giovedì 23 gennaio 2014

Direttiva Europea: Riaprono le case chiuse – da maggio anche in Italia


n otto Paesi europei
(Paesi Bassi, Germania, Turchia, Austria,Svizzera, Grecia, Ungheria e Lettonia)
la prostituzione è legale e regolamentata.
In Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Spagna, Portogallo, Italia, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Estonia e Lettonia la prostituzione non è reato, ma l’adescamento, lo sfruttamento e la gestione dei bordelli lo sono.
Direttiva 2014/29/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio
concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla regolamentazione amministrativa della prostituzione.
L’attività deve essere considerata come un’attività economica al pari di altre e pertanto sottoposta a controlli medici e amministrativi e alla delimitazione dei luoghi in cui viene praticata se si tratta di case chiuse.
Chi pratica l’attività della prostituzione dovrà essere registrato presso appositi organismi locali che dispongono di archivi sanitari e gli A.P.C ( Agenti di Polizia Comunitaria) dovranno schedare chi esercita l’attività in oggetto. Coloro che operano nel settore del sesso non possono avere accesso ai sussidi statali, perché la loro non è riconosciuta come una “professione” legittima, però – di contro – sono obbligati a pagare le tasse.
Pur ricordando che non spetta a questo Parlamento sostituire la sua valutazione a quella dei legislatori degli Stati membri in cui un’attività asseritamente immorale è praticata quest’ultima ha fornito una propria definizione di prostituzione : “attività mediante la quale il prestatore soddisfa, a titolo oneroso, la richiesta del beneficiario, senza tuttavia produrre o cedere beni materiali”. Questa Direttiva conclude affermando che “l’attività della prostituzione esercitata a titolo individuale può essere considerata come un servizio erogato dietro remunerazione e pertanto si inserisce nell’ambito delle disposizioni del diritto comunitario relative alla libera prestazione di servizi”.
L’obbligo degli stati membri di uniformarsi alla direttiva è fissato al 16 Febbraio 2015 , gli stati membri entro 90 giorni dovranno pubblicare i decreti attuativi nazionali per non incorrere nella  procedura di infrazione  disciplinato dagli articoli 258 e 259 TFUE
Finalmente una decisione importante che armonizza questa delicata materia.
http://www.europarl.europa.eu/oeil/home/home.do

http://corrieredelmattino.altervista.org/direttiva-europea-riaprono-le-case-chiuse-da-maggio-anche-italia/

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