mercoledì 19 giugno 2013

Usa, verso lo stop per gli scimpanzé cavie


  Il loro inserimento nella lista
degli animali potrebbe ridurre
moltissimo il loro utilizzo
nelle ricerche mediche invasive
Gli scimpanzè in cattività potrebbero essere inseriti nella lista degli animali protetti dall’Endangered Species Act negli Stati Uniti. Una mossa che creerebbe un forte ostacolo alla conduzione di ricerche mediche invasive su questi animali per le malattie umane. 

La proposta, riporta il New York Times, è dello United States Fish and Wildlife Service e se passerà sarà necessario un permesso per qualsiasi esperimento che possa danneggiare gli scimpanzè e sia ricercatori pubblici sia enti scientifici privati dovranno dimostrare che le sperimentazioni non costituiscano un rischio per la sopravvivenza dei primati. 

La proposta sarà aperta ai pareri pubblici per sessanta giorni ed era da tempo in cantiere, come risposta ad una petizione presentata nel 2010 dalla Humane Society of the United States, dal Jane Goodall Institute e da altri gruppi di attivisti in lotta contro la ricerca medica sugli scimpanzè (Pan troglodytes). Daniel M. Ashe, direttore del Fish and Wildlife Service, ha spiegato che «la mossa potrebbe porre fine alla cosiddetta lista divisa che include scimpanzè allo stato selvaggio dichiarati in pericolo di estinzione sin dal 1990 e scimpanzè in cattività non protetti da alcuna legge».  

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