lunedì 27 gennaio 2014

Corea Nord, giustiziata famiglia zio Kim

L'esecuzione ordinata dal leader Kim Jong-un. I parenti convocati a Pyongyang e poi giustiziati


 Il leader nordcoreano

TOKYO - Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ordinato l'esecuzione della famiglia dello zio, ex tutore ed ex eminenza grigia, Jang Song-thaek, già giustiziato a dicembre, nonchè degli uomini a lui vicini. Lo scrive il Chosun Ilbo citando diverse fonti, tra cui una governativa, mentre i servizi di intelligence si sono rifiutati di dare conferme. 
La sorella di Jang, Jang Kye-sun e suo marito Jon Yong-jin (ambasciatore a Cuba), l'ambasciatore in Malesia Jang Yong-chol, che è nipote di Jang, insieme ai suoi figli poco più che ventenni, sono stati convocati a Pyongyang in dicembre e sarebbero poi stati giustiziati. I figli, le figlie e anche i nipoti dei due fratelli maggiori di Jang (generali dell'esercito morti a seguito di malattie) sono stati eliminati allo scopo apparente di "cancellare" tre dirette generazioni riconducibili a Jang. Difficile dare una tempistica chiara alla purga, ma se l'ex tutore di Kim Jong-un (che lo bollò come "feccia" nel discorso tenuto a Capodanno e rivolto alla Nazione) è stato fucilato il 12 dicembre, è verosimile che tutto si sia svolto subito dopo. Jang, giustiziato tra l'altro per l'accusa di alto tradimento, era il terzo in una famiglia composta da tre figli e due figlie, con un numero considerevole di nipoti. Un funzionario del governo sudcoreano, citato in forma anonima dal Chosun Ilbo, ha osservato che "l'epurazione che ha avuto come target Jang Song-thaek sembra sia stata portata avanti su una scala più di quanto potessimo pensare, colpendo chiunque, dai parenti diretti ai funzionari di basso rango", considerati vicini all'ex numero due del regime.
(ANSA)

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