sabato 15 giugno 2013

Siria: Usa, aiuti ai ribelli, Assad ha usato gas


 Siria: Onu, almeno 93mila uccisi da inizio conflitto

In Siria la 'linea rossa' spesso evocata dal presidente americano, Barack Obama, è stata superata: il regime di Assad - afferma per la prima volta la Casa Bianca - ha usato armi chimiche. E ora Washington è pronta, anche se nessuna decisione è stata presa, a dare 'sostegno militare' ai ribelli. Sull'istituzione di una no-fly-zone sulla Siria ancora non sono state prese decisioni.
Il rapporto della Casa Bianca - ribatte subito il regime siriano - è pieno di menzogne. Durissima anche la reazione di Mosca: "Le informazioni sull'uso di armi chimiche da parte di Assad sono state costruite" dagli Usa come "le bugie sulle armi di distruzione di massa di Saddam Huessein" scrive su Twitter il presidente della Commissione Esteri della Duma vicino al Cremlino, Alexiei Pushkov. "Obama sta prendendo la stessa strada di Bush", aggiunge.
Mentre la Nato dice che il governo siriano deve garantire l'accesso alle Nazioni Unite affinché possano indagare sull'uso di armi chimiche, l'Ue si dice "molto preoccupata" dai rapporti sull'uso di gas, che rendono ancora "più importante una missione di verifica sul posto" e "riafferma la necessità di una soluzione politica". 
La Gran Bretagna - dice il premier David Cameron - condivide la "franca valutazione" degli Stati Uniti sul fatto che il regime siriano di Bashar al Assad abbia usato armi chimiche nel conflitto. "Ne ho parlato con il presidente Obama nella mia recente visita. Le nostre agenzie di intelligence si sono scambiate le informazioni. Siamo d'accordo sul fatto che c'é un livello crescente di informazioni sull'uso delle armi chimiche da parte del regime e nessuna solida prova che siano state usate dall'opposizione", ha aggiunto Cameron nell'intervista. Questo pone ora "domande difficili" su come affrontare Assad, ha detto il primo ministro.
Secondo la Francia proclamare una no-fly zone in Siria è impossibile senza un voto favorevole del Consiglio di sicurezza dell'Onu, cosa che al momento appare improbabile.
Le prove sull'uso di armi chimiche in Siria imputato dagli Usa al regime di Assad sono "numerose e riguardano diversi episodi": lo ha affermato Ben Rhodes, vice consigliere della Casa Bianca per la sicurezza nazionale.
Per Bashar al-Assad non c'é nessun futuro in Siria: lo ha ripetuto ancora una volta la Casa Bianca, rispondendo a chi chiedeva un commento sulla posizione di Mosca che continua a mostrare sostegno al leader del regime di Damasco. "Assad, avversato all'interno del suo Paese e screditato all'interno della comunità internazionale, non può avere alcun ruolo in quelle discussioni che auspichiamo inizino presto per il futuro della Siria", ha detto il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Ben Rhodes.
(ANSA)

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