mercoledì 5 giugno 2013

‘‘Saviano ingrato, toglietegli la scorta’’, la protesta del commissario Pdl altoatesino

Alessandro Bertoldi attacca duramente lo scrittore napoletano che aveva definito il Brennero un ‘‘potenziale corridoio della droga’’.

savianot 300x200 ‘‘Saviano ingrato, toglietegli la scorta’’, la protesta del commissario Pdl altoatesinorofeta del nulla e dell’ovvietà, populista e poco concreto. Al commissario del Pdl altoatesino Alessandro Bertoldi non sembra star particolarmente simpatico Roberto Saviano, specie dopo le ultime dichiarazioni dello scrittore napoletano. Ospite del Festival dell’Economia, l’autore di Gomorra ha definito il Brennero come potenziale corridoio della droga suscitando le ire di Bertoldi. “Visto che Saviano – ha precisato il commissario del Pdl – sostiene che i trentini e gli altoatesini siano delle persone a cui piace pippare cocaina, mi chiedo se non piaccia anche a lui.
Accuse pesanti rivolte allo scrittore completate dalla richiesta di revoca della scorta, avanzata dallo stesso Bertoldi: “Anche questa volta Saviano non ci ha risparmiato i suoi sermoni patetici. Anche in questo giorno ha mancato di rispetto alle nostre forze dell’ordine. Rinunci alla scorta, altrimenti chiederemo noi cittadini che il ministro dell’Interno gliela revochi, visto che costa anche parecchio e fin troppo per un ingrato del genere. Ci sarebbero – ha precisato il commissario del Pdl – una decina di uomini in più a garantire la sicurezza dei cittadini e a lottare contro mafie e droghe. Sono davvero indignato e lo dovrebbero essere tutte le autorità istituzionali e politiche di questa regione.
Alle parole di Bertoldi sono seguite quelle della senatrice Pd Nadia Ginetti: “Saviano contribuisce in maniera importante a diffondere la cultura della legalità. Prima di difendere il suo leader (Bertoldi aderisce all’associazione l’Esercito di Silvio ndr) – ha spiegato la senatrice – si preoccupi di chi rischia la vita per combattere le organizzazioni criminiali”. Non si è fatta attendere, ieri in serata, la replica del commissario del Pdl, che ha definito Saviano un “noto profeta del nulla e dell’ovvietà. Saviano – ha aggiunto Bertoldi – non lotta contro la mafia, ma scrive e vende libri che fanno lievitare il suo conto corrente. Sono gli uomini e le donne delle forze dell’Ordine assieme ai magistrati italiani a lottare quotidianamente per tutti noi, non di certo lui. All’Italia – ha chiosato Bertoldi – servono meno populisti e più persone concrete e schiette.

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