Biblioteca di strada, nei luoghi di Machiavelli i libri per i viandanti
All'Albergaccio nel Chianti una teca con volumi a disposizione
(di Daniela Grondona)
FIRENZE - Un libro sotto braccio camminando per i boschi, e i pensieri che vagano liberi. Così, pare facesse Niccolò Machiavelli, esule nel suo podere dell'Albergaccio, in Sant'Andrea in Percussina, a San Casciano Val di Pesa, poco fuori Firenze. Così, sono invitati a fare i visitatori che passano di qui.
E' l'idea realizzata da un gruppo di abitanti della zona, desiderosi di valorizzare questi luoghi ricchi di storia e cultura: ecco, dunque, la prima 'biblioteca di strada' del Chianti, ovviamente dedicata all'autore del Principe che qui completò la sua opera di cui si sono tenute le celebrazioni per i 500 anni. I libri sono a disposizione di tutti, a titolo gratuito, presso una teca realizzata da due con il legno di vecchi pancali. Ci si può sedere a leggere vicino alla casa di Machiavelli oppure camminare per boschetti e colline con il libro nello zaino alla ricerca del luogo giusto per immergersi nella lettura. A disposizione di lettori, escursionisti e visitatori anche un libretto su cui lasciare i propri pensieri.
''Uno scrigno prezioso, per godere, meditare, gioire. Doni del sapere - scrive Miriam che ha sfogliato i volumi della libreria di strada, tutti dedicati al Machiavelli, il 12 gennaio scorso - per sapere che nella vita c'è gioia. Con un libro in mano non so che sia la noia''. ''L'idea - racconta Silvia Nanni, architetto, promotrice della libreria insieme a Carlo Niccolini, Annette Fitz e Salvatore Grieco - è nata a tavola, a cena con l'intento di fare un'iniziativa di valorizzazione dei luoghi in cui viviamo e a cui siamo molto affezionati. Avevamo visto che in Europa sono molto diffuse queste librerie di strada e ci sembrava una bellissima idea. Inoltre, coincideva con le celebrazioni per la scrittura del Principe''.
''E' un segnale di grande civiltà - commenta il sindaco di San Casciano Val di Pesa, Massimiliano Pescini -, è un'iniziativa che dimostra grande amore per la cultura e per questo luogo''. La teca, simile ad una casetta-rifugio per gli uccelli, è proprio accanto alla casa-museo di Machiavelli che si può visitare su appuntamento (machiavelli@giv.it oppure il numero telefonico 329 9648121): il podere è oggi proprietà del Gruppo Italiano Vini che l'ha accuratamente restaurata dopo averla acquisita dagli ultimi eredi, la famiglia Serristori. Le stanze in cui abitò lo scrittore sono ben conservate e di grande interesse: si possono vedere lo studio con il grande camino, le sale, l'ampia cucina e le cantine con le antiche botti in quercia. All'Albergaccio, nel 1512 e dal 1513 in poi, Niccolò Machiavelli visse confinato, alternando l'esercizio delle lettere - qui completò la stesura del Principe - alla cura dei campi, e trovando svago alla famosa Hosteria, oggi ristorante, dove si narra trascorresse le ore a giocare a tric-trac con l'oste e un macellaio del posto e che poteva essere raggiunta attraverso un corridoio sotterraneo.
(ANSA)
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