lunedì 13 gennaio 2014

Grillo, al via referendum su reato di clandestinità
I dissidenti: «Politica non sia un videogame»


MOVIMENTO CINQUE STELLE


Dopo le polemiche per l’emendamento, il leader del M5S pubblica sul blog il referendum

Beppe Grillo (Ansa)Beppe Grillo (Ansa)
Nuove polemiche tra i Cinque Stelle. E il tema, ancora una volta, è il reato di immigrazione clandestina. In attesa che venga votata in Senato la legge sulle «depenalizzazioni» che ha al suo interno la disposizione che abolisce il reato di clandestinità, Beppe Grillo dal suo blog lancia una consultazione on line aperta agli iscritti del Movimento 5 Stelle per dare la linea sul voto dei parlamentari. «Si chiede a tutti gli iscritti certificati entro il 30 giugno un parere vincolante sul voto che il Gruppo Parlamentare del Senato dovrà esprimere sul “reato di clandestinità” - spiega Grillo nel post -. Poi, le istruzioni per votare: «Il sistema di votazione sarà attivo oggi lunedì 13 gennaio dalle ore 10 alle ore 17. I risultati saranno comunicati ufficialmente sul blog alle 18».


DEMOCRAZIA DIRETTA - La consultazione online arriva dopo che nei mesi scorsi alcuni senatoridel M5S avevano promosso un emendamento per promuovere lo ius soli. Un provvedimento salutato da molti come un successo. Ma Grillo dal blog aveva fatto marcia indietro sottolineando come posizioni del genere vadano prese di accordo con la base degli attivisti. E dunque con consultazioni online. Il dietrofront aveva scatenato numerose polemiche. Che ora riprendono. A stretto giro arriva un post su Fb del senatore M5S Francesco Campanella, una tra le voci più critiche del Movimento, che parla del blog come «arma» e invita a togliere «la pistola a Casaleggio». La «vicenda del reato di clandestinità- polemizza il senatore siciliano - è stata gestita dal blog in modo discutibile. Non è così che va gestita la democrazia diretta. La vita delle persone non è un videogioco né una battuta da condividere sui social media. Il blog gestito così diventa un’arma nelle mani di qualcuno che si e’ convinto di poter gestire più di 150 parlamentari con strategie di organizzazione di rete aziendale. Togliamo quella pistola a Casaleggio! Il M5S è un fenomeno troppo serio per essere gestito in questo modo!» . Anche Lorenzo Battista, senatore 5 stelle, già considerato uno dei cosiddetti dissidenti, si scaglia contro il metodo scelto da Grillo : «Penso sia giunto il momento di dire basta a questa gestione del blog/portale/sistema operativo (chiamatelo come vi piace) - scrive polemico Battista - invito caldamente l’autore di questo ennesimo condizionamento esterno a rivedere insieme al gruppo parlamentare il modus operandi o lasciare a una rappresentanza più democratica e partecipativa la gestione dello strumento informatico/informativo del M5S».
LA RETE - Così mentre si riaccendono gli animi, Grillo pubblica un intervento della Commissione Esteri e di Alessandro Di Battista a favore dei marò al grido di “Adesso basta”. Il tutto mentre si attende anche la partenza delle consultazioni sulla legge elettorale e la selezione dei candidati alle elezioni europee. Come dire, dunque, che ancora una volta, i deputati Cinque Stelle dovranno fare i conti con la volontà della “rete” degli attivisti, come deciso da Grillo e Casaleggio.
http://www.corriere.it/politica/14_gennaio_13/grillo-lancia-consultazioni-reato-clandestinita-dissidenti-politica-non-sia-videogame-b474ad60-7c49-11e3-bc95-3898e25f75f1.shtml?fr=box_primopiano

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