mercoledì 1 gennaio 2014

Mar Rosso torna alla ribalta a Capodanno

Sempre alto l’interesse italiani per lmete esotiche durante l’inverno


Sharm el-SheikhSharm el-Sheikh

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Non risente di particolari flessioni, nonostante la crisi economica, l'interesse degli italiani per le destinazioni esotiche durante il periodo invernale.

Tra le mete, emergono Cuba, Santo Domingo e Messico e Oceano Indiano. Le Isole Canarie si confermano destinazione amata da chi viaggia nella stagione fredda, in primis Fuerteventura e Tenerife. 

E poi c'è il Mar Rosso, tornato alla ribalta dopo la rimozione dello sconsiglio da parte della Farnesina: durante il week end natalizio, nei villaggi turistici sono arrivati oltre mille turisti italiani e per il Capodanno è previsto un raddoppio delle presenze.

Un dato rilevante, considerando un fermo di tre mesi dei flussi turistici non solo provenienti dall’Italia ma anche da altri Paesi europei. I tour operator hanno lavorato per rilanciare la destinazione: “Il Mar Rosso – ha detto Stefano Pompili, direttore generale di Veratour - è ineguagliabile in quanto ad attrattività e competitività rispetto ad altre località”. Il clima mite rende la meta appetibile per gli europei, in particolare durante la stagione invernale. Il paesaggio, il mare limpido e le meraviglie della barriera corallina sono la motivazione principale di viaggio di chi ama praticare attività subacque o snorkeling. Il Mar Rosso è anche un tuffo nella cultura orientale: dai luoghi di culto alle strade su cui convivono cammelli e automobili, dalle creazioni artigianali dei papiri alle decorazioni con la sabbia colorata, dalle spezie agli oli essenziali. 

Anche le istituzioni locali puntano a rilanciare il turismo nell’area egiziana lontana dai disordini attraverso un piano di investimento dedicato all’area del Mar Rosso: Khaled Fouda, governatore del Sud del Sinai, in un incontro con la stampa a Sharm El Sheikh, ha annunciato i progetti di conversione dell'aeroporto militare di Ros El Sidr in aeroporto civile, di raddoppio delle piste di atterraggio e del numero dei terminal dell’aeroporto di Sharm El Sheikh e un piano di sviluppo del turismo termale. "Per noi - ha spiegato il governatore – la città di Sharm rappresenta il 40% dei ricavati del turismo in tutto l'Egitto". Ha poi voluto sottolineare: “Siamo distanti circa 500 km da Il Cairo e effettuiamo un controllo costante per mantenere in sicurezza l’area del Mar Rosso, che non è mai stata in stato di pericolo dall’attentato del 2005”. 

A distanza di tre anni dall'inizio delle proteste della primavera araba, gli effetti negativi sull'andamento turistico in Medio Oriente sono, infatti, tangibili. "Sul Mar Rosso - ha detto Khaled Fouda - quest'anno abbiamo accolto otto milioni di turisti internazionali, una flessione significativa rispetto ai 14 milioni del 2010”.

(ANSA)

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