martedì 21 gennaio 2014

Eutanasia della ragione




Chi siete? Siete il popolo italiano? Questo è il popolo italiano? Quello che si commuove davanti alla Divina Commedia letta da Benigni, che s’incazza se alla squadra del cuore negano il rigore. Vorrei fermarvi uno a uno, ai semafori, sui marciapiedi, nella metro oppure davanti ai tornelli mentre entrate a vedere la partita o nei pub, nei centri commerciali, mentre comprate il pane, ovunque sia possibile, dal parrucchiere, al mercato dell’usato, su Facebook, su Twitter, dappertutto, per dirvi chi siete? Siete una popolazione sovrana? Siete una comunità civile? Chi siete? per Dio! Rispondete. Tu. Chi ti credi di essere? Vorrei sapere tutto quello che ti credi di essere. Sei un filosofo? Sei un grande pensatore? Un artista? Un bravo operaio? Chi sei tu? Lo voglio urlare da una riva all’altra del fiume, forte, come farebbe un matto. Te lo voglio proprio urlare sul muso: chi ti credi di essere? Un italiano? Perché gli italiani sono codardi? Sono ciechi? Sono ignoranti? Sono mafiosi? Sono ladri? Come sono gli italiani? Sono come te? Ottusi fino alla tracotanza. Diffidenti, insolenti, buoni solo a criticare, incapaci di riconoscere il vero? Sono questi? Sono quelli che pur di non ammettere le loro colpe lasciano scorrazzare bellamente guitti saltimbanchi mascherati da intellettuali? Gli italiani come gli oltranzisti più incalliti, fanatici religiosi s’immolano, idealisti manipolati. Finti bigotti, all’occasione pronti a rigirare il senso dei discorsi. Abituati alla truffa, alla frode, al tirare a campare. Con chi bisogna parlare? Cosa c’è più grave da dire, da denunciare? Vittime del giochino delle tre carte. Consapevoli perciò collusi. Stanche menti senili. Davanti ai pacchi da indovinare alla tv. Tutti i giorni sbeffeggiati, acari, parassiti. Per vent’anni hai martorizzato il prossimo con improperi verso Berlusconi al punto che già ti manca, ti manca come manca la dose al tossico. E tu? Quello che ha per una vita criticato l’ipocrisia di una certa sinistra collusa con il capitalismo oggi cosa fai? Ci vai a braccetto. E’ morta la logica. E’ morta la ragione. Davanti all’innegabile, colui che crede di essere degno di questo paese ma non lo è, nega. Il suicidio della ragione. Imbambolati, traditi, agite da traditori. Questo è l’italiano di oggi. Colui che non vede, non sente ma parla e quando parla sa solo mentire spudoratamente. Altrimenti agirebbe. Toglierebbe subito il cibo al cancro che ci affligge. Se ci fossero ancora italiani in giro, certa gente non potrebbe canzonare così a lungo. Il raccomandato è ovunque. Ovunque è il mafioso. Ovunque c’è il truffaldino. Tuttavia 50 milioni sono una esagerazione. Perciò qui c’è qualcosa che non quadra. Non si può minimamente ipotizzare che dopo 10 mesi di assoluta inattività politica, di giochetti, di denunce, indagati, tasse maggiorate, offese all’intelletto, bugie, calunnie, la gente ancora ci crede e ci casca. Non si può accettare che uomini dotati di un normale quoziente intellettivo facciano passare insulse propagande. Mazzette miliardarie. Senza pudore, lasciti alle banche, inciuci a non finire. Un’ecatombe di miserie. La terra dei fuochi non è solo una landa, è dentro il popolo italiano, nella coscienza. Popolo intossicato fino alle tempie, a nascondere scorie nucleari. Per fortuna che almeno il 51% della popolazione dimostrerà che questo mio scritto è solo lo sfogo di un beota, che non ha ancora compreso che il popolo italiano alle prossime elezioni, sia col Porcellum, sia col Mattarellum, sia col Menestrellum, col Renzellum, fate voi, rifilerà tanti rumorosi calci nel di dietro a questi arroganti pulcinella che sono al governo. Italiani? Chi siete? Rispondete.

About the Author

 - Nato a Roma, mi occupo di Turismo, Arte, Archeologia, Musica e Spettacolo.


http://www.reset-italia.net/2014/01/21/eutanasia-della-ragione/#.Ut7VO9IuK1s

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