sabato 18 gennaio 2014

ECCLESTONE, LA CORSA È FINITA – ALLA SBARRA PER CORRUZIONE, SI DIMETTE DAL CDA DELLA FORMULA 1: È LA FINE DI UN ‘ONE MAN SHOW’ DURATO 30 ANNI (DA OGGI 2 TUTOR GESTIRANNO GLI AFFARI DEL CIRCUS)

Ecclestone è stato rinviato ieri a giudizio dal tribunale di Monaco e sarà processato in aprile – A un mese e mezzo dall’inizio del campionato mondiale, il ‘Supremo’ si è ritrovato commissariato dalla società che gestisce la Formula 1 – Il silenzio di Horner, il boss della Red Bull, che Ecclestone aveva designato suo erede… - -

peter brabeck e bernie ecclestone jpegPETER BRABECK E BERNIE ECCLESTONE 
Stefano Mancini per ‘La Stampa'
Bernie Ecclestone ha gestito per un trentennio la Formula 1 pensandosi immortale. Ha firmato contratti che scadranno quando avrà novant'anni e nei giorni scorsi meditava di comprarsi l'autodromo del Nürburgring invece di cercare una villa senza barriere architettoniche. Non l'ha fermato l'anagrafe, ma un errore di valutazione: una tangente di 44 milioni di dollari a un banchiere tedesco che si è fatto beccare e che ha spifferato tutto. Il banchiere Gerhard Gribkowsky della Bayern Lb sta scontando otto anni e mezzo di carcere per corruzione ed evasione fiscale, mentre Ecclestone è stato rinviato ieri a giudizio dal tribunale di Monaco e sarà processato in aprile.
Le conseguenze sono state immediate. A un mese e mezzo dall'inizio del campionato Ecclestone si è visto «commissariare» dalla società che gestisce la F1, la Delta Topco: ha dovuto lasciare il consiglio di amministrazione, continuerà a svolgere l'ordinaria amministrazione, ma le decisioni importanti saranno prese e sottoscritte d'ora in poi dal presidente Peter Brabeck-Letmathe e dal suo vice Donald Mackenzie. «Ecclestone ha proposto di fare un passo indietro immediato in qualità di direttore. Il consiglio di amministrazione si è detto d'accordo - si legge in una nota diffusa dalla Delta Topco -. Per il bene della F1 continuerà ad occuparsi della gestione giorno per giorno, ma sotto un controllo più stretto».
In apparenza non cambierà nulla, perché il Supremo - così lo chiamano gli anglosassoni - ha in mano contratti e contatti con capi di Stato, organizzatori di Gran premi, sponsor, televisioni, banche. E non esiste un numero 2 che possa sostituirlo anche solo temporaneamente. In realtà, è l'inizio della fine. Una conclusione morbida, graduale, decisa da fattori esterni: non l'anagrafe, non i suoi 83 anni portati con leggerezza, ma un inflessibile giudice tedesco.
bernie ecclestoneBERNIE ECCLESTONE
Lui proverà a resistere. Ripeterà che ha pagato non per corrompere e ottenere una quotazione più bassa dei diritti della F1, bensì per sfuggire a un ricatto. Forse riuscirà anche a spuntare un'assoluzione. Intanto, però, il processo di transizione è cominciato. Nessuno nell'ambiente è stato tanto ingenuo da infierire nell'immediatezza della notizia. Nel fragoroso silenzio di ieri, spiccano i comunicati della Red Bull che annuncia la presentazione della nuova monoposto il 28 gennaio a Jerez, della Pirelli che fornirà le gomme al Circus per altri tre anni e della McLaren che ha rinominato amministratore delegato Ron Dennis e quindi sta silurando Martin Whitmarsh.
Sul Supremo neanche una parola. Christian Horner, il team principal della Red Bull, mercoledì aveva definito Ecclestone «insostituibile» (un bel problema, se l'insostituibile ha 83 anni) e non è tornato sull'argomento dopo l'annuncio del rinvio a giudizio. Ecclestone l'aveva già designato erede, suscitando al più qualche sorrisino nelle squadre rivali.
MONTEZEMOLO ECCLESTONEMONTEZEMOLO ECCLESTONE
Il nuovo modello di Formula 1 potrebbe essere quello proposto in più occasioni da Luca Montezemolo, che oltre a presiedere la Ferrari siede nel consiglio di amministrazione di Delta Topco: la gestione affidata un gruppo con tre direttori (tecnico, sportivo, commerciale) e la fine di un «one man show», che pure ha arricchito la F1 e l'ha resa un evento planetario. Se assolto, Ecclestone potrebbe essere un ingranaggio della nuova macchina organizzativa.
Il 22 gennaio ne discuteranno a Ginevra i rappresentanti delle squadre, oltre al presidente della Fia Jean Todt. L'invito è anche per Ecclestone. O almeno lo era: Ecclestone arriverà accompagnato dai due tutor? Potrà votare eventuali modifiche al regolamento? La sua ultima proposta (assegnare il doppio dei punti nella gara conclusiva del Mondiale ad Abu Dhabi) era passata all'unanimità. Poi era stata criticata. E adesso, secondo voci maliziose, all'unanimità sarà cancellata. Il potere logora chi l'ha perso.
ecclestone montezemoloECCLESTONE MONTEZEMOLO
http://www.dagospia.com/rubrica-30/Sport/ecclestone-la-corsa-finita-alla-sbarra-per-corruzione-si-dimette-dal-cda-della-formula-70141.htm

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