domenica 26 gennaio 2014

Depositate osservazioni per la Stroppiana-Broni-Mortara


A seguire, testo dell'osservazione inviata al Ministero dell'Ambiente inerente al progetto della Stroppiana-Broni-Mortara, sottoscritto da 40 cittadine e cittadini autorganizzati
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA
DEL TERRITORIO E DEL MARE
DIREZIONE GENERALE PER LE VALUTAZIONI AMBIENTALI
DIVISIONE II – SISTEMI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE

VIA CRISTOFORO COLOMBO, 44 – 00147 ROMA (RM)


OGGETTO: Osservazioni in merito autostrada Stroppiana-Broni-Mortara

In riferimento all'infrastruttura di cui sopra, intendiamo esprimere forte contrarietà alla sua realizzazione, stanti le molteplici argomentazioni poste in essere che interessano questioni ormai dirimenti e di prioritaria emergenza quali:

l'ecosostenibilità dell'azione antropica, in conflitto con la nota situazione di dissesto idrogeologico del territorio, fortemente pressante anche nell'area individuata dal progetto;

gli scarsi livelli di salubrità afferenti ad acqua, atmosfera e terreni, in quella che fino agli inizi del secolo scorso veniva identificata come la “area più fertile del continente europeo”;

l'ingente livello di cementificazione e consumo di suolo in genere, ricordando il fatto che assai difficilmente sia possibile recuperare nel tempo gli spazi di territorio vergine intaccati dall'azione dell'uomo

la tutela della salute della popolazione e della fauna nell'area interessata (nonostante promettenti quanto discutibili integrazioni poste da SA.BRO.M. S.P.A. nel merito) che coinvolge percorsi di tutela di fragile biodiversità, sottoposte a pesante carico per quanto afferente all'atmosfera ed al terreno, inevitabilmente lordato del percolato del manto stradale carico di polveri sottili (in Comuni già da questo punto di vista sotto stress) e residui di varia natura (a cui si aggiunge il progressivo sbriciolamento del catrame della sede stradale stessa)

A ciò si aggiungano le milioni di tonnellate movimentate in attuazione del c.d. “Piano Cave” recepito con preoccupazione dagli stessi Comuni coinvolti (vedasi a tale riguardo le osservazioni poste in essere dall'Amministrazione di Breme Lomellina, presso di Voi già depositate lo scorso novembre).

Quanto sopra a riguardo della sostenibilità generale dell'opera, sottoposta inoltre a percorso di valutazione giudiziaria, per via dei ricorsi presentati al T.A.R. di competenza.

L'attuale ministro PD Orlando dando il suo assenso all'opera non pare essere troppo al corrente del procedimento giudiziario in corso, quando parla di "elemento della programmazione regionale" così come non dovrebbe essere edotto della nota inviata il 18 dicembre 2006,prot. DSA-2006-0032840 dal suo stesso ministero (Pecoraro Scanio), il quale segnalava che "la procedura in corso da parte della Regione non può ritenersi legittima" chiedendo di "sospendere ogni valutazione in merito".Così come risulta poco informato circa gli ulteriori 4 ricorsi al TAR per il fatto che Regione Lombardia abbia affidato la concessione per la costruzione senza avere una preventiva Valutazione di Impatto Ambientale.

A novembre 2013 è stata consegnata nuova documentazione presso il Ministero da S.A.BRO.M., con modifiche ai siti individuati per il recupero delle milioni di tonnellate di materiale inerte necessario alla costruzione: se ne contano 14, la cui metà è indicata come "sito di riserva" ed uno sconfina dal territorio lombardo nell'alessandrino, a Frassineto Po, situato nella zona di confluenza tra i fiumi Po e Sesia (ad ulteriore, oggettiva smentita del fatto che l'opera sia “autostrada regionale”).

Ciò ha suscitato "sorpresa e perplessità" presso Breme Lomellina, un altro dei comuni interessati dall'opera, il cui sindaco Francesco Berzero ha fatto pervenire al riguardo una nota di osservazione in data 13 novembre con la quale sottolinea che tale progetto "non è stato ad oggi approvato essendo intervenuto parere contrario da parte dell'autorità di bacino del fiume Po" e riferendo inoltre dei dubbi sollevati in sede di conferenza sulla V.I.A. presso Regione Piemonte perchè tale sito corre il rischio di "un possibile cambio di alveo del fiume Sesia" avvicinandolo tramite canali al centro abitato lomellino e sconvolgendone sostanzialmente il piano idrogeologico.

Anche il Comune di Alagna ha messo in discussione l'impatto sul territorio dell'opera, segnalando oltre alla necessità di intervenire prioritariamente sulla strada provinciale 29, il fatto che l'autostrada si insedi "a soli 600 metri dai luoghi residenziali" con conseguenze negative su "rumore, qualità dell'aria ed impatto visivo" ma soprattutto che camminerà attraverso la costruzione di un "imponente ponte" sulla fascia di tutela dell' "equilibrio naturalistico e di biodiversità" caratterizzata dal torrente Terdoppio, andando ad incidere irrimediabilmente sull'ecosistema.

Nel Comune di Gropello Cairoli, nel cui territorio è già presente l'accesso all'autostrada A7 Milano-Genova, verrebbe creata una nuova interconnessione che andrebbe a deviare la strada provinciale che si collega a Dorno dividendo di conseguenza i mappali e spaccando letteralmente in due o più parti i contigui terreni ad uso agricolo: l'accurata segnalazione piena di riferimenti al consumo di suolo e ricadute ambientali è stata presentata nel marzo 2012 da “COLDIRETTI PAVIA” attraverso il Comune, presso di Voi già protocollata.

Va poi evidenziato come il tracciato dell'autostrada si vada ad intersecare nella zona di Broni con l'Oltrepo Pavese, terra celebre per i vigneti, un po' meno per la sua cronica fragilità. Di questo se ne era già discusso esaminando il progetto "Rocca Susella" di ENEL LONGANESI DEVELOPMENTS S.R.L. per l'estrazione di gas e petrolio, anche attraverso l'utilizzo di esplodenti: si evidenziava come l'area presenti discreti rischi di sismicità (il comune di Varzi è classificato a rischio 2, medio) oltre ad un accentuato dissesto idrogeologico, che proprio in queste ore ha colpito da Voghera sino a Bagnaria causando nuove frane, piene e smottamenti. Per tali eventi la Provincia di Pavia si è dovuta attrezzare attraverso una costante (seppur mediocre sinora, dati i continui danni) campagna di monitoraggio.

Anche per tale iniziativa di ENEL, in via di definizione attraverso l'esame della VIA, il tracciato parte dal basso alessandrino nella zona di Volpedo sino ad estendersi per altri 670 chilometri quadrati sino all'Oltrepo. Ciò aggiunge un ulteriore, elefantìaco stress sulla medesima area.

Come è anche vero che l'autostrada sia progettata unicamente in funzione del trasporto merci, in un'area come quella del pavese ormai intasata dalla logistica: alla sostanziale inutilità collettiva nel risparmiare 10 minuti per andare da una parte all'altra della provincia pavese a costi preventivati stellari, si somma la stima di un numero compreso tra 400.000 e 700.000 tir all'anno in transito sull'infrastruttura; il termine della bretella autostradale a Mortara coincide con gli oltre 600.000 metri quadrati del neonato Parco Logistico Intermodale aperto nel 2009.

Aggiungiamo inoltre, pur considerando questo aspetto decisamente secondario ma contestualizzando il carattere d'indirizzo di gestione politica ed economica del periodo attuale e quindi tentando di sensibilizzare ulteriormente su temi a Voi Istituzioni più cari, che la realizzazione della Stroppiana-Broni-Mortara andrà ad incidere in maniera fortemente negativa financo sul valore economico di terreni ed immobili, facendo registrare una situazione di forte “deflazione”, impoverendo le pur produttive realtà di valore lungo il territorio interessato e nelle aree limitrofe.


(SEGUONO N° 40 FIRME)
Mattia Laconca - Pavia


http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o42282:f1

Nessun commento:

Posta un commento