lunedì 24 giugno 2013

Thailandia, avventura fra giungla e mare

Sul mare delle Andamane si affaccia Khao Lak, costa praticamente sconosciuta al turista italiano


Khao Lak, spiaggia Pakweeb (Foto: Stefania PassarellaKhao Lak, spiaggia Pakweeb (Foto: Stefania Passarella
L'antico splendore di Ayuthaya, il Wat Chai Wattanaram (Foto: Stefania Passarella)
L'antica capitale di Ayuthaya, il Wat Phra Si Sanphet (Foto: Stefania Passarella
I quattro condimenti per la zuppa Thai: dolce, piccante, salato, agrodolce (Foto: Stefania Passarella)
Soggiorno su palafitte 'attrezzate' a Chiaw Lan (Foto: Stefania Passarella)
Thailandia inesplorata, il Parco nazionale di Khao Sok (Foto: Stefania Passarella)
(di Stefania Passarella)

Spiagge a perdita d'occhio, un sorriso sempre dietro l'angolo e un mare tra il celeste e il verde che si apre a ridosso di una vegetazione a tratti ancestrale. Siamo in Thailandia ma non a Phuket. A circa 80 chilometri a nord dell'isola che per gli stranieri è spesso sinonimo di meta balneare thailandese, sul mare delle Andamane si affaccia Khao Lak (mappa), una costa ancora poco battuta dal turismo di massa e praticamente sconosciuta al turista italiano. Dietro al classico paradiso di mare e palme c'è un mondo fatto di foresta pluviale, fauna selvaggia, cascate e specchi d'acqua. Da scoprire seguendo il passo lento di un elefante, a bordo di una long-tail boat o più banalmente a piedi.

Tra le aree protette dell'entroterra c'è il Parco nazionale di Khao Sok, una bellezza dove ancora si vedono pochi farang, gli "stranieri", chiunque non sia thai. È una giungla pianeggiante nella zona più umida della Thailandia, una delle foreste pluviali più antiche di tutto il mondo. Una gita che dà la dimensione dell'incantesimo dell'ecosistema è un'uscita in barca a Chiaw Lan, un enorme bacino lacustre formatosi in seguito alla costruzione, circa 30 anni fa, della diga Ratchaprapha Dam. Dal lago ci si avventura su un'imbarcazione bassa, a motore, accompagnati da una guida, e si cominciano a scorgere le formazioni calcaree, ricoperte di vegetazione, che svettano dall'acqua smeraldo. Sono come montagne improvvise che si alzano dal lago. Alcune formano degli archi e delle baie, altre ancora sfiorano il chilometro d'altezza.

Dimenticate le rocce-isola stile quella di James Bond che si trovano nella baia di Phang-Nga (tra Phuket e Khao Lak) prese d'assalto da centinaia di turisti ogni giorno: le formazioni calcaree di Khao Sok sono alte tre volte tanto e soprattutto sono avulse dal cicaleccio "commerciale" che invece caratterizza il sito reso famoso da "L'uomo con la pistola d'oro" (1974 con Roger Moore). In alcune baie di Chiaw Lan, di solito se ne esplora un pezzetto alla volta tanto è grande, si scorgono ogni tanto delle costruzioni in legno su palafitte, a metà fra case e punti accoglienza. Gestite da gente del posto sono un comodo approdo per spegnere il motore della longtail, godersi una i suoni della natura circostante, affittare una canoa per esplorazioni fai da te, concedersi un tuffo e sedersi a tavola con vista sul lago a mangiare riso, frittata, pesce fritto e le zuppe thai intrise di coriandolo e citronella.

Per un'esperienza ancora più degna di racconto si può optare per una notte in palafitta. Ci sono alcune sistemazioni davvero molto spartane, mentre altre hanno porta e finestre (e magari anche una pala al soffitto per meglio sopportare l'afa). Come la guesthouse di Chiew Larn Raft a Surat Thani. Nonostante suoni molto "selvaggio" avventurarsi da queste parti ci sono diversi operatori locali che promuovono tour di più giorni. In effetti per poter fare un'escursione nella foresta è bene almeno pernottare una notte nei pressi del parco. Le uscite per poter avvistare animali (dalle scimmie agli orsi e perfino qualche tigre o elefante selvatico) si svolgono normalmente all'alba oppure di notte. Il parco è anche la dimora della rara Rafflesia kerriiuno dei fiori più grandi al mondo. É di colore marrone, pare sia particolarmente maleodorante, ma è ampia fino a 80 centimetri di diametro. La si osserva solo intorno a novembre e in una zona precisa della foresta che si raggiunge con tre ore di cammino a piedi all'andata e altrettante al ritorno.

A due passi dalle spiagge di Khao Lak una gita di un giorno è invece consigliata nell'entroterra, nell'omonimo parco ricco di cascate e anfratti al riparo dal sole e decisamente freschi. Vi si arriva anche a bordo di un elefante su stradine che attraversano boschi di palme da cocco, banani ma soprattutto caucciù. Con i loro fusti altissimi e le caratteristiche ciotoline nere ad altezza d'uomo, sui tronchi, per convogliare la linfa gommosa della pianta che viene estratta di notte, mentre la sostanza dalla quale si ricava la gomma si lavora di giorno. Sebbene la gita in elefante possa apparire come qualcosa di "molto turistico" e poco autentico (lo è), rappresenta spesso l'occasione per fare due chiacchiere con chi cura e guida i pachidermi, per conoscere spaccati di vita lontani dai propri. E alla fine un cesto di banane per pochi bath faranno felice pure l'elefante che vi ha condotto a destinazione. Altra esperienza che permette di scoprire "in comodità" la lussureggiante vegetazione è sempre sull'acqua, ma trasportati da una zattera di bambù. In alto occhi aperti per scorgere nidi di serpenti (che di giorno dormono), banani, palme. Per finire un bel pranzo in una famiglia thai. La semplicità e l'accoglienza genuina che questa popolazione sa riservare agli ospiti sono un valore aggiunto a una giornata di scoperte.

Il mare è l'altro elemento che fa di Khao Lak una fuga autunnale perfetta. Finita la stagione dei monsoni, con piogge improvvise e umidità alle stelle, da novembre in poi le acque sono più calme e sgombre di meduse. A guardarla oggi non sembra la costa che dieci anni fa fu devastata dallotsunami: come spesso accade dopo una grande tragedia si impara a reagire e a prevenire. Oggi è attivo un sistema di sirene acustiche e segnali luminosi che comunica ad abitanti e villeggianti una possibile allerta, sono previsti dei punti di raccolta e ogni resort ha un piano di evacuazione preciso. Se le strutture sono state ricostruite e rinnovate in tempi record (entro un anno dalla tragedia l'ospitalità era di nuovo al top) la natura ha i suoi tempi per tornare quella di una volta. Per preservare la vita marina e consentire la sua rigenerazione sulle spiagge ad esempio c'è il divieto di ombrelloni e lettini. Per i viaggiatori è pure meglio: godere di strisce di sabbia infinite senza 'intrusioni' artificiali.

Una perla autentica per chi fa immersioni è il vicino arcipelago delle Similan, parco nazionale marino fra i dieci migliori siti al mondo per i sub. Chiusi alle escursioni per circa quattro mesi l'anno (nel periodo dei monsoni), in autunno-inverno sono un'altra gita di un giorno fattibile partendo da Khao Lak. 

Khao Lak "centro" si può invece passeggiare fra un mercatino e l'altro, divertendosi a contrattare il prezzo di souvenir, pranzare con spiedini di pesce o carne ai banchetti all'aperto, visitare una delle fiere serali. Un po' come le nostre sagre di paese, con band locali su palco e famiglie che giocano aBingo tutte insieme: sono uno dei modi per avvicinarsi allo spirito del sorriso thailandese.

Qualche informazione utile. Dall'Italia gli unici voli diretti su Bangkok – aeroporto Suvarnabhumi – sono operati da Thai Airways, da Milano e Roma, con sette voli settimanali che diventano otto da giugno (dal 17 giugno è operativo il quarto volo da Milano) e nove entro ottobre con una maggiore capacità di posti nella Royal Silk Class sui nuovi A340-600. Dalla capitale con un'ora di volo si raggiunge Phuket e di qui Khao Lak in auto o taxi. Le possibilità di soggiorno a Khao Lak sono molteplici: dai bungalow su palafitte per le escursioni nelle aree protette dell'entroterra ai resort più esclusivi sulla costa. Fra le strutture più nuove c'è il Beyond Resort Khaolak, complesso di villette singole su Pakweeb Beach ideale per una vacanza romantica o per la luna di miele, visto che si tratta di un resort per ospiti dai 18 anni in su. Altre opzioni sono, fra gli altri, Le Meridien, Le Sands Resort. Tutte le informazioni sul sito dell'Ente del Turismo Thailandese.

(ANSA)

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