giovedì 23 gennaio 2014

Anche la Sardegna ha il suo Trota!

- di Massimiliano Cordeddu -
 Se il Trota leghista ha preso una laurea nella vicina Albania, l’ inventore della Flotta Sarda Saremar, (1) nonché attuale assessore regionale ai trasporti Christian Solinas, si è spinto addirittura oltre Oceano, prendendo un diploma universitario onorifico senza alcun valore legale da un’ università con sede nel Nuovo Messico (USA) . Le foto della cerimonia di laurea e l’atto pubblico (2) nel quale Solinas si firma con il titolo di “Dott.” (dottore) e non di “Dr.” (Doctor). Il filo rosso che collega Alessandro Lorefice e Christian Solinas.
(Nella foto: Cerimonia di laurea Solinas)
Come il Trota Renzo Bossi,  anche l’attuale assessore regionale ai trasporti  Christian Solinas, eletto nel 2009 consigliere regionale nelle file del Partito Sardo D’ Azione, pare non amare particolarmente le università della sua terra d’origine, avendo preferito iscriversi in un’università con sede a Santa Fe in New Messico (USA), per conseguire più agevolmente un titolo accademico. Vi sembrerà un controsenso che un esponente di un partito indipendentista, nominato anche presidente dell’ ente regionale per il diritto allo studio universitario (ERSU), preferisca un ateneo straniero ad uno locale come quello di Cagliari o Sassari. D’ altronde siamo in Italia e Christian Solinas è stato certamente l’antesignano di questa nuova moda che imperversa nei Palazzi della politica, prima anche dello stesso Renzo Bossi detto il Trota, della sua badante Monica Rizzi, del vice presidente del Senato Rosy Mauro e del suo partner/bodyguard che nel tempo libero si diletta a fare il sosia di Elvis Presley!

Il caso dell’ assessore regionale, nonchè Psicologa infantile Monica Rizzi
Un altro caso, poi, si è avuto nella giunta regionale lombarda guidata dal ciellino Formigoni, dove l’ex assessore allo sport Monica Rizzi è stata rinviata a giudizio per falso in atto pubblico dal procuratore di Brescia Leonardo Lesti, proprio per aver millantato una laurea in psicologia infantile. Il difensore della badante del “Trota” è Alessandro Diddi, lo stesso legale che assiste Ugo Cappellacci nel processo sullo scandalo eolico P3, nel quale il governatore è accusato di abuso d’ufficio e vede coinvolto anche il noto faccendiere Flavio Carboni. L’avvocato Diddi dice, invece, riguardo la laurea di Monica Rizzi, presa a “sua insaputa”, che presenterà presto un’altra memoria, ma nel frattempo l’interessata si è dimessa da assessore allo sport, seguendo l’esempio del suo baby-assistito Renzo Bossi.
La sparizione dei Curriculum vitae dai siti internet.
(Nella foto: Il curriculum scomparso da sardidazione.it)
Monica Rizzi, infatti, una volta scoperta dal “Fatto Quotidiano”, corre subito ai ripari cancellando dal suo sito il curriculum di psicologa infantile, sino ad allora costantemente aggiornato. La stessa mossa strategica, deve averla pensata anche lo staff dell’assessore Christian Solinas. L’addetto stampa dell’assessore ai trasporti, interpellato da me telefonicamente alcuni giorni fa, afferma di non sapere nulla della carriera universitaria di Solinas e, inoltre,  di non essere tenuto a dare informazioni del genere, in quanto lui si occupa solo di questioni relative all’assessorato ai trasporti e non personali dell’assessore. L’addetto stampa, mi ha dunque invitato a contattare gli uffici dell’assessorato per chiedere tale informazione direttamente all’assessore Solinas, indicandomi il numero della segreteria che ho immediatamente chiamato. A rispondere al telefono dell’assessorato ai trasporti è un commesso. Dopo essermi qualificato, ho chiesto di poter parlare con l’assessore Solinas. Il commesso ha inoltrato prontamente la chiamata all’interno degli uffici dello staff dell’assessore e, dopo che il telefono ha squillato a vuoto, mi ha comunicato che la segretaria dell’assessore era fuori stanza e chiedo di poter parlare con il capo di Gabinetto, ma anche lui è, momentaneamente, fuori ufficio. A questo punto non mi rimane altro che scrivere un’ e-mail formale ai tre indirizzi istituzionali dell’assessore, nella quale chiedo di essere contattato su dei chiarimenti relativi a delle notizie sul curriculum vitae e del corso di studi universitario di Solinas. A oggi ancora nessuna risposta, nonostante abbia chiamato anche al telefono personale di Solinas, nella speranza che mi rilasciasse una dichiarazione in merito alle notizie sulla sua presunta laurea. Successivamente a queste chiamate, Rizzi docet, è una corsa contro il tempo per cancellare tutto dai siti dove compare l’assessore Solinas laureato in Sociologia e laureando, addirittura, in giurisprudenza. Un’ora dopo la mia chiamata, misteriosamente, scompare dal sito personale del consigliere regionale Solinas www.sardidazione.it, la pagina con la biografia e il curriculum nel quale compare la brillante carriera accademica dell’assessore. Il sito è proprio quello ufficiale di Solinas, tanto che i media locali fanno affidamento a quelle informazioni, unione sarda 23 agosto 2010al curriculum vitae relative del neo assessore ai trasporti sardista. Anche l’ufficio di presidenza della giunta regionale, predisponendo il decreto nomina del nuovo assessore ai trasporti  decreta: “Il dott. Christian Solinas è nominato Assessore Regionale dei Trasporti”.
E’ importante ricordare che l’ assessore Solinas nel 2006, paradossalmente, era il presidente dell’ ente pubblico per il Diritto allo Studio Universitario della Sardegna (ERSU), il quale ha il compito di assegnare borse di studio e alloggi agli studenti più meritevoli che frequentano i corsi di studio nelle università dell’Isola. E’ in queste vesti istituzionali che l’attuale assessore ai trasporti, l’ 8 giugno 2006 ha la possibilità di anteporre,  venti giorni dopo la cerimonia di consegna del diploma onorifico “senza alcun valore legale”,  il titolo accademico nuovo di zecca, firmandosi però come “Dott.”(Dottore)  e non come “Dr” (Doctor), a margine del bando di concorso ERSU per l’attribuzione di borse di studio e di posti alloggio per l’anno accademico 2006/2007. (2)
La differenza sostanziale tra il titolo di Dottore “Dott.” e quello di Doctor “Dr.”
L’ art. 1 del D.Lgs 262 del 13 marzo 1958 sancisce che:
le qualifiche accademiche di dottore, compresa quella honoris causa, le qualifiche di carattere professionale, la qualifica di libero docente possono essere conferite soltanto con le modalità e nei casi indicati dalla legge” ovvero dalle istituzioni universitarie statali e non statali autorizzate a rilasciare titoli aventi valore legale.
L’ articolo 2 della medesima legge enuncia che:
È vietato il conferimento delle qualifiche di cui all’articolo precedente da parte di privati, enti e istituti, comunque denominati, in contrasto con quanto stabilito nello stesso articolo. I trasgressori sono puniti con la reclusione da tre mesi ad un anno e con la multa da lire 150.000 a lire 300.000. Chiunque fa uso, in qualsiasi forma e modalità, della qualifica accademica di dottore compresa quella honoris causa, di qualifiche di carattere professionale e della qualifica di libero docente, ottenute incontrasto con quanto stabilito nell’art. 1, è punito con l’ammenda da lire 30.000 a lire 200.000, anche se le predette qualifiche siano state conferite prima dell’entrata in vigore della presente legge. La condanna per i reati previsti nei commi precedenti importa la pubblicazione della sentenza ai sensi dell’art. 36, ultimo comma, del codice penale”.
Queste pseudo università americane, come la Leibniz Business Institute o la University of USA, ma anche tante altre nate in Italia come funghi, confidavano nel fatto che, evocando artatamente nelle loro pubblicità i nomi dei più famosi atenei statunitensi, come per esempio la University of Berkley-Exit, potessero fugare ogni dubbio alle incaute matricole e convincerle ad iscriversi, in quanto, apparentemente, sembravano succursali di vere e proprie prestigiose università estere.  Negli anni, inoltre, queste succursali fittizie di università americane hanno generato un proficuo commercio di lauree onorifiche (3), trovando un ricco mercato di manager o negli ultimi tempi di politici, con l’atavico desiderio d’inserire nel loro biglietto da visita o nella carta intestata il titolo di “Dr”, confidando nella poca conoscenza della differenza sostanziale e, aggiungo “legale”, del titolo onorifico di “Doctor”, a quello invece di “Dottore” che in Italia ha un valore legale e viene sanzionato penalmente chi ne abusa o ne fa un uso illegittimo.
Proprio per fugare ogni dubbio, relativi a strumentali “collaborazioni” internazionali, il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica con la Circolare del 29 marzo 1999 ha recepito la nota n. 442 del 30 aprile 1997 del Ministero degli Affari Esteri, ove si esprime il parere che «una convenzione di tipo privatistico per la quale un’università estera, sia pure statale, affidi lo svolgimento di corsi universitari ad un’istituzione privata italiana che non sia abilitata, in base alla normativa interna, alla organizzazione e gestione della formazioneuniversitaria, non può avere alcuna efficacia giuridica nel nostro ordinamento. Solo nell’ambito di collaborazioni “interuniversitarie” sono ipotizzabili corsi integrati di studio con titoli finali aventi valore nei due paesi di rispettiva appartenenza delle Università partners»: la circolare raccomanda pertanto di attenersi a queste indicazioni, rammentando, inoltre, che il riconoscimento dei titoli conseguiti presso università estere è ammesso caso per caso e «semprechè trattasi di titoli conseguiti in Università o Istituti superiori esteri di maggior fama». La differenza sostanziale, dunque, tra un titolo rilasciato da queste sedicenti “University” e un Ateneo statale o non statale autorizzato dal MIUR è che il primo consente di fregiarsi del titolo “senza alcun valore legale” di “Dr.” (Doctor), mentre il secondo è a tutti gli effetti un diploma, avente valore di legge,
Ma torniamo al 17 maggio 2006, ovvero alla cerimonia di consegna dei diplomi rilasciati dalla “Leibniz Business Institute”(4), scoprendo insieme gli altri protagonisti Honoris Causa!
Oltre a Christian Solinas, alla solenne cerimonia di consegna dei diplomi con tanto di toga e tocco, erano presenti i rappresentanti della “Leibniz University” Bernardo Rizzi e Italo Aldo Pignatelli. Rizzi è il presidente della Liebniz Business Institute,  mentre Pignatelli è il fondatore della “University of USA”, ambedue finite sotto la lente dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e sanzionate per pubblicità ingannevole (5)Questi due personaggi consegnarono il diploma di laurea all’assessore Solinas, conferendo anche una laurea Honoris Causa ad un famoso politico rumeno. Trattasi di Vosganian Varujan, accusato di aver collaborato con i servizi di sicurezza dell’ex dittatore Nicolae Ceausescu e di aver ricevuto denaro da controversi faccendieri, come il magnate dei media rumeno Sorin Ovidiu Vantu, quest’ultimo è attualmente sotto processo per riciclaggio di denaro e per appropriazione indebita di circa 400 milioni di euro, sottratti al Fondo Nazionale degli Investimenti rumeno.
(Nella foto: Vosganian Varujan)
Nel 2006 Varujan, due mesi dopo aver ricevuto la laurea Honoris Causa dalla Liebniz University, rischiò di diventare il nuovo Commissario europeo in seno all’organo di governo UE presieduto da Josè Barroso, su indicazione del governo di Bucarest. Peccato, però, che appena si apprese la notizia di tale candidatura, nel parlamento europeo si levò un coro di proteste tale da convincere lo stesso Varujan a ritirare la candidatura. Il presidente della Commissione europea Josè Barroso, infatti, aveva già avuto una grana simile nel 2004, quando l’Italia indicò come Commissario europeo Rocco Buttiglione che per la sua dichiarazione omofobica fu, non senza polemiche, sostituito prontamente da Franco Frattini . Ma ora vediamo chi c’è dietro la Liebniz Business Institute di Milano.
La Libera Università Internazionale G.W. Leibniz (Santa Fe – New Messico USA)
i diplomi onorifici della Walker University a coronamento dei successi ottenuti in campo professionale per meriti rilevabili dal curriculumvitae personale, i diplomi accademici della Leibniz University a conclusione di un master, senza obbligo di frequenza o specializzazioni previste, i titoli onorifici di Cavalier, Cav., diplomi accademici in scienze dell’allenamento per i quali ci avvaliamo della collaborazione della Federazione pesistica e cultura Fisica, riconosciuta dal CONI».
Questo è il testo della pubblicità di varie “University”,  tra cui la Liebniz, effettuata per il tramite di una società di intermediazione (Erre Servizi S.r..l.) e proprio questo comunicato è stato giudicato ingannevole da una delibera dell’ AGCM nel 2006.(5) Quello che è interessante, però, è che per conseguire il diploma non c’è bisogno né di frequentare le lezioni né tantomeno di possedere altre specializzazioni.  Queste comodità pagate a caro prezzo, sono una delle tante peculiarità della Liebniz Business Institute. Bernardo Rizzi e la sua Liebniz University, venne sanzionata dall’ Autority per pubblicità ingannevole, una prima volta nel 2003, successivamente recidiva nel 2005 e infine nel 2006. (5) Rizzi cerca di resistere all’ AGCM appellandosi al TAR del Lazio, ma il Tribunale amministrativo con sentenza n° 7118 del 7 maggio 2008,(6) respinge il ricorso e dà ragione, definitivamente, all’ Autorità Garante della Concorrenza e il Mercato.  La Liebniz, infatti, secondo l’ AGCM, utilizzava nei suoi messaggi commerciali una terminologia che, decodificata dai potenziali interessati, aveva il potere di influenzarli e, allo stesso tempo,  attrarli in una falsa prospettiva di conseguire un “valido” titolo di studio o, viceversa, consapevolizzarli di acquistare un attestato che consentisse loro di fregiarsi, a qualsiasi costo, dell’agognato titolo di “dott.”. Renzo Bossi,Monica Rizzi, Rosy Mauro e ora Christian Solinas, appartengono a quest’ultimo target di cliente, il quale ben si collega al commercio di lauree onorifiche, più volte sanzionate dall’ AGCM. In altre parole, le pubblicità della Liebniz University avevano il potere di indurre in errore i potenziali clienti, generando negli stessi la convinzione che essa fosse un’università autorizzata in Italia e/o i suoi titoli fossero in qualche modo riconosciuti, o comunque equipollenti o spendibili in Italia alla stregua di quelli aventi valore legale.
Christian Solinas, Bernardo Rizzi, Alessandro Lorefice e l’ Università Telematica Niccolò Cusano.
(Nella foto: Alessandro Lorefice)
C’ è una linea rossa che collega questi tre nomi all’ Università Niccolò Cusano (UNISU), in quanto durante le mie ricerche, con grande sorpresa,  ho scoperto che l’ex presidente della Liebniz Business Institute ora è il responsabile di una succursale milanese dell’ Università Telematica Niccolò Cusano (UNISU): un istituto universitario telematico simile alla vecchia antesignana “Scuola Radio Elettra”, riconosciuto dal MIUR nel 2006. In questa università nel 2009 si è laureato in giurisprudenza un certo Alessandro Lorefice. Sicuramente questo nome non vi dirà nulla, ma Lorefice è il giovane ventinovenne che è diventato popolare in Sardegna in quanto è stato nominato dal presidente Ugo Cappellacci a capo della Carbosulcis; l’ultima miniera di carbone italiana situata nella provincia più povera d’Italia. Lorefice si è ritrovato tra le mani, grazie a Cappellacci, la miniera di Nuraxi Figus, gestendo un budget di 25 milioni di euro e 442 dipendenti, senza contare l’indotto delle ditte di appalto che gravitano intorno ad essa.  Dalla stampa locale il giovane Lorefice è stato ribattezzato il “Trota Sardo”, ma a ben vedere, pesci della stessa specie e ben più grossi sono presenti numerosi nei nostri mari.
Ora l’opposizione in consiglio regionale può aggiungere una nuova mozione in assemblea, oltre ovviamente a quella riguardante la nomina di Alessandro Lorefice, per chiedere le dimissioni dell’assessore Solinas, prima che il Partito Sardo D’ Azione faccia il salto dai banchi della maggioranza a quelli dell’ opposizione…..in odore di vittoria alle prossime elezioni regionali, ovviamente Beppe Grillo, Movimento 5 Stelle e astensionisti permettendo.
Dopo quest’ inchiesta, ho capito certe confusioni letterarie profuse in questi ultimi mesi da Solinas, quando citando la profetessa “Cassandra” la confondeva con gli “uccellacci del malaugurio”.
« Nulla va considerato come un male assoluto: altrimenti Dio non sarebbe sommamente sapiente per afferrarlo con la mente, oppure non sarebbe sommamente potente per eliminarlo. »
(G.W. Leibniz 1646-1716)
Note:
1)      Decisione del 16/4/2012  AGCM SP136 – SAREMAR – Rotte Civitavecchia – Golfo Aranci e Vado Ligure – Porto Torres. Provvedimento n. 23495
3)      “Sogni di laurea e pubblicità ingannevole” in Consumatori, Diritti e Mercato – (Ed. Altroconsumo  3/2007). Autore Cesare Vaccà, Professore associato di Diritto Privato nell’ Università degli studi di Milano Bicocca.
4)       http://www.clubul-investitorilor01.ro/evenimente.htm
5)      Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) Procedimento PI 4004, University of USA, Decisione n. 12057 del 29 maggio 2003. Procedimento PI 4185, FIAF/Libera Università G.W. Leibniz, Decisione n. 12313 del 31 luglio 2003. Procedimento PI 4232, Leibniz University, Decisione n. 12630 del 20 novembre2003.Procedimento PI 4900, Università Leibniz, Decisione n. 15203 del 15 febbraio 2006;; Procedimento PI 5056, Erre Servizi, Decisione n. 15572 del 31 maggio 2006
6)      Sentenza Tribunale Amministrativo del Lazio n° 7118 del 7 maggio 2008
Ringrazio per la gentile e preziosa collaborazione Giulio L. Giusti PhD in Italian Studies- Departement of Italian Studies University of Birmingham (UK)

http://www.informarexresistere.fr/

http://www.informarexresistere.fr/2012/06/12/anche-la-sardegna-ha-il-suo-trota/

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