sabato 8 giugno 2013

Senatore Pd denuncia: “Tentativo di riaprire il condono edilizio”


Stefano Esposito (Getty Images) 
Il senatore del Pd Stefano Esposito ha denunciato oggi: “È vergognoso che si voglia far passare come una norma di solidarietà per i terremotati il tentativo di riaprire il condono edilizio del 2003, provvedimento contro il quale il Partito democratico si è sempre opposto e continuerà a farlo”.
Il riferimento è a un emendamento al decreto sulle emergenze firmato dal relatore della commissione Ambiente, il senatore Domenico De Siano del Pdl, che propone di riaprire, fino al 31 dicembre 2013, i termini del condono edilizio 2003 “in favore di coloro nei confronti dei quali le amministrazioni avevano adottato il provvedimento di diniego sulle domande precedentemente adottate”.
Prosegue il senatore democratico: “Si vuole giustificare questa sanatoria destinando le risorse recuperate dalla stessa per interventi straordinari in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012″.
Il rischio, conclude Esposito, è di “alzare la tensione su un argomento sensibile come quello dei condoni, su cui il Pd ha espresso chiaramente la propria posizione e questo sarebbe un atto irresponsabile. Siamo certi che né il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, né il capogruppo al Senato Renato Schifani saranno complici di un tentativo maldestro e tardivo di sanare vecchie speculazioni edilizie”.
Nei giorni scorsi, con riferimento però alla regione Campania, un altro parlamentare pidiellino, l’onorevole Carlo Sarro, aveva proposto di riaprire i termini della sanatoria di cui ha beneficiato tutta Italia nel 2003, ma che non valse per la Campania che adottò due leggi anti condono. Ha sostenuto Sarro: “Rivendicare una parità di trattamento tra cittadini della Repubblica sarà imbarazzante complesso impopolare ma è profondamente giusto. Parliamo poi di abitazioni che nel 2003 avevano i requisiti per potere essere santa, non significa applicare una sanatoria generalizzata”.

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