giovedì 9 gennaio 2014

Caso Meredith, “Amanda non dorme”
Il legale di Mez: “Zitta fino a sentenza”


In aula le arringhe dei difensori: «Si scelse il movente più tranquillizzante»

ANSA
Raffaele Sollecito stamane in Aula a Firenze per l’udienza dell’appello bis

«Amanda è molto preoccupata, rischiando una condanna a 30 anni, perché si ritiene innocente. Non dorme la notte e segue con attenzione il processo». Lo hanno detto i legali difensori di Amanda Knox, Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova, parlando con i giornalisti prima dell’inizio dell’udienza di oggi a Firenze del processo di appello bis che vede la giovane americana imputata, assieme a Raffaele Sollecito, per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. L’accusa ha chiesto per la Knox una condanna a 26 anni più 4 e per Sollecito 26. Amanda Knox non ha mai preso parte alle udienze del processo fiorentino, che segue dagli Stati Uniti, dove è tornata dopo l’assoluzione avuta in secondo grado.  

«Resto in Italia» ha detto invece Raffaele Sollecito prima di entrare al processo d’appello bis, a Firenze, a chi gli chiedeva se avesse in programma altri viaggi, prima della fine del processo. Sollecito, accompagnato oggi dal padre Francesco, negli scorsi mesi ha passato un periodo all’estero. Oggi c’è stata in aula l’arringa difensiva dei suoi legali, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Mao. Secondo la Bongiorno «pur in buona fede, si scelse il movente più tranquillizzante per Perugia in quel momento. Ad un mostro sconosciuto che violenta e uccide e semina panico, capace di reintrodursi nelle case perché ancora libero, era preferibile un festino finito male. Era il movente ideale, era quello che tranquillizzava tutti». Lo ha detto Giulia Bongiorno, legale difensore di Raffaele Sollecito, durante la sua arringa in aula. «Amanda è il sole che illumina gli indizi a carico di Raffaele Sollecito - ha proseguito Bongiorno - che non è solo l’altra metà di Amanda. La loro storia d’amore è durata solo 9 giorni e mezzo: l’hanno trasformata in una passione da `9 settimane e mezzo´».  

La sentenza è attesa per il 30 gennaio. Fino ad allora per l’avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia Kercher, «Amanda deve fare l’imputata. Questo è il momento di fare l’imputata. Si fermi nelle sue dichiarazioni». Lo ha detto commentando alcune dichiarazioni rese alla stampa da Amanda Knox, che avrebbe detto di voler incontrare i familiari di Meredith Kercher. Ai giornalisti che gli chiedevano se i familiari di Meredith parteciperanno a qualche udienza, Maresca ha risposto: «Per la sentenza probabilmente verranno in aula il fratello Lyle e la sorella Stephanie».  

Attesa per il 30 gennaio 2014, a partire dalle 9, la sentenza del processo di appello bis che vede imputata Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher, uccisa la notte fra il 1 e 2 novembre 2007 a Perugia.  

http://www.lastampa.it/2014/01/09/italia/cronache/caso-meredith-amanda-non-dorme-il-legale-di-mez-zitta-fino-a-sentenza-HSwbaCXMgAd6jk9P1cyhdO/pagina.html?ult=1

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