venerdì 3 gennaio 2014

Da Turone al 4-0 e tutti a casa


Il celebre gesto di Totti mentre con la mano fa il gesto del 'quattro e a casa' dopo la vittoria per 4-0 contro la Juventus l'8 febbraio 2004


Stephan Lichsteiner fa il gesto del 4-0 a Lamela, nel corso di Juventus-Roma del 23 aprile 2012


ll gol annullato per un fuorigioco inesistente al difensore romanista Turone (primo a d), in Juventus-Roma del 10 maggio 1981, a Torino. La partita fini' 0-0 e la squadra bianconera si aggiudico' poi lo scudetto due settimane piu' tardi


Il gol annullato al difensore romanista Turone (III da S), in un Juventus-Roma del 10 maggio 1981


8 febbraio 1998. A Torino la Juventus sta conducendo per 2-1 e la Roma reclama un rigore, non concesso, per questo contatto in area fra Didier Deschamps (d) e Carmine Gautieri (s). La Juventus vincera' poi per 3-1


29 settembre 2001, Juventus-Roma. L'arbitro espelle Batistuta sotto lo sguardo di Totti


10 febbraio 2002, Roma-Juventus. Espulsione di Iuliano da parte dell'arbitro Graziano Cesari


1 dicembre 2002, Roma-Juventus. Tensione in campo fra Roma e Juventus prima dell'espulsione di Francesco Totti


1 dicembre 2002, Roma-Juventus: accenni di rissa in campo prima dell'espulsione di Francesco Totti


5 marzo 2005, Roma-Juventus: Totti e Emerson discutono davanti all'arbitro Racalbuto


5 marzo 2005, Roma-Juventus: l'allenatore della Roma Luigi Delneri tra l'arbitro Racalbuto ed i suoi giocatori durante la rissa a fine partita


5 marzo 2005, Roma-Juventus: giocatori di Juve e Roma durante la rissa a fine partita


1 febbraio 2006, Roma-Juventus di Coppa Italia: l'arbitro Paolo Dondarini tra lo juventino Zlatan Ibrahimovic e il romanista Olivier Dacourt prima di espellerli, con Francesco Totti a terra




1 febbraio 2006, Roma-Juventus di Coppa Italia: il capitano della Roma Francesco Totti atterrato da Zlatan Ibrahimovic. L'arbitro Paolo Dondarini espelle lo juventino



1 febbraio 2006, Roma-Juventus di Coppa Italia: l'arbitro Paolo Dondarini espelle Zlatan Ibrahimovic e Olivier Dacourt


16 febbraio 2013, Totti realizza il gol dell'1-0

Di Giorgio Svalduz 
Juve-Roma, la sfida infinita. Dai centimetri del famigerato gol annullato a Turone al 4-0 'e tutti a casa' di Totti, dal gol scudetto di Cuccureddu nella chiacchierata sfida del 1973 alla rimessa di Aldair 'sporcata' dal guardalinee: tra bianconeri e giallorossi, che domenica si misurano nel big match che può chiudere la corsa scudetto o riaprirla per un testa a testa furibondo, è storia di rivalità e di veleni che hanno infiammato gli ultimi 30 anni, da quando la Roma ha preso ad alternarsi a Inter e Milan per contenere il dominio juventino in serie A. Ma botte e risposte memorabili hanno dato sapore anche alle contese del passato remoto. Si comincia agli albori del girone unico, quando la Juve infrange il tabu' di campo Testaccio infliggendo la prima sconfitta alla Roma di Ferraris IV nel suo fortino con un 2-3 il 12 gennaio 1930.
Ma una tremenda vendetta si consuma gia' l'anno dopo con un 5-0, che ispirera' il film di Mario Bonnard e fara' da sfondo a un racconto di Mario Soldati, con doppietta di Bernardini alla squadrone di Combi, Rosetta, Caligaris. Controreplica al fiele, a ristabilire le gerarchie, un devastante 7-1 in casa nel 1932, maggiore score assoluto in 85 anni. La Roma pesa, incarta e porta a casa, ma assesta un 3-1 nel 1936 violando un campo imbattuto da quattro anni e sbarrando cosi' la strada al sesto scudetto di fila. Palla al centro e a randellare due volte e' la Juve: prima infligge un 2-0 nel 1942 a una Roma sulla strada dello scudetto, poi prende a schiaffoni gli avversari nel 7-2 del 1950 con tripletta di Karl Hansen prima dell'unica retrocessione. La vendetta prende forma nel 1958 con il 4-1 alla super Juve del 1958 di Charles e Sivori avviata a un facile tricolore. Passano 15 anni e una Roma sparita dopo un impavido primo tempo, nell'ultimo turno del 1973, apparecchia l'insperato scudetto juventino grazie alla 'fatal' Verona del Milan: il vecchio Altafini e un siluro di Cuccureddu fanno il resto.
La Roma di Liedholm e Falcao esce di minorita', si presenta agguerrita alla sfida scudetto il 10 maggio 1981: Turone segna di testa ma il gol viene annullato per un fuorigioco che fa discutere per decenni, Viola polemizza con Boniperti e gli arbitri. Si creano i presupposti che avvelenano per sempre le sfide tra le due squadre. Arriva Falcao, la Roma vince lo scudetto del 1983, la Juve puo' solo ritardare l'evento imponendosi in marzo 2-1 all'Olimpico. Tre anni dopo, la grande illusione: Juve rincorsa, abbattuta 3-0 all'Olimpico poi raggiunta in vetta prima dell'harakiri con il retrocesso Lecce. Poi dopo un 5-0 per la Juve nel 1990 con tripletta di Schillaci, nuove scintille nel 1995: un guardalinee urta Aldair mentre rimette il pallone in gioco, assist per Ravanelli che segna tra le furibonde proteste giallorosse. La Roma si vendica vincendo lo scudetto 2001 anche con un 2-2 in rimonta (Nakata e Montella) a Torino, poi con Totti e Cassano ispirati infligge un poker nel 2004 col capitano che mima un gesto, 4-0 e tutti a casa, benzina sul fuoco per nuove polemiche moltiplicate dalla fuga di Capello per allenare quella Juve che incappera' in calciopoli, oltre ai veleni tra Moggi e Baldini, ai dispetti di mercato. Ma quel gesto porta male alla Roma che da allora raccoglie briciole per sei anni, compresi i 4-1 e 3-1 nel 2009. Pausa con successo esterno per 2-1 con gol decisivo di Riise, poi altri due ceffoni ( 4-0 e 4-1 a Torino) fino all'1-0 del febbraio scorso firmato da Totti che si ripresenta rimesso a nuovo allo Juventus Stadium per lanciare l'ennesima sfida al suo grande amico Gigi Buffon.

(ANSA)





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