giovedì 9 gennaio 2014

E’ l’Honduras il Paese più violento al mondo

Vanta il poco invidiabile primato del tasso di omicidi più elevato, escluse le zone di guerra



Il paese più violento del mondo è l’Honduras. Un paese in America centrale dove la vita dei cittadini è completamente vampirizzata dalle gang criminali, dove si può essere uccisi per un pacchetto di patatine, dove le prime pagine dei giornali, con le giornaliere foto di uomini e donne massacrati, sembrano necrologi illustrati e dove in alcune città, dei camion frigoriferi sono parcheggiati davanti agli obitori per far fronte all’ingente afflusso di cadaveri.
L’Honduras vanta il poco invidiabile primato del tasso di omicidi più elevato – escluse le zone di guerra – del mondo. Ci sono stati qui l’anno scorso 85 omicidi per 100,000 abitanti e nel 2013 il conto aumenterà a 90 per 100,000 (in Italia, nel 2009, il tasso di omicidi è stato pari allo 0,97 per 100,000 abitanti).
La maledizione del crimine viene al paese dalla sua posizione “strategica” nello scacchiere del traffico della droga. L’Honduras è situato tra i campi di coca del bacino amazzonico e i consumatori delle città nordamericane. Si calcola che l’80% della cocaina che raggiunge gli Stati Uniti proviene oggi dall’Honduras, sia via mare che trasportata con piccoli aerei che decollano da piste costruite nel mezzo dela giungla. Negli ultimi anni, la situazione è peggiorata in seguito al successo di alcune operazioni anti-droga, guidate dagli Stati Uniti, in Colombia e in Messico. I signori della droga di questi luoghi si sono rivolti verso l’Honduras. La foresta tropicale de La Mosquita lungo la costa caraibica del paese è diventa il porto nascosto del traffico di droga.
Nelle città del paese regnano la paura e la violenza. La periferia della capitale Tegucigalpa è nelle mani dei criminali, numerosi e ben equipeggiati, e solo da poco tempo, la polizia, grazie a dei rinforzi da poco ricevuti, ha ripreso a farsi vedere in questi luoghi dove si susseguono le case fatiscenti e le fogne a cielo aperte e dove sui muri campeggiano le scritte inneggianti ai clan come pure le minacce per i traditori e i pentiti. Nei quartieri dove vive la classe media locale, poco lontano da qui, le cose vanno un poco meglio ma solo al prezzo di un’estrema militarizzazione dell’esistenza. Quelle che un tempo erano semplici strade ora sono diventate dei posti di blocco. Agenti di sicurezza privati armati fino ai denti controllano chiunque passi. I cartelli della droga si sentono talmente potenti che solo qualche settimana fa hanno tentato di rapire la figlia di un ex presidente della repubblica.
Alla fine dell’ottocento fu per l’Honduras che l’impopolare termine Repubblica delle Banane fu coniato, essendone il paese un grande esportatore. E’ la cocaina e la scia di sangue che provoca che rischiano di caratterizzare l’Honduras dell’inizio del ventunesimo secolo. (fonte)

http://www.lafucina.it/2013/12/03/e-lhonduras-il-paese-piu-violento-al-mondo/

Nessun commento:

Posta un commento