sabato 22 giugno 2013

Un uomo indagato dei servizi segreti sulle stragi che ancora presta servizio!

Ho letto con interesse la relazione del senatore Giuseppe Pisano, presidente della commissione antimafia, sui grandi delitti e le stragi di mafia 1992-1993. Interessante la sua affermazione riguardo quel periodo, cito testualmente:

Nello spazio di questa divergenza si aggroviglia quell'intreccio tra mafia, politica, grandi affari,poteri occulti, gruppi eversivi e pezzi deviati dello Stato che più volte, e non solo in quegli anni, abbiamo visto riemergere dalle viscere del paese.



Poi ho letto la dichiarazione del Procuratore AntimafIa Grasso che critica questa affermazione perchè vuole i nomi, e non una generalizzazione.

Allora ho provato a leggere con attenzione questa relazione, e devo dire che qualche nome invece lo ha fatto. Fa un analisi molto precisa e dettagliata degli eventi. Si sofferma molto sul fallito attentato all'Addaura nei confronti del giudice Falcone. Un attentato che comunque delegittimò il magistrato perchè qualcuno pavimentò che fu una messinscena per farsi pubblicità.

Ipotesi smontate dai processi in corso, anzi uscirono dei dettagli in più.

Sulla scena dell'Addaura, oltre ai mafiosi, è stata ipotizzata la presenza di due agenti della Polizia di Stato: Antonino Agostino e Emanuele Piazza.

Si ipotizza che i due agenti collaborassero con i Servizi Segreti. E c'era comunque una terza persona, un uomo inquietante e sempre presente in tutte queste delicate situazioni. Viene definito "faccia da mostro" per via del suo viso forse deformato dal vaiolo, e viene chiamato Signor Franco o Signor Carlo.

Antonino Agostino ed Emanuele Piazza furono entrambi uccisi senza trovare un vero colpevole. Antonino venne ucciso assieme alla moglie incinta di cinque mesi.

Stavano entrando nella villa di famiglia per festeggiare il compleanno della sorella di lui, quando all'improvviso due sicari in moto fecero fuoco! I genitori di Agostino, uditi gli spari, andarono a soccorrere il figlio e la nuora ma non c'era più niente da fare: erano morti.

Per anni la squadra mobile di Palermo indagarono inutilmente su una pista passionale.

Al funerale di Agostino parteciparono i giudici Falcone e Borsellino. Si dice che lo stesso Falcone disse ad un amico commissario, pure presente al funerale: "Io a quel ragazzo gli devo la vita".

Il padre di Agostino si ricorda di quello strano agente definito"faccia da mostro" perchè lui un giorno si presentò nell'appartamento e cercava il figlio.

Ma questo signor Carlo o Franco, viene riconosciuto anche da Massimo Ciancimino. Il figlio di Vito Ciancimino disse che questo strano signore era accompagnato da un altra figura: il Dott. Lorenzo Narracci.

Quest'ultimo era stato anche riconosciuto dal pentito Spatuzza come persona esterna a Cosa Nostra.

Tale Dott. Narracci all'epoca collaborava anche con Contrada, ora condannato a dieci anni per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.

Il dott Naracci, secondo la relazione di Pisanu, pare che sia indagato dalla Magistratura.

A questo punto pongo un quesito che qualcuno dovrebbe dare risposta: come mai, nonostante tutti questi sospetti, lui è ancora un funzionario dei Servizi Segreti?

Quello è un settore delicatissimo e non è ammissibile che tale persona sia ancora operativa. Non dovrebbe essere sospeso almeno fino a quando il tutto non sarà chiarito?

Ma questo COPASIR , ora presenziato da D'Alema, che cosa ci sta a fare? Il suo compito non è quello di controllo sui servizi segreti?

Viviamo in un periodo molto delicato e sinceramente con queste persone dentro ai nostri Servizi, io non mi sento così sicuro. E voi? 

http://incarcerato.blogspot.it/2010/08/la-relazione-antimafia-e.html

Nessun commento:

Posta un commento