domenica 5 gennaio 2014

Ancora un suicidio in carcere:
accusato di estorsione si impicca

L’uomo aveva 42 anni, era di Castellamonte: si è ucciso utilizzando un sacchetto dell’immondizia



CASTELLAMONTE
Si è impiccato utilizzando un sacchetto dell’immondizia. Lo ha attorcigliato e fatto passare attraverso le sbarre del bagno interno alla cella, creando così un cappio. Poi ha infilato la testa e si è lasciato andare. E’ morto così, oggi, intorno alle 14,30 Francesco Scarcella, 42 anni, originario di Castellamonte, in carcere a Ivrea per una storia di estorsione. Secondo una prima ricostruzione l’uomo non avrebbe lasciato nulla di scritto per spiegare il suo gesto. Una guardia carceraria si è lasciata sfuggire un breve commento: «Nulla lasciava pensare che quel detenuto potesse arrivare al suicidio». Sulla questione ha aperto un’inchiesta la Procura di Ivrea. Intanto l’Osapp, il sindacato di polizia penitenziaria, dopo l’ennesimo caso di suicidio in un carcere in Italia, commenta: «E’ il primo morto del 2014 in carcere e purtroppo tutto questo dimostra quanto la polizia penitenziaria, grazie alla sordità del Guardasigilli Cancellieri nonostante le continue richieste di rinforzi degli organici, possa fare sempre meno per prevenire simili gesti. Le condizioni del carcere di Ivrea peggiorano di giorno in giorno, quel penitenziario sta diventando una vera e propria polveriera pronta ad esplodere da un momento all’altro». Ad affermarlo è Leo Beneduci, segretario generale Osapp.  

http://www.lastampa.it/2014/01/03/cronaca/ancora-un-suicidio-in-carcere-accusato-di-estorsione-si-impicca-72Km7fEIB3MIHeJtGMY8VO/pagina.html

Nessun commento:

Posta un commento