Elettricità:Terna,-3,4% fabbisogno 2013,maggior calo da 2009
Cresce produzione energia verde
ROMA - Il fabbisogno di elettricità in Italia nel 2013 ha fatto segnare la seconda flessione consecutiva, con un -3,4% che rappresenta il maggior calo dal 2009. E' quanto emerge dai dati preliminari di Terna, che sottolinea come sia in crescita la produzione di energia verde (+21,4% idroelettrico, +18,9% fotovoltaico, +11,6% eolico e +1% geotermico), mentre la tradizionale fonte termoelettrica scende del 12%.
Il totale dell'energia richiesta in Italia nel 2013 ammonta a 317,1 miliardi di kilowattora. A parità di calendario, la diminuzione è del 3,1% in considerazione del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in più perché bisestile. Afferma Terna in una nota.
Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2013, la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,1 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 2,2% rispetto a dicembre dello scorso anno. Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di dicembre 2013 diventa tuttavia -2%.
Secondo le prime stime, nel 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l'86,7% con produzione nazionale (di cui 56,8% termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7,0% fotovoltaica) e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (277,4 miliardi di kWh) è in diminuzione del 3,6% rispetto al 2012. In aumento le fonti di produzione idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica (+18,9%), eolica (+11,6%) e geotermica (+1,0%); in calo invece la fonte termoelettrica (-12,0%).
A livello territoriale le flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-16,4%) e nella macroarea del Nord-Ovest (-7,8%) che include Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta.
Il totale dell'energia richiesta in Italia nel 2013 ammonta a 317,1 miliardi di kilowattora. A parità di calendario, la diminuzione è del 3,1% in considerazione del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in più perché bisestile. Afferma Terna in una nota.
Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2013, la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,1 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 2,2% rispetto a dicembre dello scorso anno. Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di dicembre 2013 diventa tuttavia -2%.
Secondo le prime stime, nel 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l'86,7% con produzione nazionale (di cui 56,8% termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7,0% fotovoltaica) e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (277,4 miliardi di kWh) è in diminuzione del 3,6% rispetto al 2012. In aumento le fonti di produzione idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica (+18,9%), eolica (+11,6%) e geotermica (+1,0%); in calo invece la fonte termoelettrica (-12,0%).
A livello territoriale le flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-16,4%) e nella macroarea del Nord-Ovest (-7,8%) che include Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta.
(ANSA)
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