giovedì 9 gennaio 2014

  • Ddl Stabilità, votata la fiducia alla Camera

  • Il provvedimento dovrebbe diventare legge prima di Natale

    • l testo approvato da Montecitorio conferma la proroga accordata agli eco bonus,l’emendamento “salva-Sorgenia” e la riformulazione dei meccanismi di pagamento per il capacity payment
    Ddl Stabilità, votata la fiducia alla Camera(Rinnovabili.it) – Il ddl Stabilità si avvia al rush finale pronto a divenire legge entro Natale. La Camera ha votato oggi la fiduciaposta dal Governo sul testo licenziato dalla Commissione Bilancio. Il prossimo passo sarà dunque quello di tornare brevemente in Senato per il terzo voto di fiducia, già calendarizzato per lunedì 23 dicembre alle 15.Con 350 voti favorevoli, 196 contrari e un astenuto, Montecitorio ha dato il suo via libera al provvedimento che introduce alcune importanti elementi per il settore dell’energia e dell’efficienza energetica. A partire dallaconferma delle detrazioni irpef del 65%per gli interventi di riqualificazione energetica in edilizia. Proroga accordata anche all’ecobonus del 50% riservato alle ristrutturazioni edilizie e agli acquisti di mobili ed elettrodomestici che non dovranno tuttavia essere superiori alle spese sostenute per la ristrutturazione stessa.

    E’ dentro anche la cosiddetta norma “salva Sorgenia”; l’emendamento in questione esclude le centrali termoelettriche e turbogas dall’obbligo di corrispondere ai Comuni gli oneri dovuti per interventi di nuova costruzione, prevedendo inoltre la possibilità di transare sui contenziosi in essere. La norma deve il nome di battesimo al fatto si permetterebbe in tal modo alla società di De Benedetti di aggirare la sentenza del TAR del Lazio che lo aveva condannato a pagare 22 milioni di euro come oneri di urbanizzazione per una centrale termoelettrica a Turano, in provincia di Lodi.

    Infine il testo riformula la controversa norma sul capacity payment, grazie all’emendamento presentato a firma Benamati, Realacci, Taranto e approvato in Commissione Bilancio della Camera. Sparisce la frase che disponeva che il meccanismo di capacità fosse finanziato attraverso “ad una adeguata partecipazione delle diverse fonti”, comprese quelle rinnovabili stabilendo al contrario che il Mise, su proposta dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, definisca le condizioni e le modalità per un sistema di remunerazione per il mercato della capacità in grado di fornire gli adeguati servizi di flessibilità.












































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