domenica 12 gennaio 2014

Baudo addolorato: 'Mi sento cancellato'

Duello con Vespa dopo il mancato invito a Porta a Porta per i 60 anni della tv


 Alice ed Helen Kessler con Pippo Baudo in Buon Compleanno Tv il 14 gennaio 1984

 Pippo Baudo sul palco del teatro Ariston durante il Festival di Sanremo

 Pippo Baudo e Bruno Vespa in due immagini di archivio

 Pippo Baudo e Bruno Vespa durante il programma Rai 'Centocinquanta' al teatro delle Vittorie a Roma nel 2011

 Rai: Baudo, Vespa non proprietario tv, non pu cancellarmi

  Rai: Vespa, Baudo non invitato per lite con Donat-Cattin

"Non so com'è andata,  so che non sono stato chiamato. La trasmissione non l'ho vista, mi hanno detto che ero un pannello messo in un angolo come se fossi uno scomparso. Onestamente sto vivendo un momento molto difficile e complicato, dal punto di vista psicologico... come trattamento perché non mi sento vecchio, non mi sento superato, mi sento ignorato, mi sento cancellato addirittura da quello che ho fatto per 54 anni ai vertici". Così Pippo Baudo, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24, esprime il suo dolore e la sua accusa per non essere stato invitato da Bruno Vespa durante lo speciale di Porta a Porta dedicato ai 60 anni della Rai. "E poi - prosegue Baudo - io penso di avere fatto una buona televisione, e dei grandi spettacoli in cui si tentava di fare il famoso nazional-popolare in cui c'era cultura e nello stesso tempo c'era spettacolo". "Sono soltanto addolorato - conclude - perché non si può fare un uso privatistico, privato e padronale del mezzo televisivo. Vespa ha fatto questo".
Lo scontro è di quelli al vertice, tra due pezzi da novanta della storia della tv pubblica. E l'oggetto del contendere è legato proprio ai 60 anni di vita della Rai. L'un contro l'altro armati sono Bruno Vespa e Pippo Baudo, già ai ferri corti dopo la trasmissione dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia andata in onda su Rai1 nell'aprile 2011.
A provocare il nuovo diverbio è l'assenza dello storico presentatore dal parterre degli ospiti della puntata di Porta a Porta del 7 gennaio scorso, dedicata all'anniversario della tv. Un'assenza dovuta - come spiega il giornalista - proprio al comportamento che Baudo tenne due anni e mezzo fa. "Baudo - spiega Vespa - non è stato invitato alla trasmissione non per una dimenticanza, ma perché durante una riunione per le trasmissioni sui 150 anni dell'Unità d'Italia sputò addosso a Claudio Donat-Cattin, già vicedirettore di Rai1 e il più autorevole tra i nostri collaboratori". "L'incidente - prosegue - avvenne davanti a numerosi testimoni e Baudo non si è mai scusato. Baudo è stato tuttavia ricordato in un servizio filmato. Naturalmente - conclude Vespa -, se si scusasse saremmo lieti di invitarlo alla seconda trasmissione sui sessant'anni della Rai del 29 gennaio".
"Non è il proprietario della Rai", è la replica del conduttore siciliano. Alla puntata di Porta a Porta, come ricorda il senatore di Gal, Antonio Scavone, che chiede spiegazioni al presidente della Commissione di Vigilanza Roberto Fico, sono intervenuti Piero Angela, Lino Banfi, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Carlo Conti, Fabrizio Frizzi, Antonio Lubrano, Mario Orfeo, Bruno Pizzul e Antonio Polito. "E' incomprensibile - sostiene il parlamentare - l'assenza di Baudo. Parliamo di una persona che ha dedicato la sua vita alla televisione italiana". Pronta la risposta del giornalista.
"E' Vespa che deve scusarsi con me - replica Baudo - perché è lui che non ha rispettato gli impegni di servizio pubblico e ha agito per vendetta personale. Non solo ha peccato, ma addirittura mi concede la grazia se io chiedo scusa. Ma chi è diventato Vespa, il proprietario della Rai?".

(ANSA)

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