno 120 partiti come in Italia. E nemmeno il premio di
maggioranza.
Si potrebbe ovviare col doppio turno e il
ballottaggio come per i sindaci ma bisogna decidersi a tagliare i piccoli
partiti, anche se in Italia il partito vincente resta sempre quello degli
astenuti, perché l’offerta è davvero squallida e per molti risulta impossibile
votare per chi l'Italia l'ha distrutta e ora chiede nuovo credito .
.
Renzi fa il galletto sfidando Grillo con le sue tre
leggi elettorali, come se fosse il Cristoforo Colombo che scopre
l’America.
Peccato che non sia il primo a produrle e che non si
sia nemmeno degnato di esaminare la proposta del M5S che è stata fatta ben
prima, il 4 ottobre 2013 e che giace dimenticata in Parlamento,
ignorata dai media che ora invece strombazzano su Renzi.
.
LE LEGGI DI RENZI SONO PRESIDENZIALISTE, QUELLA DEL
M5S VUOLE ALLARGARE LA DEMOCRAZIA
Nella legge del M5S si sente l'esigenza di avere un
Parlamento realmente rappresentativo che garantisca la governabilità al sistema
disincentivando la frammentazione del sistema politico, ma senza sacrificare
obiettivi primari come la scelta degli eletti da parte dei cittadini e la
possibilità per gli elettori di avere un reale rapporto con loro durante il
mandato, in modo che siano i cittadini a contribuire a indirizzare le scelte
politiche fondamentali che passano attraverso il Parlamento. “Presupposto della
democrazia e della governabilità è “ricostruire un Parlamento rappresentativo e
responsivo nei confronti degli elettori”.
Il M5S sceglie un sistema proporzionale secondo il
modello spagnolo corretto, con un sistema di preferenze ispirato al modello
svizzero, che garantisca agli elettori la massima libertà nella scelta degli
eletti minimizzando le derive negative (clientelismo, corruzione, influenza
delle lobbie, alti costi delle
campagne elettorali e divisioni dentro i partiti).
Per il computo dei voti si sceglie il metodo D'Hondt
e circoscrizioni a base provinciale per averne di diversa ampiezza con
un'omogenea distribuzione dei seggi, in modo da rispecchiare la realtà. La
varietà di ampiezza delle circoscrizioni non costituisce un limite del sistema,
bensì una sua qualità. Infatti, nelle circoscrizioni piccole ottengono seggi
esclusivamente i partiti grandi, mentre nelle circoscrizioni grandi ottengono
seggi anche i partiti piccoli.
Si adotta un correttivo, consistente nell'obbligo di
presentare liste in un certo numero di circoscrizioni e nello stabilire un
bassissimo sbarramento nazionale del 2%, che naturalmente non si applica alle
liste rappresentative delle minoranze linguistiche riconosciute.
Come nel modello spagnolo, questo sistema produce un
Parlamento rappresentativo di più forze politiche capaci di attrarre un certo
consenso elettorale; esclude i partiti piccolissimi, salvo quelli molto forti a
livello regionale; incentiva la stabilità dentro i partiti; crea maggioranze
stabili; rafforza le opposizioni parlamentari, anch'esse
concentrate in pochi gruppi di minoranza e quindi in grado di svolgere con più
forza la loro funzione di controllo, proposta e critica. Si tratta, dunque, di
un sistema proporzionale con effetti maggioritari, ma senza i difetti dei
sistemi maggioritari perché, pur incentivando le forze politiche ad aggregarsi
prima del voto, non impone fittizie costrizioni bipolari.
Il punto forte e innovativo della proposta 5stelle è
di frenare lo strapotere dei partiti avvantaggiando le decisioni degli elettori,
secondo il modello svizzero.
-
l'elettore sceglie una lista
-può
anche cancellare un certo numero di candidati di quella lista
-esprimendo preferenze aggiuntive
-Se
l'elettore vota solo la lista, essa prende tanti voti quanti sono i seggi
attribuiti alla circoscrizione e quella personale di ciascun candidato nella
lista di un'unità;
-se
l'elettore fa alcune cancellazioni, esse fanno diminuire la cifra elettorale
della lista
-se
fa altre preferenze, la lista si accresce di quelle
Così può cancellare i candidati sgraditi scelti dai
segretari ed è lui a graduare le preferenze mentre ora è il segretario che crea
l’ordine di lista.
Come in Svizzera, gli si dà il potere di votare anche
candidati di altre liste, premiandoli senza contropartita, perché quando egli
vota un candidato in una lista diversa dalla sua sottrae una frazione di voto a
questa e lo attribuisce all'altra. L'elettore può spartire, dunque, il proprio
voto tra più liste, diminuendo il potere delle segreterie.
Il nuovo sistema lo spinge a esercitare una scelta
consapevole, è lui che sceglie i candidati e ha con loro un legame più stretto,
premiandolo o punendoli se non sono conformi alle sue aspettative.
Per il Senato ci sono alcuni correttivi, i Senatori
sono meno per cui le circoscrizioni saranno regionali e si userà la formula
belga anziché la formula D'Hondt. Nella formula D'Hondt si divide la cifra
elettorale di ciascuna lista per 1, 2, 3, 4, fino al numero dei seggi da
distribuire, mentre nella formula belga si divide la cifra elettorale di
ciascuna lista per 2, 3, 4, 5 ecc.
Si chiedono poi ai candidati i soliti requisiti che
furono richiesti per le amministrative.
25 anni, nessuna iscrizione ad altre liste
o partiti, non aver riportato condanne penali anche non definitive, non
aver ricoperto incarichi politici precedenti, essere residente in quella
circoscrizione.
..
I DISEGNI DI LEGGE GIA’ DEPOSITATI DAI
5STELLE
Una prima proposta di legge è stata già depositata in
Parlamento dal M5S il 3 ottobre scorso.
Un partito come un movimento può fare più proposte di legge ed evolvere in esse.
Diciamo che quella del 1° ottobre è stata una proposta preliminare da riprendere e da discutere quando la questione fosse diventata calda.
Un partito come un movimento può fare più proposte di legge ed evolvere in esse.
Diciamo che quella del 1° ottobre è stata una proposta preliminare da riprendere e da discutere quando la questione fosse diventata calda.
Prima abbiamo avuto il ddl n. 452 del Senato (53
firmatari, l’intero gruppo di grillini a Palazzo Madama) e la pdl n. 736 della
Camera (109 firmatari, l’intero gruppo a Montecitorio) che chiedeva di
distribuire gli spazi della scheda elettorale «in modo da collocare una riga al
fianco di ogni contrassegno, in cui l’elettore possa scrivere il nominativo del
candidato prescelto. L’idea del Movimento era di evitare che i vertici dei
partiti riescano, come accade con il Porcellum in vigore, a nominare con un
minimo margine di errore deputati e senatori.
La seconda proposta è stata quella n. 1657 presentata
alla Camera lo scorso 4 ottobre, primo firmatario il deputato Danilo Toninelli,
propone il superamento del Porcellum con il ritorno ad un sistema proporzionale
che, nel caso di elettorato diviso in tre grandi blocchi di simili dimensioni
(centrodestra, centrosinistra e, ovviamente, Movimento 5 Stelle), rende
impossibile la governabilità ed obbliga gli schieramenti tradizionali, come
accaduto lo scorso aprile, alle larghe intese. Il progetto di legge dei
grillini, in particolare, prevede il calcolo proprozionale dei seggi, la
formazione di piccole circoscrizioni su base provinciale e l’eliminazione delle
soglie di sbarramento. Per ottenere il numero di seggi in ogni provincia
verrebbe infatti utilizzato il metodo D’Hondt.
I DIFETTI DI RENZI
Viviana Vivarelli
Mi spiace, so che i miei parenti e amici di Firenze
stravedono per Matteo Renzi, ma, personalmente, non sono ancora riuscita a
vedere i pregi di Renzi.
Vedo un soggetto troppo immaturo, ma enormemente ambizioso (come era il primo Berlusconi), cinico e avventato, abile venditore e parolaio (ancora come era Berlusconi), un esibizionista egoico che mira al potere in modo smisurato. Da una parte mi sembra un pupazzo ridicolo e supponente, dall'altro mi spaventa come un pericolo che nel panorama squallido della partitocrazia italiana diventa gravissimo.
Ho letto I suoi 100 punti e li ho riassunti nel mio blog Masada.
Vedo un soggetto troppo immaturo, ma enormemente ambizioso (come era il primo Berlusconi), cinico e avventato, abile venditore e parolaio (ancora come era Berlusconi), un esibizionista egoico che mira al potere in modo smisurato. Da una parte mi sembra un pupazzo ridicolo e supponente, dall'altro mi spaventa come un pericolo che nel panorama squallido della partitocrazia italiana diventa gravissimo.
Ho letto I suoi 100 punti e li ho riassunti nel mio blog Masada.
Non mi sono piaciuti e non mi piacciono le sue tre
proposte di legge elettorale presidenzialista.
Renzi è un decisionista, il che di fronte alle remore
e alle titubanze degli ultimi capi piddini può anche piacere alle masse, ma il
suo decisionismo è decisamente antidemocratico.
Nel Comune di Firenze marcia come un bulldozer senza
ascoltare nessuno ed è al momento un capo estremamente antidemocratico e
autoritario, tutto proteso a realizzare un piano ambizioso personale. Quando gli
ha fatto comodo, ha disertato il suo Comune per l'arrampicata politica a Roma.
Una volta eletto segretario del Pd, ha continuato a tenere la carica di sindaco
e non disdegnerebbe in futuro tenere nelle sue mani più cariche.
Trovo le sue tre proposte di sistema elettorale
altamente incostituzionali (molto più del porcellum) e tese tutte e tre a un
presidenzialismo forte, che in Italia sfocerebbe in dittatura e che non mi piace
nemmeno in Francia o in USA.
Trovo che le sue proposte siano dei pugni nell'occhio
alla democrazia.
Personalmente, vorrei allargare la democrazia dal
basso e i diritti della sovranità popolare in Italia e non certo restringerli!
Ma non c’è nulla nel piano di Renzi che parli di un allargamento della
democrazia o di un consolidamento dei diritti civili e del lavoro, mentre tutto
va rapidamente nel contrario.
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MA PERCHE’ ABOLIRE IL SENATO?
Viviana Vivarelli
Tra le cose richieste perentoriamente da Renzi c’è
l’abolizione o la trasformazione del Senato. E sento spesso invocare anche
l'abolizione delle Regioni.
Io penso che l'iter legislativo non può essere frettoloso e troppo rapido e che la Costituzione abbia richiesto il doppio esame da parte delle due Camere a ragion veduta.
Io penso che l'iter legislativo non può essere frettoloso e troppo rapido e che la Costituzione abbia richiesto il doppio esame da parte delle due Camere a ragion veduta.
Una legge è una cosa importante, non può essere fatta
in fretta e furia, deve passare per una valutazione meditata.
Per nostra fortuna, proprio le regole costituzionali che impongono di rimandare una legge da una Camera all'altra hanno rallentato l'iter legislativo e hanno impedito spesso a pessime leggi di essere votate in fretta e male, si pensi solo alla decisione di abolire l’articolo 139.
Per nostra disgrazia, tutti i governi, a cominciare da Prodi hanno abusato del decreto legge (che per regola costituzionale dovrebbe essere usato solo in casi straordinari di necessità e urgenza) per scopi di cui non c'era né la necessità né l'urgenza, costringendo poi il Parlamento a votarlo 'alla fiducia'
Prodi richiese la fiducia 28 volte. Letta, nel suo brevissimo mandato, ha avuto la faccia di chiederla 15 volte!
Per nostra fortuna, proprio le regole costituzionali che impongono di rimandare una legge da una Camera all'altra hanno rallentato l'iter legislativo e hanno impedito spesso a pessime leggi di essere votate in fretta e male, si pensi solo alla decisione di abolire l’articolo 139.
Per nostra disgrazia, tutti i governi, a cominciare da Prodi hanno abusato del decreto legge (che per regola costituzionale dovrebbe essere usato solo in casi straordinari di necessità e urgenza) per scopi di cui non c'era né la necessità né l'urgenza, costringendo poi il Parlamento a votarlo 'alla fiducia'
Prodi richiese la fiducia 28 volte. Letta, nel suo brevissimo mandato, ha avuto la faccia di chiederla 15 volte!
Questi sono atti di prepotenza antidemocratica in cui
si calpesta il Parlamento e dunque il popolo
Io penserei a ridurre fortemente il numero dei parlamentari e i loro emolumenti, abusi e privilegi, ma non a eliminare il Senato, che potrebbe diventare la sede della rappresentanza regionale. E non abolirei nemmeno le Regioni che renderei di peso più equilibrato e minori di numero. Secondo me, esse sono utili in un contesto di democrazia diretta (penso ai cantoni svizzeri), in quanto rispettano le differenze di territorio e permettono un maggior controllo sugli eletti. E il Senato potrebbe rappresentarle.
Io penserei a ridurre fortemente il numero dei parlamentari e i loro emolumenti, abusi e privilegi, ma non a eliminare il Senato, che potrebbe diventare la sede della rappresentanza regionale. E non abolirei nemmeno le Regioni che renderei di peso più equilibrato e minori di numero. Secondo me, esse sono utili in un contesto di democrazia diretta (penso ai cantoni svizzeri), in quanto rispettano le differenze di territorio e permettono un maggior controllo sugli eletti. E il Senato potrebbe rappresentarle.
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A CHI CONTINUA A DIMENTICARE
Viviana Vivarelli
Possiamo ben dire che il M5S rappresenta, in Italia,
l’evoluzione politica del Movimento antiglobalizzazione dei no
global.
Quello dei No global è un gigantesco movimento
mondiale di reazione al neoliberismo poi sfociato in turbocapitalismo, che è
iniziato più di 30 anni fa in tutto il mondo e ha soppiantato il movimento
mondiale della sx ( emarginata in schemi obsoleti o omologata al capitalismo
stesso come è avvenuto nella sx di governo in Italia).
Il neoliberismo o iperliberismo è il tentativo tuttora in atto da parte del grande capitale di ridurre tutto l'esistente a merce e profitto, calpestando i diritti umani e civili, le Costituzioni democratiche, la sovranità popolare, l'indipendenza dei Governi, la tutela dell'ambiente e il futuro di intere generazioni.
Contro questo scempio i no global insorgono proponendo modi di vita diversi e non omologati agli abusi del mercato, una democrazia dal basso, il rovesciamento di quegli organismi che servono solo ad arricchire una cricca di magnati (Fondo Monetario, Banca Mondiale, Organizzazione internazionale del Commercio, multinazionali, Commissione europea, Banca europea, Federal Reserne..) e denunciando le influenze perverse di quei club di magnati che comandano le politiche nazionali, come il Bilderberg o la Aspen, o di quei centri di potere che dettano la distruzione delle Costituzioni democratiche come fa con noi la banca d'affari americana J. B. Morgan.
Il neoliberismo o iperliberismo è il tentativo tuttora in atto da parte del grande capitale di ridurre tutto l'esistente a merce e profitto, calpestando i diritti umani e civili, le Costituzioni democratiche, la sovranità popolare, l'indipendenza dei Governi, la tutela dell'ambiente e il futuro di intere generazioni.
Contro questo scempio i no global insorgono proponendo modi di vita diversi e non omologati agli abusi del mercato, una democrazia dal basso, il rovesciamento di quegli organismi che servono solo ad arricchire una cricca di magnati (Fondo Monetario, Banca Mondiale, Organizzazione internazionale del Commercio, multinazionali, Commissione europea, Banca europea, Federal Reserne..) e denunciando le influenze perverse di quei club di magnati che comandano le politiche nazionali, come il Bilderberg o la Aspen, o di quei centri di potere che dettano la distruzione delle Costituzioni democratiche come fa con noi la banca d'affari americana J. B. Morgan.
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Quando leggo o ascolto Latouche o Stiglitz, Bonaiuti
o Gesualdi..vedo un quadro economico e politico e sociale ben definito che non è
più né di destra né di sinistra ma cerca non solo di analizzare i mali attuali
del neoliberismo o del turbocapitalismo e di trovare delle soluzioni che possono
esistere solo nel quadro di una rivoluzione totale e globale degli odierni
paradigmi di mercato e dei modi di pensare della gente.
Per questo ritengo stolta e obsoleta la reazione
ringhiosa di quanti sono ancora attaccati come cozze a vecchi sistemi
rivoluzionari di stampo stalinista o leninista o peggio ancora
fascista.
Ma mi pare e ci dovrebbe apparire sempre più evidente
che l'attuale sistema economico, politico e sociale, basato solo sul lucro e il
potere di poche centinaia di magnati mondiali in nome di un profitto a tutti i
costi che uccide il mondo non corrisponde più a nessuna ideologia accettabile né
può essere difeso o sostenuto più a lungo e deve solo essere
rovesciato
Ma i personaggi italiani ed europei che hanno nelle
loro mani le istituzioni e il potere a quale ideologia corrispondono? E dove
esiste ormai, in Italia e in Europa, qualcosa che possa chiamarsi ancora dx o
sx? Dove sta una ideologia innovativa o una possibilità di speranza, qualunque
sia la posizione dichiarata, nei discorsi loggorroici di un Renzi,
nei diktat antidemocratici di un Napolitano, nell'arruffìo sconclusionato di un
Brunetta, nei rimandi infiniti e opportunistici di un Letta, nelle titubanze
inaccettabili di un Saccomanni? Ma a quale ideologia di bene comune o
di utilità collettiva rispondono costoro?
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Cristina Correani
I fuochi d'artificio di capodanno all'Harbour Bridge
di Sidney dovrebbero essere inseriti nelle meraviglie del mondo. In Australia ce
la mettono tutta per dare il benvenuto come si deve all'anno nuovo.
Qui invece ce lo mandano di traverso prim'ancora che cominci. Che ha detto quel signore che sta in politica da sessant'anni? "la politica cambi".
La politica, mica lui e quelli come lui, ci mancherebbe. Il fatto che la politica non potrà cambiare mai finché sarà inquinata da chi ne ha distrutto perfino il senso non sfiora nemmeno di striscio il padre padrone della repubblica italiana.
Nel discorsetto prefabbricato di ieri Napolitano ha parlato un po' di tutto, perfino del disastro criminale in Campania come se la cosa non lo riguardasse mentre invece lo riguarda eccome, ma si è dimenticato di nuovo dei giudici antimafia di Palermo: il giudice Di Matteo non si è meritato nemmeno la citazione ipocrita di fine d'anno, dev'essere stato proprio cattivo Nino Di Matteo se la mafia lo vuole ammazzare e lo stato non spreca nemmeno una parola per lui.
E allora, tanti auguri di buon anno a Nino Di Matteo e a tutti i dimenticati dallo stato anche se lo rappresentano molto più degnamente di tanti politici incapaci e disonesti. Se questo appena passato per Napolitano è stato l'annus horribilis la colpa sarà di qualcuno no? e lui non c'entra niente? sicuro?
Qui invece ce lo mandano di traverso prim'ancora che cominci. Che ha detto quel signore che sta in politica da sessant'anni? "la politica cambi".
La politica, mica lui e quelli come lui, ci mancherebbe. Il fatto che la politica non potrà cambiare mai finché sarà inquinata da chi ne ha distrutto perfino il senso non sfiora nemmeno di striscio il padre padrone della repubblica italiana.
Nel discorsetto prefabbricato di ieri Napolitano ha parlato un po' di tutto, perfino del disastro criminale in Campania come se la cosa non lo riguardasse mentre invece lo riguarda eccome, ma si è dimenticato di nuovo dei giudici antimafia di Palermo: il giudice Di Matteo non si è meritato nemmeno la citazione ipocrita di fine d'anno, dev'essere stato proprio cattivo Nino Di Matteo se la mafia lo vuole ammazzare e lo stato non spreca nemmeno una parola per lui.
E allora, tanti auguri di buon anno a Nino Di Matteo e a tutti i dimenticati dallo stato anche se lo rappresentano molto più degnamente di tanti politici incapaci e disonesti. Se questo appena passato per Napolitano è stato l'annus horribilis la colpa sarà di qualcuno no? e lui non c'entra niente? sicuro?
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LE SPESE DEL QUIRINALE
vv
E' il bello è che Napolitano ha avuto la faccia tosta
di ripetere che i politici devono abolire le spese inutili! Ipocrita! Perché non
taglia lui subito i due terzi delle spese enormi del Quirinale? Costui è peggio
di un sovrano, ha una corte di 2.181 dipendenti. Ha un appannaggio di 239.000
euro. L'apparato che lo circonda imporrà quest’anno una spesa di 235 milioni di
euro, il 60% in più di 10 anni fa, e il triplo rispetto a
vent’anni fa. E il bello è che questo personale ha per lo più FUNZIONI
CERIMONIALI !
Napolitano è il presidente della repubblica più
costoso del mondo.
Hollande, con molti maggiori poteri di lui, comprese
le spese di rappresentanza e di viaggio, prende un milione 736mila euro. Qui
siamo a 253 milioni! Hollande ha un salario mensile
lordo di 6.627 euro. Lui di 218.000! E l’Eliseo ha la metà di dipendenti del
Quirinale!
Il Quirinale costa più dell'Eliseo e di Buckingam
Palace messi insieme!
I P O C R I T A !
Il Quirinale costa più della Casa Bianca! e
Napolitano prende più di Obama.
La Casa bianca ha solo 454 dipendenti. Napolitano ne
ha 2181 !
Ma di cosa ciancia costui?
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AUGURI DA SAURO
Quest'anno gli auguri di Natale, oltre che sobri,
sono con un messaggio particolare.
Premessa.
Ieri sera ennesima conferenza economica con oggetto: euro.
Premessa.
Ieri sera ennesima conferenza economica con oggetto: euro.
Nulla che non sapessi già. Ma ogni volta sentire i
dettagli sulla trappola perfetta dell'euro mi sconvolge e mi
atterrisce.
Uno dei punti su cui tutti battono è la"crescita" per
arrivare ad una ripresa che ci consentirebbe di diminuire il
debito.
Ma con quale prospettiva possiamo
crescere?
Chi lavora, chi ha la fortuna di avere un lavoro,
spesso produce più di prima, ma gli stipendi sono fermi. Anzi, in termini di
potere di acquisto nettamente diminuiti. Idem le pensioni. Mia madre, pensione
minima di 450 euro al mese, sta ancora fiduciosamente aspettando la pensione di
mille euro al mese promessa non so quanti anni fa dal signor Berlusconi. Povera
illusa! Una delle linee di politica economica per essere competitivi, in un
sistema a cambio fisso come l'euro, è la diminuzione degli stipendi. Il che
significa la diminuzione dei diritti. La precarietà dei lavoratori. La loro
ricattabilitá con lo spauracchio quotidiano della possibile chiusura delle
aziende. Insomma, non se ne esce. Inoltre, a mio umile parere, è assolutamente
anacronistico pensare ancora di puntare nel 2013 alla cosiddetta "industria
pesante".
Vi lascio con un sincero augurio di un buon Natale e
Buone Feste con alcune considerazioni su cui vi invito alla
riflessione.
1) Comprate meno prodotti tedeschi e dei suoi paesi
satelliti che potete. La Germania sta giocando sporco con l'euro e con il
concetto di Europa. Lo ha fatto notare anche Obama. Si sono accorti anche gli
USA che il surplus della bilancia commerciale della Germania è troppo alto, è
una minaccia per tutto il sistema economico mondiale.
2) Fatevi una domanda. Fate finta di venire da un
Paese straniero. Cosa sapete dell'Italia? Quali sono i suoi punti di forza?
Nessuno vi risponderebbe la Fiat o l'Ilva. Quasi tutti vi direbbero:
- la sua cucina, ovvero il cibo. I vini. Tutto quanto gira attorno al settore agro alimentare.
- Cultura. Musei. Monumenti. Folclore. Recupero delle feste tradizionali.
- Bellezze naturali (che siamo scientemente distruggendo).
- Città d'arte. L'Italia è una miniera d'oro, se ce l'avessero gli americani. .....!
Questo vi risponderebbe un qualsiasi straniero se gli chiedeste "cosa sa dell'Italia.
- la sua cucina, ovvero il cibo. I vini. Tutto quanto gira attorno al settore agro alimentare.
- Cultura. Musei. Monumenti. Folclore. Recupero delle feste tradizionali.
- Bellezze naturali (che siamo scientemente distruggendo).
- Città d'arte. L'Italia è una miniera d'oro, se ce l'avessero gli americani. .....!
Questo vi risponderebbe un qualsiasi straniero se gli chiedeste "cosa sa dell'Italia.
3) Quindi vi invito a cominciare a ripensare - in
virtù del detto "il pensiero crea" - al nostro Paese in quanto oggetto di una
storica riconversione, da Paese agricolo, quale era, ad industriale, quale non
riesce più ad essere, a Paese della cultura, della storia, dell'arte, del buon
cibo, della moda; della bellezza.
Su queste cose possiamo essere competitivi ed
assolutamente unici al mondo ed inimitabili. Iniziamo intanto da noi stessi,
cominciamo a vederci sotto una luce diversa. Facciamo che il cambiamento cominci
da ognuno di noi per arrivare agli altri e chissà, forse, perché no, anche ai
politici. Cominciamo da noi. Pensiamo a volerci bene ed a voler bene
all'ambiente che ci circonda, al nostro Paese. Pensiamo al nostro Paese, nelle
nostre conversazioni, come arte, cultura, buon cibo, bellezza. Diffondiamo il
nostro pensiero in maniera virale.
Non aspettiamo il cambiamento da un Salvatore, che
non è stato Berlusconi e non sarà Renzi o Grillo.
Cominciamo da noi. Cominciamo da chi ci sta attorno,
giorno per giorno. Tutti i Santi giorni.
Chissà che pensando ad una Italia migliore,
intensamente, convintamente, tutti quanti insieme, un miracolo non si avveri.
......
Tanti cari auguri.
Sauro
..
Agustìn Goytisolo
Risoluzione
Risoluzione di essere
felice
al di sopra di tutto, contro tutti
e contro di me, di nuovo
– al di sopra di tutto, essere felice –
torno a prendere questa decisione.
al di sopra di tutto, contro tutti
e contro di me, di nuovo
– al di sopra di tutto, essere felice –
torno a prendere questa decisione.
Ma più che il proposito
di ammenda
dura il dolore del cuore.
dura il dolore del cuore.
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