mercoledì 5 giugno 2013

Ue, ritorno eco-innovazione e' 20 volte la spesa

Potocnik, Europa ha nicchia forte nel 'green business'



BRUXELLES - Ogni euro speso da Bruxelles nelle Pmi europee che fanno eco-innovazione ha prodotto venti euro di profitto per i suoi beneficiari. E ogni progetto co-finanziato ha generato otto posti di lavoro in piu' a tempo indeterminato. A tirare il bilancio e' la Commissione europea, che dal 2008 investe circa 30 milioni di euro l'anno nel bando Eco-innovation, in cinque settori: riciclo dei materiali; acqua; prodotti per l'edilizia sostenibile; servizi verdi; alimentare.

''Una buona attivita' economica, la creazione di posti di lavoro e la tutela dell'ambiente possono andare a braccetto'' commenta il commissario Ue all'ambiente, Janez Potocnik, secondo il quale ''l'Europa ha una nicchia forte nel 'green business', che puo' promuovere una crescita competitiva, efficiente nell'uso delle risorse e sostenibile''. Grazie al bando Eco-innovation hanno visto la luce progetti con imprese italiane come Glass Plus, che realizza piastrelle di ceramica con il vetro degli schermi dei vecchi televisori a tubo catodico, oppure Numix, che ha messo a punto un processo che produce granuli densificati o espansi che possono essere usati per alleggerire il calcestruzzo. Finora sono stati oltre 240 i progetti eco-innovativi Ue co-finanziati da Bruxelles, con una performance tutta verde: secondo le stime, hanno fatto risparmiare 170 milioni di metri cubi d'acqua, quanto il consumo annuale di una citta' europea di 350mila persone. Per non parlare del taglio di gas serra e della riduzione dei rifiuti: 11,6 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni prodotte da 1,7 milioni di case europee in un anno e 609.000 tonnellate di spazzatura in meno, quella generata da una citta' Ue di 125mila persone. Il valore economico di questi benefici ambientali? Circa 800 milioni di euro in cinque anni.

(ANSA)

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