venerdì 17 gennaio 2014

GIALLO CAUDINO - DA DOVE ARRIVA IL FILE AUDIO IN CUI LA DE GIROLAMO VIENE AVVISATA DI UN COMPLOTTO AI SUOI DANNI? CHI L’HA REGISTRATO E QUANDO? E PERCHÉ NUNZIARELLA L’HA PORTATO AL TG5 ANZICHE’ IN PROCURA?

È arrivata solo ieri in Procura la conversazione captata tra l’allora deputata del Pdl e l’ex direttore Felice Pisapia, trasmessa mercoledì sera dal Tg5 - Nel dialogo, Pisapia mette in guardia “Nunzia” da un presunto piano per eliminarla politicamente - Sul copyright della registrazione, chi mente tra Mimun e Santoro?...


Conchita Sannino per ‘La Repubblica'
C'era un mercato delle registrazioni e delle controregistrazioni, che pulsava intorno alla Sanitopoli di Benevento e all'inchiesta che ora costringono il ministro Nunzia De Girolamo a riferire in Parlamento. Scenari di abuso che tengono sulla corda i suoi fedelissimi, coinvolti con Nunzia nelle interferenze di quel "direttorio" che dettava scelte e tempi alla Asl diretta da Michele Rossi. Ora spuntano altre due ore di dialoghi immortalati su
pen drive.
nunzia de girolamo annagrazia calabriaNUNZIA DE GIROLAMO ANNAGRAZIA CALABRIA
Tutti da decifrare. Da quel "nucleo" di centosessanta minuti - un audio più corposo di quanto emerso, tutto inedito, sfuggito al radar degli inquirenti e quindi mai depositato agli atti - arriva infatti la conversazione captata tra l'allora deputata del Pdl e l'ex direttore Felice Pisapia, trasmessa mercoledì sera dal Tg5. Chi l'ha registrata? Mistero. Quando? Nel novembre 2012. La Procura di Benevento l'ha potuta acquisire solo ieri, attraverso la Guardia di Finanza.
IL FILE MISTERIOSO CHE SPIAZZA LA PROCURA
Nel dialogo, Pisapia mette in guardia "Nunzia" da un presunto piano per eliminarla politicamente ordito ai suoi danni da personaggi locali, tra cui un deputato del Pd. L'acquisizione della Procura è un atto doveroso, ma si aprono domande. Se il ministro ne conosceva o ne aveva visto il contenuto, perché non l'ha immediatamente denunciato all'autorità giudiziaria? Se non ne sapeva nulla, come dice, è un caso che le dichiarazioni e le frasi sussurrate a propria difesa coincidano perfettamente con la tesi del presunto "complotto" su cui si dilungano lei e Pisapia?
A ciò si aggiunge la rivelazione della trasmissione "Servizio Pubblico", ieri. Dice Santoro: «Abbiamo chiesto ai colleghi del Tg5 copia del file, ma ci hanno risposto che non potevano perché quell'audio è di proprietà dell'avvocato della De Girolamo, che dunque ne ha il copyright». Era già a disposizione del ministro, dunque? E da quanto? Ma il direttore del Tg 5, Clemente Mimun, smentisce: «Ci è arrivato in forma anonima».
NUNZIA DE GIROLAMO ALESSANDRO VESPANUNZIA DE GIROLAMO ALESSANDRO VESPA
TRANSAZIONI "FAVOLOSE" AGLI STUDI LEGALI
Ma cosa c'è, di altro, nei dialoghi tra Pisapia e la De Girolamo? I due fanno molti nomi, parlano di anomalie che sarebbero state commesse anche nelle relazioni tra Asl e alcuni avvocati. E si confrontano su un giro di denaro di cui beneficerebbero tanti studi, legali, di Benevento. Si parla di «debiti» e sembrerebbe una anomalia: gli avvocati al più vantano crediti. Invece la storia condurrebbe a dei mandati di pagamenti duplicati o triplicati, anche in assenza di prestazioni.
Cosa accadeva, dunque, nei conti di quella Asl? A questo fronte, punta decisamente anche la difesa di Michele Rossi, attuale manager della Asl, nel presentare il suo esposto alla Procura contro mandati di pagamento irregolari autorizzati da Pisapia. «Una Asl presa per un bancomat», denuncia Rossi.
NUNZIA DE GIROLAMO MARA CARFAGNA resizeNUNZIA DE GIROLAMO MARA CARFAGNA RESIZE
Compensi che oscillavano tra i 3900 euro e i 4800 euro che sarebbero stati pagati più volte, 87 mandati di pagamento irregolari denunciati dal manager Rossi e dati al pm Giovanni Tartaglia Polcini. Sotto accusa anche l'onorario d'oro dell'avvocato Giovanna Perna, molto legata a Pisapia. Il gip Flavio Cusani, annota comunque che sia stato Pisapia, e non Rossi, a dare il via alle denunce con una «propria nota interna» anche se poi lo stesso Pisapia «omise di riferire delle altre gravissime anomalie attinenti a tanti ordinativi da lui firmati».
I FAVORI DEL MANAGER ROSSI AI CONSUOCERI
Tante, troppe le vicende da chiarire anche a carico di Rossi. Una avrebbe potuto comportare perfino la «decadenza» del manager dell'Asl, ma nessuno se ne accorse. Lo segnala un esposto. Rossi non ha mai redatto e presentato il Piano per il risparmio degli affitti dell'azienda come previsto dalla Regione.
Felice Pisapia asl BeneventoFELICE PISAPIA ASL BENEVENTO
Così, gli uffici della Riabilitazione e della Medicina legale sono rimasti in fitto nel palazzo di via Val Fortore di Benevento. Costo: 400mila euro di denaro pubblico. Il proprietario degli immobili? Il consuocero: signor Lampugnale, papà del giovanotto che ha sposato la figlia di Rossi, Talita. Un altro consuocero è diventato invece suo consulente «gratuito» della Asl.
clemente mimunCLEMENTE MIMUNsantoro berlusconiSANTORO BERLUSCONI

MICHELE ROSSI ASL BENEVENTOMICHELE ROSSI ASL BENEVENTO
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/giallo-caudino-da-dove-arriva-il-file-audio-in-cui-la-de-girolamo-viene-70126.htm

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