martedì 4 giugno 2013

Telecom, Tavaroli: “Tronchetti ci disse di prendere il cd Kroll e fare denuncia”


Marco Tronchetti Provera insieme all'ex capo della security Telecom, Tavaroli

MILANO – “Il presidente Tronchetti ci disse di prendere il cd e di fare la denuncia”. A parlare èMarco Tavaroli, ex capo della security di Telecom,sentito come teste al processo milanese a carico dell’ex numero uno di Telecom e attuale presidente Pirelli, accusato di ricettazione in uno dei tanti capitoli dell’intricata vicenda sui cosiddetti “dossier illegali”. Il cd di cui si parla è  quello contenente le attività di spionaggio della Kroll, colosso delle investigazioni assoldato per indagare “contro Telecom, Tronchetti e la sua famiglia”. La ”reazione” di Marco Tronchetti Provera, quando venne informato che “c’era la possibilità di acquisire un cd, proveniente da un hackeraggio, sull’attività di spionaggio di Kroll”, fu a detta di Tavaroli: “Va bene, prendiamolo e poi facciamo la denuncia”.
Tavaroli ha spiegato che lui, nel 2004, decise di informare gli avvocati Francesco Chiappetta e Francesco Mucciarelli (dell’ufficio legale di Telecom) della possibilità di acquisire quel cd, che conteneva le attività che l’agenzia Kroll. E fu poi, stando alla deposizione di Tavaroli, Chiappetta a decidere di riferire di questa possibilità al Presidente, Tronchetti Provera.
Al centro del processo nei confronti dell’ex presidente di Telecom c’è proprio quel cd con una serie di dati raccolti dalla Kroll e poi ‘intercettati’ dal cosiddetto ‘Tiger Team’ di Telecom nel 2004, ai tempi della guerra, finita anche nelle aule di giustizia, tra la società di telecomunicazioni e alcuni fondi di investimento brasiliani per il controllo diBrasil Telecom.
Ma Tronchetti Provera nell’udienza dello scorso 18 marzo ha invece affermato che all’epoca ignorava che i dati del cd fossero stati rubati: “Non avevo dubbi sull’operato dei miei collaboratori, certamente non degli avvocati ma neppure del signor Tavaroli, che fino a quel momento si era dimostrato meritevole della fiducia della società. E non c’era motivo di dover dubitare sulla liceità dell’acquisizione di quel materiale o delle modalità con cui essa era avvenuta”.
Davanti al giudice Anna Calabi e rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Alfredo Robledo, Tavaroli, che ha patteggiato 4 anni per la vicenda dei dossier illegali, ha spiegato che ”verso la fine del 2003, ero stato informato da Ghioni (ex uomo del Tiger Team, ndr) che si potevano reperire informazioni su quello che Kroll stava facendo, ossia l’attività di contro-intelligence ai danni di Telecom e della famiglia Tronchetti”.
A quel punto, ha spiegato ancora Tavaroli, ”ci fu una riunione negli uffici della Pirelli’‘ tra lui e gli avvocati Chiappetta e Mucciarelli ”nella quale gli spiegai che c’era la possibilità di acquisire questi dati e gli dissi che provenivano da un hackeraggio”. I due legali, secondo il racconto di Tavaroli, non fecero alcuna osservazione sul fatto che si trattava di ”un’operazione borderline o illecita”. Chiappetta, sempre secondo Tavaroli, chiarì che c’era la necessità di ”informare Tronchetti”, dato anche ”l’impegno economico” dell’operazione per acquisire il cd.
”Così – ha aggiunto l’x capo della security – la riunione si trasferì nell’ufficio di Tronchetti e gli venne detto che c’era quel cd proveniente da hackeraggio che si poteva acquisire”. Poi, ha proseguito Tavaroli, ”si pose il problema di come prendere quei dati in modo da tutelarsi, perché venivano presi in modo illecito e così io suggerii di far recapitare questo cd in forma anonima alla segreteria della Presidenza. Il presidente chiamò la sua segretaria (anche lei iscritta nella lista dei testimoni) e le disse ‘quando arriverà una cosa dal Brasile, fai come le altre volte e mandala alla sicurezza”, ossia a Tavaroli.
Secondo Tavaroli, quindi, ”fu una decisione di Chiappetta di informare il Presidente” e poi di Tronchetti che ordinò di “procedete e poi facciamo le denunce”. Il cd, infatti, come ha ricordato Tavaroli, venne ”portato all’autorità brasiliana” e alle forze dell’ordine italiane.
Tavaroli, rispondendo poi anche alle domande del legale di Tronchetti, l’avvocato Roberto Rampioni, ha ricordato anche un episodio: ”Verso la fine del 2005, venni contattato da Gianni Letta che mi informò che una persona della Kroll gli aveva chiesto di poter fare una campagna stampa contro Tronchetti e lui gli aveva detto di no e mi aveva avvertito”. Il 19 giugno verranno ascoltati, tra gli altri, Chiappetta e Mucciarelli.

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