venerdì 7 giugno 2013

Tunisia: padre Amina, condivido sue idee

'Gentile e ribelle. Ha commesso un errore, non un crimine'



 PARIGI - 'Se parlo e' per aiutare mia figlia': Mounir Sboui, il padre di Amina, la giovane militante tunisina del gruppo femminista Femen, ha parlato col quotidiano francese Liberation. 'Mia figlia e' innocente', ha detto il padre, medico di 50 anni della ragazza sotto processo per aver scritto la parola 'Femen' sul muro di un cimitero. 'E' solo una ragazzina che ha fatto un piccolo errore, di cui io stesso e la societa' siamo responsabili'. L'uomo si dice 'fiero' della figlia, 'che difende le sue idee'

(ANSA) 

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